Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 08:12 di Mar 14 Mag 2024

dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Ticket

29 SETTEMBRE 2011 14:36
ESENZIONI TICKET PER REDDITO: AVVIO GRADUALE, DAL 1 OTTOBRE LE NUOVE MODALITA` DI ATTESTAZIONI PER LA SPECIALISTICA AMBULATORIALE.

Cambiano le modalita` di segnalazione nella ricetta delle esenzioni per reddito, ma non i criteri che danno diritto all’esenzione. Le nuove disposizioni si applicano dal 1 ottobre. Lo comunica il dipartimento Salute e Servizi sociali della Regione Marche. I cittadini si adegueranno alle nuove indicazioni solo nel momento in cui usufruiranno della prestazione specialistica ambulatoriale, o in vista della sua erogazione. Una scelta adottata per contenere i disagi, in quanto il percorso avviato non prevede una scadenza, ma una nuova modalita` per usufruire delle esenzioni per condizione economica. Sono due le categorie di cittadini esenti per reddito, ognuna con una modalita` diversa per richiedere la certificazione. La prima comprende le persone di eta` inferiore ai 6 anni e di eta` superiore ai 65 anni che rientrano nei parametri di legge; i soggetti titolari di assegno (ex pensione) sociale e i loro familiari a carico; i titolari di pensioni al minimo, di eta` superiore ai 60 anni e i loro familiari a carico, che rientrano nelle condizioni gia` previste dalla normativa in vigore. Questa prima categoria di cittadini potra` richiedere il rilascio del ‘Certificato esenzione ticket per reddito’ direttamente agli sportelli Cup/Cassa dell’Asur e delle Aziende ospedaliere al momento della fruizione della prestazione sanitaria ambulatoriale. Non devono, percio`, recarsi appositamente agli sportelli, ma solo quando ne hanno necessita`. La seconda categoria di esenti comprende i disoccupati e i loro familiari a carico (sempre che rientrino nelle condizioni previste dalla normativa in vigore); i lavoratori e i familiari a carico individuati dalla misure anticrisi della Regione Marche. Queste persone dovranno invece recarsi presso gli ‘Uffici anagrafe assistiti’ del proprio territorio per autocertificare la propria condizione e ottenere il rilascio del certificato, prima di accedere ai servizi ambulatoriali. Una volta in possesso del ‘Certificato esenzione ticket per reddito’, tutti gli assistiti potranno richiedere al proprio medico di riportare sulla ricetta il relativo codice di esenzione per le successive prestazioni specialistiche.


FONTE AVELLANA: LA RIVOLUZIONARIA ESPERIENZA DEL LAVORO CONTADINO IN COOPERATIVA

Presentato da Legacoop lo studio di Manlio Brunetti insieme all’autore e all’assessore al Lavoro- Cooperazione, Marco Luchetti


Dall’esperienza singolare di economia agricola dei monaci avellaniti nel Medioevo trarre lo spunto per riflettere, in giorni di crisi mondiale, su un modello di sviluppo che abbia al centro la condivisione. E’ quanto hanno sottolineato Teodoro Bolognini (Legacoop Marche) e l’assessore regionale al Lavoro e Cooperazione, Marco Luchetti nel corso della presentazione, oggi a Palazzo Raffaello, del volume “La gestione del territorio rurale nell’esperienza di Fonte Avellana”, scritto da Manlio Brunetti.

In particolare Bolognini, dopo aver presentato gli studi storici di Manlio Brunetti e definendoli “un giacimento culturale” da diffondere e da cui “estrarre” valori fondamentali per vivere il presente,  ha affermato che l’esperimento “cooperativo” dei monaci di Fonte Avellana può essere anche oggi un modello in risposta alle esigenze della società “penso agli enti locali taglieggiati dalla manovra finanziaria- ha detto- e sostengo che al posto di una tassazione si possa pensare a progetti finalizzati di condivisione  in cui il cittadino sia chiamato a concorrere per la gestione di un servizio da cui ricavare a sua volta benefici.”

Luchetti ha evidenziato come il volume di Brunetti imponga una riflessione sui tempi che si stanno vivendo, ricordando anche i valori condivisi della Carta di Fonte Avellana, validi ancor oggi. “ Dobbiamo recuperare anche il rapporto con il tempo, ripensare – ha detto Luchetti – a un modello alternativo di economia che purtroppo i sistemi economici attuali non possono concepire: un’economia “civile” che metta il profitto non come elemento misuratore della crescita, ma come strumento di reinvestimento nel bene di chi concorre a quell’economia. O altrimenti si rischieranno sempre maggiori distanze fra ricchi e poveri e una sorta di implosione del sistema . La strada può essere la cooperazione che ha in sé il concetto di valore del lavoro comune  – la Regione ha fatto scelte in tal senso promuovendo anche i corsi IFTS per manager della cooperazione – ma che sia una cooperazione concreta, supportata da una cultura alta e dall’animazione dello stesso mondo cooperativo che guidi ad un rinnovamento finalizzato allo sviluppo di tutti. “ Brunetti nel volume racconta “ la rivoluzionaria concezione del lavoro agricolo alla quale i monaci avellaniti si ispirarono, e secondo la quale organizzarono e gestirono in azienda cooperativa tecnicamente avanzata a tutto profitto dei contadini, 3.700 ettari del loro patrimonio terriero dall’XI al XIV secolo dell’era volgare”. La pubblicazione – edita da Inea-Istituto nazionale di economia agraria, in collaborazione con Regione Marche, Collegium Scritporium Fontis Avellanae, Osservatorio Foreste, ministero delle Politiche agricole e forestali- spiega dunque  cosa fecero i monaci di quell’Eremo e la comunità che faceva loro riferimento per lo sviluppo dell’agricoltura e della stessa comunità. La ricerca storica ha riguardato l’eremo di S.Croce in Fonte Avellana e gli affittuari delle colline e delle valli del medio e basso corso del Cesano , ossia di un  comprensorio che è stato definito Cesania e di cui non se ne conoscono ancora bene i contorni storici, economici, culturali e sociali come comunità distinta, dentro il quale insistevano allora, S. Maria del Piano nel Corinaldese e Frattula, i numerosi castelli rurali che oggi formano i territori di Monterado, Castel Colonna, Scapezzano e Roncitelli”. Per Brunetti, quello condotto dai monaci di Fonte Avellana nelle comunità contadine di Madonna del Piano e Frattula fu “un esperimento di cristianesimo sociale o di signoria dei poveri”. (ad’e)

un momento dell'incontro









29 SETTEMBRE 2011 12:58
PARI OPPORTUNITA’, RIPARTE DA FALCONARA MARITTIMA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ‘LE FORME DELLA VIOLENZA’.

Un sentimento di angoscia: questa la reazione emotiva che suscita la campagna di sensibilizzazione a forte impatto emozionale ‘Le Forme della Violenza’, promossa dall’assessorato alla Pari Opportunita` della Regione, in collaborazione con le Province e i principali Comuni marchigiani, costituita da un allestimento di cento sagome di figure femminili su ognuna delle quali e` riportata la storia della violenza subita. Una campagna avviata l’8 marzo scorso ad Ancona e che prosegue nelle piazze delle maggiori citta` del territorio: sabato 1 ottobre si svolgera` nella piazza centrale di Falconara Marittima. ‘Un’azione decisa e forte che abbiamo voluto tenacemente ‘ rimarca l’assessore alle Pari Opportunita`, Serenella Moroder ‘ per infrangere il muro di silenzio che impedisce la risoluzione di questo dramma sociale di cui le donne sono tristemente vittime. Cronache recenti ci rendono ancora spettatori sconvolti e indignati di fronte agli abusi perpetrati sulle donne. Non a caso, alle sagome e` stata aggiunta quella di Melania Rea, un atroce delitto ancora senza colpevole’. Ispirata al format internazionale “Silent Witness“, ‘Le Forme della Violenza’ e` una campagna di sensibilizzazione ma anche di informazione e prevenzione sulla reale portata del problema, sulle cause di natura sociale e sui possibili strumenti per contrastalo. Ad ogni appuntamento le sagome ridisegnano il volto delle piazze animandole con una straordinaria maratona di lettura di storie di donne colpite da violenza e tratte dalla letteratura di tutti i tempi a cui cittadini e autorita` possono partecipare. ‘Con l’aiuto dei servizi presenti nel nostro territorio e con il consolidamento della rete di complicita` tra le donne possiamo farcela’ auspica l’assessore regionale alle Pari Opportunita`. L’evento itinerante – che dopo aver toccato Falconara Marittima coinvolgera` i Comuni di S.Elpidio a Mare, Recanati, Loreto, Macerata e Pesaro – si concludera` ad Urbino il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ogni Comune che ha aderito all’iniziativa ha dato il suo fattivo contributo sensibilizzando e coinvolgendo nella maratona di lettura le associazioni presenti sul territorio, le scuole, i gruppi teatrali, i cittadini. Si svolgono anche spettacoli teatrali, incontri, momenti di approfondimento e dibattiti. Nelle piazze dell“evento e` possibile reperire materiale informativo e i dati aggiornati sui casi di violenza nelle Marche.


klikka il manifesto

forme di Violenza











29 SETTEMBRE 2011 16:51
PIANO NAZIONALE PER LA FAMIGLIA: SALTA L’INTESA CON LE REGIONI – Marconi: ‘Forte l’impegno delle Marche a difesa dell’accordo ma serve il sostegno del Governo nazionale’.

Saltata l’intesa con le Regioni per il via libera al Piano nazionale per la Famiglia, dopo l’incontro di ieri a Roma con il sottosegretario Giovanardi, l’assessore Luca Marconi ribadisce il forte impegno della Regione Marche a difesa dell’accordo. ‘Due settimane fa ‘ spiega Marconi, ripercorrendo le tappe della vicenda ‘ in sede di Commissione per le Politiche sociali della Conferenza Stato Regioni, ho chiesto espressamente di aprire un tavolo con il sottosegretario Giovanardi per discutere di azioni concrete a sostegno del Piano che, seppur condivisibile sul piano dei contenuti, delega totalmente agli enti locali l’onere degli interventi. La scure dei tagli ai trasferimenti per gli enti locali, nonostante gli sforzi e la buona volonta` di questi, riduce difatti enormemente la possibilita` di mettere in campo azioni minime a vantaggio delle famiglie’. ‘Il Piano cosi` proposto ‘ continua Marconi ‘ e` sicuramente accettabile ma rischia di essere un documento pieno di buoni propositi senza possibilita` di realizzazione. Pertanto, ieri, in occasione dell’incontro con il sottosegretario Giovanardi, ho fatto presente l’esigenza di sostenere almeno un intervento con un impegno finanziario da parte del Governo nazionale’. La diminuzione delle imposte per le famiglie povere e numerose e` la proposta lanciata dall’assessore Marconi: ‘Sarebbe infatti molto piu` agevole, anche in termini di costi per lo Stato, invece che togliere prima, attraverso il sistema fiscale, e dare poi, attraverso il sistema del welfare. Ma la posizione di Giovanardi e` stata di totale chiusura. La proposta e` stata rigettata, privando il tavolo stesso della necessaria valenza politica’. ‘La Regione Marche ‘ conclude Marconi ‘ continuera` nel suo impegno perche` il Piano possa finalmente vedere la luce, riservandosi da parte sua di verificare quali interventi continuare a realizzare in piena coerenza con i contenuti del Piano’. (s.g.) 




29 Settembre 2011 alle 15:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata