Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 16:09 di Mar 14 Mag 2024

Boom di presenza al secondo giorno di Unifestival

di | in: Cultura e Spettacoli

UniFestival

MACERATA – Oltre mille presenze durante la sera del secondo giorno di Unifestival. In questi tre giorni l’Università di Macerata è letteralmente scesa nelle piazze e nei cortili rivitalizzando la città, grazie alle tante iniziative organizzate dai suoi studenti. L’altra sera un pubblico di tutte le età si è entusiasmato grazie alle note e alla poesia di Fabrizio De Andrè, magistralmente interpretato da Carlo Bonanni e dal suo gruppo Carodeandrè. Si ballava e si cantava in piazza Vittorio Veneto così come in piazza Cesare Battisti con i trasformisti DeLorean. “Vogliamo far divertire il pubblico”, hanno dichiarato. Tutto esaurito anche al cortile di Filosofia – ancora più suggestivo di notte, con il suo prato verde incorniciato dal colonnato in mattoncini – in via Garibaldi, grazie ai gruppi coinvolti nel progetto “Weikap! Giovani in movimento”: Aedi, Soundsick e Lebowski hanno richiamato almeno un centinaio di fan anche da fuori regione. Gli studenti del Laboratorio di linguaggio teatrale dell’Ersu hanno incantato il pubblico con il “Sogno” di Shakespeare per la regia di Rodolfo Craia, in scena nel cortile di Palazzo Ciccolini, trasformato per l’occasione in una magica foresta, dove sono risuonate anche le musiche di Mendelssohn e dei Beatles.

Tanti e diversi sono stati gli spunti di approfondimento di queste ultime due giornate. Mentre alla Facoltà di Lettere si è riscoperto lo spirito dissacratorio del “Candido”, il settimanale umoristico diretto da Guareschi, i giornalisti Davide Carlucci di Repubblica e Antonio Castaldo del Corriere della sera hanno raccontato i meccanismi della baronia negli atenei italiani. Tra i nomi più noti, quello di Giulio Borrelli, ex direttore del Tg1 e inviato a New York. Non sono mancati momenti di approfondimento, come il confronto di ieri in Aula Magna tra il presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle Università italiane, Marco Mancini e il segretario generale del Cun, il Consiglio universitario nazionale, Fabio Naro, introdotti dal rettore Luigi Lacchè. “La riforma introdotta dal disegno di legge Gelmini può funzionare solo se si riconosce una reale autonomia agli Atenei”, ha sollecitato Mancini. E, ancora, nel pomeriggio, la storia delle università è stata protagonista della conferenza nel cortile del Comune; Alessandro Banfi, condirettore di Videonews e coautore di “Matrix”, ha parlato di comunicazione e massmedia. Irresistibile la rivoluzionaria visione della vita di Christoph Baker, filosofo e assistente del direttore generale dell’Unicef. Gran finale con la notte bianca: concerti per tutti i gusti, dal rock al classico, spettacoli teatrali e musei aperti fino a mezzanotte.




20 Maggio 2011 alle 17:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata