Non Perdiamoli di Vista: studio e prevenzione del “Cheratocono” in Asur Av 5

Non Perdiamoli di Vista: studio e prevenzione del “Cheratocono” in Asur Av 5

San Benedetto del Tronto, 2017-11-03 – Conferenza stampa oggi all’Ospedale Madonna del Soccorso per presentare il report del progetto “Non Perdiamoli di Vista”: studio e prevenzione del Cheratocono in Asur Av 5

 

R E P O R T

 Il progetto “Non Perdiamoli di Vista” nasce da una idea del Dr. Luca Cesari, socio del Rotary Club di San Benedetto del Tronto che, avendo notato un certo scostamento dai dati nazionali dei casi di cheratocono nell’ambito territoriale della nostra Provincia, propose al Consiglio Direttivo del Club ( A.R. 2015-2016 Presidente Mario Laureati ) di effettuare uno studio di questa patologia sottoponendo ad uno screening di massa la popolazione studentesca delle classi 3 medie.

Visto il bisogno di dare al piano di service una maggiore valenza scientifica, si constatò la necessità di estenderlo all’intero territorio provinciale e prevederne una durata triennale.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla piena condivisione degli altri Rotary Clubs della Provincia: Rotary Club di San Benedetto Tr. Nord e del Rotary Club di Ascoli Piceno che aderendo all’ideale rotariano di servizio alla Comunità non hanno esitato a mettere in campo le loro professionalità (A.R. 2016-2017 Presidenti : Giovanni D’Aurizio, Giuseppe Pietro Colonnella, Leonardo Carbone ).

Il progetto inizia a Marzo 2017 a livello sperimentale, presso gli Istituti Comprensivi di 1) “Borgo Solestà – Cantalamessa”, 2) ”Ripatransone”, 3)“Centro di San Benedetto del Tr.” con la collaborazione dell’ AV5 e del U.S.R.M. Ufficio Studi del IV° Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo.

In seguito, constatata l’attiva partecipazione di molti Soci dei tre Rotary Clubs nell’opera di screening, sono stati coinvolti anche gli Istituti Comprensivi di :

“Ascoli Centro. D’Azeglio, “Don Giussani – Monticelli”, “Castel di Lama 1”, “Comunanza ”, “Cupramarittima”, “Grottammare – G. Leopardi”, “Monteprandone”, “Offida”, “San Benedetto del Tr. Nord”, “San Benedetto del Tr. Sud”, “Spinetoli”.

L’attività di screening ha interessato il 63 % degli Istituti Comprensivi della Provincia ( 14 su un totale di 22) e il 69% della popolazione scolastica che frequenta la classe 3 Media (1246 su un totale di 1800 ca.).

Il Dr. Luca Cesari, Direttore dell’ U.O.C. Dell’Area Vasta N° 5 , al termine dell’indagine ha eseguito N° 1054 referti.

ROTARY INTERNATIONAL

Distretto 2090

Club San Benedetto Tr. – Club San Benedetto Tr. Nord – Club Ascoli Piceno

PROGETTO CHERATOCONO

STUDIO DEL CHERATOCONO

I Rotary Clubs di San Benedetto, di San Benedetto Nord e di Ascoli Piceno, in collaborazione con l’ U.O.C dell’AreaVasta N°5 e del Provveditorato agli Studi della Provincia di Ascoli Piceno mettono a disposizione della comunità le proprie professionalità proponendo un progetto di Service che consiste in un controllo oculistico di tutti i ragazzi delle Scuole Secondarie di Primo Grado della nostra Provincia.

Il Cheratocono è una malattia degenerativa della cornea caratterizzata da un progressivo assottigliamento e sfiancamento della cornea. La deformazione avviene in modo irregolare asimmetrico e quindi solo parzialmente risulta correggibile con gli occhiali tradizionali. E’ una condizione progressiva che può evolvere velocemente o svilupparsi lentamente negli anni. Spesso colpisce entrambi gli occhi (90-95% dei casi) ma si manifesta in tempi diversi, tanto che inizialmente soltanto un occhio può sembrare interessato dalla malattia. Secondo la Scuola Oculistica dell’ Università di Siena l’incidenza (nuovi casi per anno) riferita alla popolazione generale è stimata attorno ad un caso ogni 600 abitanti. I principali sintomi che il paziente riferisce in una fase iniziale possono essere analoghi a quelli di una semplice miopia: compare una sfocatura della visione specialmente guardando lontano, successivamente la qualità dell’immagine peggiora e si avverte la percezione di una “sbavatura” delle immagini o di una distorsione delle stesse, soprattutto la notte. Ciò si traduce in un “affaticamento visivo” per tutte le distanze. Il paziente lamenta la necessità di socchiudere gli occhi per la ricerca continua di un “fuoco migliore”. Il Cheratocono è molto raro nell’infanzia, si manifesta in genere in pubertà tra i 12 e 15 anni di età. La forma è spesso evolutiva fino a 25-30 anni e tende a stabilizzarsi dopo i 35-40 anni. La progressione del Cheratocono prescinde da particolari condizioni cliniche oculari ed è imprevedibile.

Pertanto i Rotary Clubs di San Benedetto Tr., di San Benedetto Tr. Nord e di Ascoli Piceno vorrebbero effettuare uno screening Oculistico sui ragazzi che frequentano le Scuole Medie Secondarie di Primo Grado, al fine di monitorare la struttura corneale in tale fascia di età, durante la quale si possono manifestare i sintomi della malattia per valutarli preventivamente.

Con il Progetto di Service si richiede la possibilità che i ragazzi delle varie scuole, per alcuni giorni al mattino possano sottoporsi ad un controllo mediante un’apparecchiatura denominata Topografo Corneale avvalendosi della preziosa collaborazione di una equipe medica di alto livello. Il responsabile medico sarà il Dr. Luca Cesari, Direttore dell’ U.O.C dell’Area Vasta N° 5.

Ad ogni studente verrà, una volta esaminati i dati, consegnato il proprio risultato con le eventuali indicazioni da seguire.

Grati della fattiva e preziosa collaborazione di tutti riteniamo, in tal modo, di offrire un servizio utile e preventivo.

IL CHERATOCONO

CHE COS’E’?

Il Cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea caratterizzata da progressivo assottigliamento dello stroma centrale e paracentrale e da uno sfiancamento conico (o ectasia) del profilo corneale che inducono l’insorgenza di un astigmatismo miopico irregolare.

Il temine cheratocono deriva da due parole greche: Keratos=cornea e dalla parola Konos= cono. In pratica significa cornea conica, ed è una condizione nella quale la cornea viene a perdere la sua forma sferica normale, deformandosi in modo irregolare a forma di cono. Questo fatto compromette la nitidezza della visione anche quando sono utilizzati gli occhiali.

E’ una condizione progressiva che può evolvere velocemente o svilupparsi lentamente negli anni. Spesso colpisce entrambi gli occhi (90-95% dei casi) ma si manifesta in tempi diversi tanto che inizialmente soltanto un occhio può sembrare interessato dalla malattia.

E’ una patologia rara con una incidenza di 1 caso su 10000 abitanti circa.

Non sembra esistere una prevalenza a carico di uno dei due sessi.

QUALI SONO LE CAUSE?

La causa a tutt’oggi rimane poco chiara ma il fatto che sia spesso presente in più membri della stessa famiglia ci lascia pensare ad un forte ruolo degli aspetti genetici anche se non sono stati identificati i geni responsabili. Tra le cause si ipotizza possa giocare un ruolo anche l’azione meccanica dello strizzare o strofinare gli occhi, come in caso di forme allergiche che determinano prurito.

E’ molto raro nell’infanzia, si manifesta in genere in pubertà tra i 12 e 15 anni di età. La forma è spesso evolutiva fino ai 25-30 anni e tende a stabilizzarsi dopo i 35-40 anni. La progressione è imprevedibile.

QUALI I SINTOMI?

I principali sintomi che il paziente riferisce in una fase iniziale possono essere simili a quelli di una semplice miopia: compare una sfocatura della visione specialmente guardando lontano. Successivamente la qualità dell’immagine peggiora e compare la percezione di una “sbavatura” delle immagini o di una distorsione delle stesse, soprattutto la notte.

Alcune volte è presente fotofobia (intolleranza alla luce).

COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?

Lo strumento per la diagnosi più diffuso, utilizzato dall’oculista, è il topografo corneale che è capace di analizzare la forma della cornea. La diagnosi non è invasiva.

COME SI CURA?

Esistono diversi stadi del cheratocono.

Il trattamento varia a seconda dello stadio della malattia. Nello stadio iniziale gli occhiali possono correggere il difetto, ma quando l’astigmatismo irregolare non è più correggibile in modo adeguato con l’occhiale, è necessario passare all’applicazione della lente a contatto. Di solito viene consigliata la lente a contatto semirigida o rigida perché consente la migliore correzione ottica.

Quando la lente a contatto non è più in grado di correggere in modo adeguato, o in caso di scarsa tolleranza o di variazioni dello stadio evolutivo dell’ectasia è necessario ricorrere alla soluzione para-chirurgica e negli stadi più avanzati è necessario il trapianto di cornea.

Indispensabile quindi è la DIAGNOSI PRECOCE che permette di trattare con terapie para-chirurgiche il cheratocono in fase evolutiva evitando la sua progressione in stadi avanzati.

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