dall’Amat

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2018-03-20

LA DANZA ACROBATICA DI KATAKLÒ SABATO 24 E DOMENICA 25 MARZO

AL TEATRO VENTIDIO BASSO DI ASCOLI PICENO

 

L’amatissima ed energica compagnia di danza, Kataklò, diretta da Giulia Staccioli, arriva al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno sabato 24 e domenica 25 marzo (ore 20.30 e ore 17.30) con lo spettacolo Eureka proposto nella stagione realizzata dal Comune DI Ascoli Piceno con l’AMAT.

Kataklò continua a sorprendere il pubblico spingendosi continuamente oltre i limiti fisici, il già visto e il conosciuto, oltre il gesto atletico, la danza, il circo, il teatro e l’idea di ovvio. Uno spettacolo a quadri, il cui cuore pulsante sono le straordinarietà fisiche ed espressive di cinque performer, la scelta di luci suggestive, la ricerca musicale accurata che rendono questo sorprendente esperimento immediatamente comprensibile e apprezzabile da tutti.

Kataklò è la prima compagnia italiana di athletic theatre. Nonostante gli anni trascorsi, le energie spese e le esperienze accumulate, la compagnia continua a spingersi oltre i limiti fisici, oltre il già visto, oltre il conosciuto, oltre il gesto atletico, il circo, la danza, il teatro, oltre l’idea di ovvio. È con l’attesissimo spettacolo Eureka che la creativa coreografa Giulia Staccioli, fondatrice del gruppo, si rimette alla prova con la stessa energia e caparbietà di 20 anni fa, mettendo in scena la sua rielaborata e inedita visione di idea, regalando al pubblico i suoi nuovi e poetici quadri in movimento. Eureka (dal greco “ho trovato”) rimanda alla celebre esclamazione dell’antico matematico greco Archimede urlata, correndo nudo per la città, per celebrare e condividere con la sua gente una sorprendente scoperta appena avvenuta. Il titolo rimanda quindi alla necessità della coreografa di condividere anche lei con il suo pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, teatrale, comprensibile e apprezzabile da tutti. Cuore pulsante dello spettacolo sono le straordinarie capacità fisiche ed espressive dei performer: cinque corpi diversi, cinque percorsi esperienziali ed artistici differenti, cinque capacità interpretative, cinque sensibilità per rispondere agli stimoli creativi della coreografa, ma che insieme creano un potentissimo amalgama corporeo, visivo e poetico che riempie i sensi degli spettatori lasciando senza fiato.

La creatività e l’energia produttiva di Giulia Staccioli alimentano la produzione di Kataklò Athletic Dance Theatre, compagnia indipendente che da quasi 20 anni si esibisce con successo in Italia ed all’estero. Il nome Kataklò viene dal greco antico e significa “io ballo piegandomi e contorcendomi”. Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull’alta preparazione atletica e sulla notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti, chiamati a mettere in campo versatilità e determinazione per sostenere l’impegnativo training fisico. Il processo creativo di Giulia Staccioli, si basa sul coinvolgimento attivo dei performer e lo sviluppo dell’idea artistica avviene attraverso sessioni d’improvvisazione che sollecitano la sperimentazione; Kataklò è un work in progress, un generatore di idee innovative, un catalizzatore di collaborazioni stimolanti. La compagnia Kataklò è internazionalmente riconosciuta per l’alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni, facendosi portavoce della cultura italiana nel mondo grazie all’assidua collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e il Ministero degli Esteri per eventi, festival e manifestazioni fuori dai confini nazionali.

Grazie all’inconfondibile e spettacolare fusione di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi, la ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusioni e sfidare l’immaginazione, superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale.

Ideazione, direzione artistica, regia, coreografie sono di Giulia Staccioli con la collaborazione artistica di Alberta Palmisano, i performers sono Maria AgatielloGiulio CrocettaEleonora GuerrieriStefano RuffatoMarco Zanotti, il disegno luci è di Marco Farneti.

Informazioni e prevendite: Teatro Ventidio Basso 0736 298770, call center dello spettacolo tel. 071 2133600, vendita online su www.vivaticket.it.

 

SAN LORENZO IN CAMPO, TEATRO TIBERINI GIOVEDÌ 22 MARZO

GIORGIO FELICETTI IN CORPUS PASOLINI

Giovedì 22 marzo il Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo accoglie per Teatri d’Autore – la stagione di prosa dei Teatri Storici della provincia di Pesaro e Urbino, organizzata da AMAT, con il sostegno della Regione Marche e dei Comuni della Rete – Corpus Pasolini. Il corpo di un poeta civile di e con Giorgio Felicetti.

“Uno spettacolo sull’intera opera di Pier Paolo Pasolini – afferma Giorgio Felicetti – vuol dire usare bisturi tagliente, sul corpo. Il corpo del poeta martirizzato, del Cristo crocifisso, della madre, dei ragazzi, del Paese, del Palazzo. Per molti è uno die più grandi intellettuali che l’Italia abbia avuto: artista totale, curioso, eclettico, genio nel cinema, nella poesia, nella narrativa, nella saggistica, nella critica, dalla impressionante lucidità, al limite della veggenza, che della diversità e dell’emarginazione ha fatto la sua poetica. Per altri un trauma da evitare. La morte violenta di Pasolini è trauma presente, è ferita inferta a una società intera. Corpus Pasolini prende il via dall’ultima notte di vita dello scrittore. In un percorso a ritroso, si dipana il racconto della vita del poeta, delle sue visioni, dei suoi pensieri, come in una confessione, o un’impossibile e provocatoria intervista che attraversa le sue opere e i suoi scritti, dalle Poesie in forma di rosa ai romanzi come Una vita violenta, fino al grande cinema da Accattone a Salò. Ma è negli Scritti Corsari e nelle Lettere Luterane che viene fuori tutta la forza, la preveggenza e l’attualità di Pasolini, spietato analizzatore del cambiamento antropologico e del genocidio culturale che si andavano tragicamente prefigurando nella società italiana. E c’è intatta tutta la sua disperata vitalità. Il suo amore per la vita: “bisogna resistere nello scandalo e nella rabbia, più che mai, ingenui come bestie al macello”. E c’è il suo testamento, toccante, immenso apocalittico scenario dell’Italia che siamo noi: l’intervista rilasciata a Furio Colombo, con le ultime profetiche, rabbiose e disperate parole di Pasolini, poche ore prima di venire ammazzato. Manca certo oggi una voce come la sua, così intimamente nostra. Una voce sola, che dall’umile Italia, ha fatto il suo canto disperato. Corpus Pasolini mette assieme gli ultimi atti di questa voce, una voce viva più che mai e tende una corda, anzi un cordone ombelicale tra gli spettatori di oggi e un uomo come Pier Paolo Pasolini che del cambiamento della società italiana e della “meglio gioventù” è sttao il più appassionato e lucido analista. Le musiche più care al poeta sono eseguite dal vivo: Bach, Mozart, Vivaldi, la musica dei film di Pasolini, con effetti sonori, come un sogno dentro un sogno, fatto di immagini, narrazioni, preziose parole e videoproiezioni poetiche”.

Completano il cast dello spettacolo – prodotto da EstEuropaOvest – Federico Bracalente (violoncello), Roberto Butani (apparizioni) e Giorgia Basili (video).

Biglietti da euro 8 a euro 15, in prevendita (con maggiorazione di € 1) presso biglietteria Tipico.tips Pesaro 0721 3592501; biglietteria Teatro Rossini Pesaro 0721 387621; biglietteria Teatro della Fortuna Fano, 0721 800750, in tutti i teatri del circuito Amat, call center dello spettacolo delle Marche 071 2133600. Acquisto on line su www.vivaticket.it. Il giorno dello spettacolo presso biglietteria del Teatro Tiberini 366 6305500, dalle ore 19 all’inizio previsto alle ore 21.15.

Informazioni: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino 0721 3592515, 366 6305500 www.amatmarche.net, reteteatripu@amat.marche.it.

SAN LORENZO IN CAMPO, TEATRO TIBERINI GIOVEDÌ 22 MARZO

GIORGIO FELICETTI IN CORPUS PASOLINI

Giovedì 22 marzo il Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo accoglie per Teatri d’Autore – la stagione di prosa dei Teatri Storici della provincia di Pesaro e Urbino, organizzata da AMAT, con il sostegno della Regione Marche e dei Comuni della Rete – Corpus Pasolini. Il corpo di un poeta civile di e con Giorgio Felicetti.

“Uno spettacolo sull’intera opera di Pier Paolo Pasolini – afferma Giorgio Felicetti – vuol dire usare bisturi tagliente, sul corpo. Il corpo del poeta martirizzato, del Cristo crocifisso, della madre, dei ragazzi, del Paese, del Palazzo. Per molti è uno die più grandi intellettuali che l’Italia abbia avuto: artista totale, curioso, eclettico, genio nel cinema, nella poesia, nella narrativa, nella saggistica, nella critica, dalla impressionante lucidità, al limite della veggenza, che della diversità e dell’emarginazione ha fatto la sua poetica. Per altri un trauma da evitare. La morte violenta di Pasolini è trauma presente, è ferita inferta a una società intera. Corpus Pasolini prende il via dall’ultima notte di vita dello scrittore. In un percorso a ritroso, si dipana il racconto della vita del poeta, delle sue visioni, dei suoi pensieri, come in una confessione, o un’impossibile e provocatoria intervista che attraversa le sue opere e i suoi scritti, dalle Poesie in forma di rosa ai romanzi come Una vita violenta, fino al grande cinema da Accattone a Salò. Ma è negli Scritti Corsari e nelle Lettere Luterane che viene fuori tutta la forza, la preveggenza e l’attualità di Pasolini, spietato analizzatore del cambiamento antropologico e del genocidio culturale che si andavano tragicamente prefigurando nella società italiana. E c’è intatta tutta la sua disperata vitalità. Il suo amore per la vita: “bisogna resistere nello scandalo e nella rabbia, più che mai, ingenui come bestie al macello”. E c’è il suo testamento, toccante, immenso apocalittico scenario dell’Italia che siamo noi: l’intervista rilasciata a Furio Colombo, con le ultime profetiche, rabbiose e disperate parole di Pasolini, poche ore prima di venire ammazzato. Manca certo oggi una voce come la sua, così intimamente nostra. Una voce sola, che dall’umile Italia, ha fatto il suo canto disperato. Corpus Pasolini mette assieme gli ultimi atti di questa voce, una voce viva più che mai e tende una corda, anzi un cordone ombelicale tra gli spettatori di oggi e un uomo come Pier Paolo Pasolini che del cambiamento della società italiana e della “meglio gioventù” è sttao il più appassionato e lucido analista. Le musiche più care al poeta sono eseguite dal vivo: Bach, Mozart, Vivaldi, la musica dei film di Pasolini, con effetti sonori, come un sogno dentro un sogno, fatto di immagini, narrazioni, preziose parole e videoproiezioni poetiche”.

Alle ore 18.30, presso la Sala dell’Oratorio l’Aquilone di San Lorenzo in campo, prestigioso incontro del progetto di formazione teatrale Scuola di platea. Relatore dell’incontro il professore e poeta contemporaneo Gianni D’Elia, che introdurrà lo spettacolo con un intervento intitolato L’eresia di Pasolini. L’ingresso all’incontro è gratuito.

Gianni D’Elia vive a Pesaro, dove è nato nel 1953. Libero docente e traduttore, tiene corsi e seminari di letteratura italiana e francese. Traduce dal francese e collabora con le riviste “Rendiconti” e “L’Indice”. Ha fondato e diretto la rivista “Lengua” (1982-1994), collaborando come critico a numerosi quotidiani e riviste. Suoi saggi sono usciti sul “Manifesto”, “Poesia”, “Nuovi argomenti”, “L’Unità”. La sua poesia si muove nella tradizione della poesia civile di Leopardi e Pasolini. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e su Pasolini ha realizzato due volumi: “L’eresia di Pasolini” e “Il petrolio delle stragi”.

Completano il cast dello spettacolo – prodotto da EstEuropaOvest – Federico Bracalente (violoncello), Roberto Butani (apparizioni) e Giorgia Basili (video).

Informazioni: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino 0721 3592515, 366 6305500 www.amatmarche.netreteteatripu@amat.marche.it. Inizio spettacolo ore 21.15.

“KLANG FESTIVAL”, SABATO 24 MARZO AL TEATRO PERSIANI DI RECANATI

THE GANG E FRIENDS IN CONCERTO CON 1984-2018 BANDITI SENZA TEMPO

Da vent’anni a questa parte, Marino e Sandro Severini costituiscono il nucleo di uno dei più importanti gruppi rock d’Italia, The Gang, una formazione che ha fatto dell’impegno, della polemica, della denuncia le sue caratteristiche fondamentali. KLANG altri suoni, altri spazi – rassegna musicale regionale promossa dall’AMAT con Loop Live Club e i Comuni del territorio tra i quali quello di Recanati – la ospita al Teatro Persiani di Recanati sabato 24 marzo in formazione completa con aritisti/amici ospiti quali Gastone Pietrucci e La Macina e Max Marmiroli al sax con 1984 – 2018: Banditi senza tempo.

The Gang, rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, è da 30 anni la portabandiera più coerente e credibile di un rock sanguigno e militante. Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock. Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli a una linea di pensiero solidale e attenta agli oppressi e alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano. Coscienza e memoria, radici e ali, terra e fuoco, lotta e speranza, ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta della Gang, che ha dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d’autore, senza dimenticare l’immenso potenziale della tradizione popolare più genuina. Un tesoro inestimabile che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d’Italia.

Durante il loro percorso il rapporto con l’arte e la musica si è modificato rispetto all’idea originaria, sviluppando così nel tempo la metafora e il linguaggio profetico come antidoto alla perdita della memoria individuale e collettiva. Il progetto è quindi quello di fondere il rock con la tradizione popolare e dare una vera identità culturale alla propria musica che vuole essere, in mezzo alla lotta delle contraddizioni, un punto di riferimento e uno strumento di aggregazione, un genere più folk o meglio combat folk.

Informazioni e biglietti (posto unico numerato 10 euro, ridotto 8 euro): AMAT 071 2072439, Biglietteria Teatro Persiani 071 7579445. Inizio concerto ore 21.30.

VENERDÌ 23 MARZO ALLA CHIESA DELL’ANNUNZIATA DI PESARO

JOAN THIELE IN CONCERTO

 

 

Nome (d’arte) un po’ esotico, viso latino e misterioso, Joan Thiele, talento emergente della musica italiana è ospite venerdì 23 marzo della Chiesa dell’Annunziata di Pesaro per TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con i Comuni tra i quali quello di Pesaro e in collaborazione con il Loop per Klang festival, altri suoni, altri spazi.

Dal 16 febbraio Joan Thiele è di nuovo in tour in Italia in attesa del nuovo album che conterrà “tanta elettronica, tantissimi tamburi. Un disco un po’ tribale”.

Impossibile tenerla ferma, l’ipnotica cantautrice che, dalla fortunata pubblicazione della sua intensa cover di Drake Hotline Bling più di due anni fa, non si è mai arrestata. La giovanissima artista metà italiana e metà svizzero-colombiana torna per una serie di date live che toccheranno le principali città italiane, ma non solo. Joan Thiele, infatti, è tra i nomi italiani che si sono esibiti sul palco del SXSW ad Austin in Texas, lo scorso 13 marzo. Il tour anticipa l’attesissimo nuovo album, di prossima uscita, di cui sono stati già pubblicati due singoli, Armenia e Fire. “Il disco che uscirà è un bel mix di luoghi e sonorità – ha raccontato Joan Thiele ai microfoni di Radio 105 – c’è tanta elettronica, tantissimi tamburi. È un po’ tribale”.

Emergente «vecchio stampo» (nessun talent a lanciarla, ma tanta musica dal vivo e in Internet, prima di essere notata), Joan dopo essersi fatta conoscere con Hotline Bling, ha pubblicato l’inedito Save me, che è uno dei singoli dell’Ep di esordio Joan Thiele, uscito il 10 giugno 2016 con Universal. Forte delle sue origini cosmopolite, Joan ha uno sound internazionale e variegato che trova la sua dimensione migliore dal vivo.

Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, biglietteria Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 il giorno di spettacolo dalle 20. Inizio concerto ore 21.

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