dalla Regione Marche

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2017-02-01

Solidarietà agli allevatori terremotati: fieno, paglia e mangimi per 39 aziende zootecniche, la settimana prossima aiuti per altri 8 allevamenti.

Casini: “Sostegni per la continuità aziendale”. Garantita la tracciabilità degli alimenti

Le donazioni hanno già raggiunto 39 allevatori, altri 8 riceveranno gli aiuti la settimana prossima. Complessivamente sono già stati distribuiti 406 balloni di fieno, 212 di paglia e 122 quintali di mangime. Indicativamente ogni ballone ha un peso medio di 4,5 quintali. La settimana prossima è previsto l’ulteriore arrivo di 160 balloni di fieno e 53 di paglia. Marcia a pieno regime la gara di solidarietà a favore delle aziende zootecniche marchigiane delle zone terremotate, alle quali vengono garantiti fieno, paglia e mangimi per alimentare gli animali. La Regione Marche sta favorendo questa catena di generosità a favore degli allevatori in gravi difficoltà: ha allestito due punti di stoccaggio temporaneo dei prodotti che vengono ammassati in un’area nel comune di Amandola (funzionale per gli allevamenti delle province di Ascoli Piceno e Fermo) e in un’altra nel comune di Pieve Torina (per le aziende del Maceratese). “La particolare situazione di difficoltà del settore zootecnico delle aree terremotate, creta dalle sequenze sismiche del 24 agosto, 26 e 30 ottobre2016 e dall’imponente nevicata del 18 e 19 gennaio 2017 – evidenzia la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – ha avviato un’importante catena di solidarietà che ha portato agli allevatori marchigiani importanti quantitativi di foraggio e speranza per la continuità delle attività zootecniche. I servizi Agricoltura e Veterinaria della Regione Marche hanno facilitato l’incontro tra i donatori e gli allevatori in difficoltà dell’area terremotate, agevolando l’organizzazione logistica della distribuzione dei prodotti donati”. Casini ricorda agli allevatori e ai donatori che “in questa gara di solidarietà bisogna garantire la tracciabilità degli alimenti per gli animali”. L’obbligo può essere assolto con i documenti di trasporto (bolla accompagnatoria tracciante l’origine, il trasportatore e il destinatario dei prodotti). “La tracciabilità dei foraggi e dei mangimi – sottolinea l’assessore – è un obbligo di legge inderogabile per garantire la qualità sanitaria delle produzioni zootecniche e la sicurezza alimentare del consumatore finale”.

 

 

SISMA – SANITA’, LE MISURE DELLA REGIONE A SOSTEGNO DI FAMIGLIE E SOGGETTI DEBOLI

 

In occasione dei recenti eventi sismici che hanno colpito la regione, la Giunta regionale ha adottato diversi provvedimenti finalizzati a sostenere le famiglie e le persone più deboli e vulnerabili, a garanzia della tutela della salute delle stesse.

“In questi mesi di emergenza che hanno coinvolto la nostra regione – spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli –  il sistema sanitario regionale ha sostenuto uno sforzo straordinario. Voglio ringraziare gli operatori ed il settore del volontariato, che in questi mesi hanno sempre assistito la popolazione anche in condizioni di disagio. Il Servizio Salute della Regione ha da subito organizzato risorse e mezzi. Proprio ieri il Ministero della Salute ci ha confermato che tutte le spese sostenute per il sisma dall’ente regionale verranno tutte rimborsate. Voglio per questo ringraziare il Governo che ancora una volta dimostra la giusta attenzione. I costi principali riguardano la farmaceutica, ma ingenti sono anche le spese relative ai danni subiti dalle strutture ospedaliere, come gli ospedali di Fabriano, Tolentino e Amandola. In particolare per il nosocomio del fermano l’Area vasta 3 ha già sostenuto spese per oltre un milione di euro per realizzare lavori di ristrutturazione e il trasferimento delle prestazioni nei moduli sanitari”.

Ecco l’elenco delle prestazioni garantite dal sistema sanitario in questi mesi. E’ stato individuato uno specifico codice di esenzione T16 che consente ai residenti nei comuni dei crateri sismici di ottenere gratuitamente i farmaci a pagamento (Farmaci di classe C), di non pagare la differenza dovuta nel caso di farmaco a maggior costo rispetto a quello a carico del SSN (Farmaci di classe A), di non pagare il ticket nel caso delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e altre misure per dare concreta risposta ai disagi.

Per la spesa farmaceutica risulta un costo sostenuto, dall’inizio dell’evento sismico al 31 dicembre 2016, dalla Regione di 2.370.552,27 euro per 80.213 farmaci, mentre per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale il costo è di 2.929.475,77 euro.

È stata attivata, dopo il primo evento sismico, una rete integrata per il supporto psico – sociale coordinata nei territori dai Dipartimenti di Salute Mentale delle aree vaste ASUR che si avvale anche degli operatori delle associazioni di volontariato.  Sono stati registrati 4645 interventi così suddivisi: 66,2% “Supporto Psicologico”, il 20,4% “Servizi alla Persona”, il 6,9% supporto “Sanitario”,  6,5% “Supporto alla Famiglia e a Minori”.  L’attività prosegue senza interruzione e si è implementata in funzione dei bisogni.

Dal mese di novembre 2016 è stata attivata, in accordo tra Sanità, Sociale, Associazioni ANPAS e CRI, una procedura per l’autorizzazione di trasporti sociali speciali gratuiti per aiutare cittadini alloggiati nelle strutture alberghiere con particolari difficoltà per fragilità socio sanitarie. Dall’11 Novembre 2016, data di attivazione, al 27 Gennaio scorso, sono stati autorizzati circa 75 interventi.

Nei distretti della costa delle aree vaste 3, 4, 5 l’ASUR ha aumentato, secondo le necessità costantemente monitorate, turni di continuità assistenziale aggiuntiva al fine di migliorare l’assistenza di base ai cittadini sfollati nelle strutture ricettive.

L’INRCA ha messo a disposizione successivamente a partire dal sisma del 24 agosto un servizio di telemedicina in collaborazione con ASUR Area vasta 5 e medici di medicina generale per le attività di consulenza specialistica cardiologica, dermatologica e diabetologica presso Arquata del Tronto; recentemente ha iniziato l’operatività una equipe multidisciplinare INRCA – ASUR per la valutazione dei soggetti fragili anziani.

Inoltre, la Giunta Regionale ha approvato il Piano Straordinario assunzioni dell’ASUR per l’anno 2017 conseguente agli eventi sismici. Tale piano comporta l’assunzione, a tempo determinato, di 68 unità di personale sanitario e tecnico, (n. 6 Psichiatri, n. 3 Neuropsichiatri infantili, n. 14 Psicologi, n. 7 Educatori Professionali, n. 4 Assistenti sociali, n.3 Medici di Igiene e sanità Pubblica e n. 3 Medici SPSAL, n. 4 Veterinari, n. 1 Ingegnere civile, n. 1 ingegnere ambientale, n. 13 tecnici della prevenzione e n. 9 Assistenti sanitari/infermieri) necessario all’erogazione dei LEA ed all’emergenza, per un costo semestrale di euro 1.615.080,00, per le necessità delle Aree Vaste nn. 3,4 e 5.

In emergenza, nel corso dei primi eventi sismici sono state evacuate 605 persone con fragilità sociale o sanitaria da strutture socio sanitarie o di cure intermedie che hanno subito danni.

Infine, a causa degli eventi sismici, sono incrementati i bisogni assistenziali dei soggetti fragili (es. anziani e disabili assistiti a domicilio, ..) ai quali si stanno assicurando le adeguate risposte ed i cui costi sono ancora in fase di valutazione.

E’ stato da subito reso operativo un presidio integrato per le attività di Veterinaria e sicurezza alimentare composto da personale ASUR Dipartimento di Prevenzione, IZS UM, facoltà di Veterinaria di Camerino.

In merito ai costi del sociale, inoltre, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPCN) della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha previsto il rimborso della spese per l’accoglienza di soggetti fragili in strutture sociosanitarie a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016.

9,75 MILIONI DI EURO PER LE AREE INTERNE, APPROVATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO DELLA STRATEGIA DELL’APPENNINO BASSO PESARESE E ANCONETANO

E’ stato approvato dalla Giunta regionale il primo accordo quadro della Strategia nazionale Aree Interne nell’area pilota delle Marche, che consentirà di avviare gli interventi previsti per una cifra complessiva pari a 9,75 milioni di euro nell’area “Appennino Basso Pesarese e Anconetano”. Seguiranno poi gli accordi per le altre due aree di Macerata e Ascoli Piceno. Quello marchigiano è il secondo strumento approvato, dopo quello dell’Alta Valtellina in Lombardia, e fa parte delle 66 aree interne selezionate  a livello nazionale. L’area interna  include nove Comuni (Acqualagna, Arcevia, Sassoferrato, Frontone, Cagli, Serra Sant’Abbondio, Cantiano, Piobbico e Apecchio), per un totale di 34mila abitanti, di cui sei associati nell’Unione Montana Catria Nerone (con sede a Cagli), soggetto chiave nella elaborazione della Strategia. L’area si estende a ridosso del crinale al confine con l’Umbria, nel quadrante compreso tra le città di Urbino, Fabriano, Gubbio e Città di Castello. “Il territorio è policentrico – osserva l’assessore alle Aree Interne, Angelo Sciapichetti – con numerose frazioni, borghi, castelli e una diffusa presenza di beni culturali. L’economia si regge sulle produzioni agroalimentari, il manifatturiero e il turismo. L’agroalimentare e il turismo stanno crescendo in forme sempre più intrecciate, assieme alla valorizzazione del paesaggio, dei castelli e dei borghi.  Le comunità integrano 3.600 immigrati, con 300 stranieri dal Nord Europa sono nuovi residenti attratti dalla qualità della vita. Il sensibile invecchiamento della popolazione richiede di adeguare e innovare il sistema dei servizi a supporto delle famiglie”. La strategia consiste nel creare una rete di ospitalità di nuova concezione che integri ricettività, cultura ed educazione, fruizione dell’ambiente e del paesaggio, prodotti agroalimentari, welfare e mobilità leggera, servizi digitali.

“L’approvazione dell’Accordo di Programma Quadro della Strategia dell’Appennino Basso Pesarese e Anconetano da parte della Giunta Regionale – sottolinea Francesco Passetti, Presidente dell’Unione Montana del Catria e Nerone, Ente capofila – sancisce la conclusione di un iter progettuale durato circa tre anni, caratterizzato dalla stretta e costante collaborazione delle nove municipalità coinvolte, che hanno deciso con grande lungimiranza e senso di responsabilità di intraprendere un comune percorso di sviluppo di un vasto territorio montano, contrassegnato dalle stesse problematiche di progressivo spopolamento e perdita di servizi ma anche dalle stesse grandi potenzialità offerte dalle eccellenze paesaggistiche, culturali e dalle produzioni agricole di qualità. E’ per noi un onore essere una delle prime due aree in Italia ad aver completato il percorso”.

 

La Giunta regionale approva la programmazione della Rete scolastica 2017-2018

Bravi: “Attenzione alle esigenze dei territori”

La Giunta regionale ha approvato la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa 2017-2018. Rispetto al testo inviato all’Assemblea legislativa per il previsto parere, sono state recepite due indicazioni della Prima Commissione consiliare, coerenti con le proposte delle amministrazioni provinciali. Riguardano l’apertura della sede distaccata dell’Istituto d’istruzione superiore Cecchi di Pesaro a Fano (prevista per la carenza di spazi rispetto al numero degli studenti); lo spostamento, dall’Istituto scolastico comprensivo Cestoni di Montegiorgio a quello di Monte Urano, delle scuole dell’infanzia e primaria di Magliano di Tenna (per una migliore organizzazione del trasporto pubblico locale). “Come previsto dalla circolare ministeriale, l’occasione del dimensionamento del nuovo anno scolastico è utile per razionalizzare scelte non più coerenti con le esigenze locali – afferma l’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi – La Giunta regionale ha dato ascolto a quelle richieste specifiche dei territori che tengono conto del contesto culturale, produttivo e delle specificità peculiari”. Parere positivo è stato espresso anche dal Cal (Consiglio delle autonomie locali), come pure l’Ufficio scolastico regionale è favorevole a un riequilibrio sulla base delle necessità territoriali. D’altronde, continua l’assessore Bravi, “il lavoro di consultazione e di concertazione territoriale, che ha portato alla definizione delle proposte delle Province, è stato sviluppato in assenza della Circolare ministeriale, dal momento che è stata emanata il 5 dicembre 2016. La circolare invita a cogliere l’opportunità del dimensionamento 2017/2018 per ricondurre, nell’ambito territoriale, in cui è inserito l’Istituto principale di un’autonomia scolastica, tutte le sue eventuali articolazioni ricomprese in altri ambiti. L’Ufficio scolastico regionale ha, altresì, manifestato la disponibilità a una revisione e ridefinizione degli ambiti territoriali, attraverso un’attenta analisi delle diverse situazioni locali; pertanto, la decisione interviene anche come anticipazione di tale lavoro”. Complessivamente l’atto approvato dalla Giunta regionale prevede un aumento dell’organico per le scuole e nuovi corsi più rispondenti ai bisogni dei territori. Il provvedimento avvia un processo di rinnovamento del sistema di istruzione che andrà a completamento nel triennio di validità delle linee guida, approvate dall’Assemblea Legislativa a novembre scorso, alle quali il documento si ispira.

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