dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2018-05-07

TORNA IL PROGETTO EUREKA: LA REGIONE APPROVA LE LINEE GUIDA E STANZIA 780MILA EURO

Bravi: “Raccordare ricerca e imprese”

Trenta  borse di studio triennali per un importo di 65mila euro ciascuna con un intervento complessivo della Regione Marche pari a 780mila euro per realizzare percorsi di dottorato di ricerca con le università e le imprese locali. La giunta regionale su proposta dell’assessore al Lavoro, alla formazione e all’istruzione Loretta Bravi ha confermato anche per il 2018 le linee di indirizzo per l’attuazione del progetto Eureka.

“L’obiettivo è raccordare la ricerca accademica con il mondo imprenditoriale – spiega l’assessore Bravi – . L’intervento è fondamentale soprattutto per le piccole e medie aziende  che possono cogliere in questo modo l’opportunità di avvicinarsi alla ricerca in un’ottica rispondente alle proprie esigenze di innovazione e di aggiornamento delle risorse umane che impegnano per rafforzare la propria competitività, attraverso un salto di qualità. Gli ambiti di ricerca  ritenuti prioritari  e funzionali alle strategie di sviluppo del territorio sono infatti  a favore dell’innovazione di prodotto e di processo e dell’internazionalizzazione delle imprese, della green economy, delle biotecnologie, della domotica e dell’ambient assisted living, del sistema moda, del distretto del mare, del turismo e dei beni culturali. Dal 2016 inoltre la ricerca si estende anche al settore del legno in tutte le sue articolazioni, all’agroalimentare, alla meccanica, alla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e del suo territorio”.

 

Destinatari della borsa di dottorato di ricerca sono i laureati residenti, o domiciliati, nelle Marche, disoccupati/inoccupati. Beneficiari dell’intervento sono invece le Università che aderiscono al progetto Eureka  (con avviso pubblico per manifestazione di interesse) come responsabili delle attività progettuali e del rilascio del titolo accademico oltre a contribuire finanziariamente investendo 1/5 della spesa totale per le borse di studio che saranno ammesse alle provvidenze regionali e mettendo a disposizione le proprie strutture e attrezzature. Anche le imprese con sede operativa nella regione e dove si svolgerà parte delle attività di ricerca (con avviso pubblico) si impegnano a sostenere la quota prevista a loro carico pari a 2/5 della spesa. Le risorse stanziate dalla Regione provengono dal POR Marche Fse 2014/2020.

Camerino: incontro tecnico martedì in Regione per velocizzare consegna Sae

 Programmare a Camerino le prossime consegne Sae con l’obiettivo di ultimarle entro luglio. È questa l’agenda dell’incontro che si terrà domani alle 15 a Palazzo Raffaello tra Regione Marche, Erap di Macerata, Protezione Civile Nazionale, Comune di Camerino e direttori dei lavori delle ditte impegnate nella realizzazione delle strutture abitative. Entro sabato verranno consegnate le aree di Cortine Ovest (43 Sae) e Vallicelle B (5 Sae) per un totale di 55 casette su 310. “Uno sforzo corale per dare ai cittadini le risposte di cui hanno bisogno. Camerino è il comune con il maggior numero di casette richieste ed i tempi si sono allungati per le difficoltà idrogeologiche che abbiamo incontrato durante i lavori – sottolinea Angelo Sciapichetti, assessore alla Protezione Civile – L’impegno è quello di accelerare il più possibile i tempi visto che sarà con Camerino che chiuderemo la consegna di Sae, compiendo il fabbisogno inziale che conta 1930 strutture abitative; ad oggi abbiamo ne abbiamo consegnate 1478”. Gli interventi Sae si inseriscono in un contesto molto più ampio di riorganizzazione del territorio che riguarda anche altre attività, da quelle commerciali allo studentato dell’Università, interventi che hanno richiesto la realizzazione di grandi opere infrastrutturali (strade, acquedotti, fognature). Le urbanizzazioni realizzate a Camerino hanno un valore di oltre 15 milioni di euro, la cifra più alta investita tra i comuni colpiti dal sisma. Il fabbisogno complessivo è stato fornito in via definitiva a gennaio 2018 con l’introduzione di una nuova area (Cortine ovest ampliamento) per la quale sono state richieste 39 casette.

 

 

Giuseppe Ottaviani, ‘Il campione’ ultracentenario testimone straordinario della longevità delle Marche

Ottaviani

Presentato in Regione il documentario incentrato sulla vita del pluricampione mondiale di atletica

 

Ancona, 2018-05-07 – E’ un campione sotto ogni punto di vista Giuseppe Ottaviani, ‘Peppe’ di Sant’Ippolito, centodue anni il 20 di questo mese, record mondiale nei 60, 100 e 200 metri, nel salto in alto, lungo, triplo, nel lancio del peso, del disco, del giavellotto e nel Pentathlon, protagonista dei Campionati Nazionali ed Internazionali Master di Atletica al Palaindoor di Ancona nel 2016. Simpatia travolgente, curiosità, entusiasmo, passione totale per lo sport che “fa bene alla salute, toglie pensieri e tristezza, regala felicità e ti fa stare con gli altri”, Ottaviani è un esempio straordinario di quella longevità attiva che regala il podio alle Marche. ‘Il campione’ è il titolo del documentario realizzato dalla società Border Studio con la collaborazione di Fidal e il cofinanziamento regionale che è stato presentato questa mattina alla stampa alla presenza del pluricampione mondiale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto ‘Sport senza età’ del piano regionale della prevenzione.

Secondo il presidente della Regione, Luca Ceriscioli “Giuseppe Ottaviani è un testimonial straordinario, la sua longevità così positiva ci racconta come attraverso lo sport e un corretto stile di vita si possa non solo allungare la vita ma renderla di qualità. Lui guarda al domani, è un messaggio culturale, per renderlo migliore occorre investire nell’oggi. La Regione investe nello sport come strumento di prevenzione in termini di salute e di promozione di corretti stili di vita per una vita lunga e di qualità. Iniziamo dai più piccoli e arriviamo ai più grandi, lo sport va promosso a tutte le età per questo abbiamo fatto investimenti importanti, per trasmettere a tutti un messaggio di positività e un invito a fare sport a chi è ancora titubante. La nuova sfida è accompagnare la longevità a una vita bella, autonoma e di qualità”.

 

Il documentario audiovisivo racconta di un atleta particolare che non gareggia con i giovani campioni ma le sue prestazioni sono riferite alla sua categoria. Come lui al mondo ce ne sono 8, forse 10, e può succedere anche che gareggi da solo. L’incontro con lo sport è avvenuto tardi, a 70 anni, dopo una vita sedentaria da sarto. Nello sport ha trovato un modo di esprimersi. Un mezzo per portare un messaggio positivo alle nuove generazioni. Sono un concentrato di saggezza i suoi rimedi: occorre vivere in pieno ogni giorno, prendendo la parte buona della vita per superare i cento anni senza tristezza, con la gioia di fare sport. Le performance sportive di Giuseppe sono una dichiarazione forte e senza compromessi di appartenere a pieno titolo al presente, sono lo strumento per allontanare la definizione di vecchio. Si proclama “il meno giovane”, anziano è chi non ha più un progetto, non è più autonomo e si lascia mettere da parte dalla società. La perdita di autonomia è perdita di individualità, di autodeterminazione e di valore per se stessi. Ripensare l’invecchiamento significa offrirsi una prospettiva differente.

Dal film una finestra su un territorio, dal paese natale del protagonista Sant’Ippolito, alle Marche, regione al primo posto in Italia per presenza di ultraottantenni, per qualità della vita e da anni capofila di progetti per la longevità attiva.

Come ‘Sport senza età’ progetto rivolto ad adulti e over 65 in coerenza con il piano regionale di prevenzione.  Strategia che investe sull’attività fisica per la salute, gioco di squadra tra soggetti qualificati per promuovere il valore dello sport per tutti, adulti e anziani, in un’ottica lungimirante per un futuro in cui agli anni di vita si aggiunge qualità nel quotidiano e  nel corso del tempo. Asur, Agenzia regionale sanitaria, Anci, Coni, Università di Urbino, enti di promozione sportiva e Regione uniti nella convinzione che progetti di educazione al moto in ogni fase della vita, insieme ad una corretta alimentazione e stile di vita, rallentano l’invecchiamento e regalano benessere e salute alla comunità. Al bando rivolto agli Enti di Promozione sportiva hanno risposto in sei: Aics, Acli, Asc, Asi, Csi, Uisp; coinvolte anche tre associazioni di promozione sociale. 45 i progetti presentati su tutto il territorio regionale per un investimento complessivo di  408.000 euro negli anni 2018/2019 (dgr 1118/17), 230 mila euro nel 2018  di cui 184 mila a carico dell’Asur e 46 mila degli Enti Promozione Sportiva.  Partecipazione gratuita per almeno duemila persone coinvolte all’anno su tutto il territorio regionale per la durata di 24 settimane. Impiegati 90 tutor laureati in scienze motorie specializzati per lo svolgimento delle attività di insegnamento. 43  i Comuni di cui 14 nel cratere del terremoto che, tramite l’Anci, sono coinvolti per la messa a disposizione degli impianti sportivi, dei parchi e la divulgazione del progetto. A cura dell’Asur l’aspetto relativo alla sana alimentazione, corretti stili di vita e la formazione periodica degli operatori. Monitoraggio e coordinamento del progetto sono affidati alla scuola di Scienze motorie dell’Università di Urbino.

 

 

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