dall’UniUrb

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2019-03-21

L’omaggio al Leonardo di Pedretti

– Venerdì 29 marzo alla Malatestiana di Cesena –

Il grande studioso Carlo Pedretti, nostro laureato honoris causa in Lettere scomparso poco più di un anno fa, ha dedicato una vita allo studio della straordinaria articolazione della personalità e del lavoro leonardiani, individuando il suo profondo legame con la tradizione scientifica antica, quella stessa che ritroviamo come elemento fondamentale dell’umanesimo matematico. All’interno di questa prospettiva, intorno agli anni Novanta del secolo scorso, Carlo Pedretti ha affidato al fratello Edmondo, fisico di formazione, il compito di studiare alcuni aspetti importanti di Leonardo scienziato.

Tali studi, dopo molti anni trovano postumi, dopo la scomparsa di entrambi, la pubblicazione nel libro Leonardo da Vinci. Studi di ottica e geometria: tre casi, che verrà presentato venerdì 29 marzo 2019 alle ore 17 nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena.

L’obiettivo comune ai tre casi analizzati nel libro, è quello di risalire alle procedure di carattere geometrico perseguite da Leonardo per realizzare alcuni disegni nei fogli 87 r e 70 v del Codice Arundel e nel foglio 115 r-b [318 r-b] del Codice Atlantico, rileggendole pero? con un lessico matematico contemporaneo. Queste tematiche, affrontate da Edmondo Pedretti con considerevole rigore e profondita? concettuale sono dense di stimoli sia per gli storici sia per i filosofi della scienza e chiedono al lettore di confrontarsi con Leonardo non solo sapendo contestualizzare storicamente il suo lavoro, ma riuscendo anche ad attualizzarlo nel quadro di riferimento della scienza dei nostri giorni.

Alla presentazione del libro saranno presenti le autorità accademiche e cittadine, insieme a studiosi dell’Università di Urbino, della Pontificia Università Lateranense e della Fondazione Rossana e Carlo Pedretti.

Con questa iniziativa si aprono le manifestazioni promosse quest’anno da tale Fondazione in collaborazione con il nostro ateneo, per celebrare il 500-esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.

Il ruolo della Germania in Europa tra mutamento e continuità

– Mercoledì 27 marzo il convegno a Torino-

La Fondazione Luigi Einaudi hanno organizzato per mercoledì 27 marzo un convegno sul tema “Il ruolo della Germania in Europa tra mutamento e continuità”, che si aprirà alle ore 9,30 nella sede della Fondazione in via Principe Amedeo, 34 a Torino.

Nel corso degli anni Novanta si è assistito alla progressiva affermazione di una rilettura della più recente storia tedesca tendente a descrivere la quarantennale vicenda della Bundesrepublik nei termini di una ‘storia di successo’. Costituendo una variante interpretativa della ‘fine della storia’ di Fukuyama, tale rilettura ha perlopiù intravisto nel 1989-90 l’esito di quel pluridecennale processo di normalizzazione, in virtù del quale, riconciliandosi con l’Occidente, la Germania sarebbe infine venuta a capo di quel fascio di anomalie su cui si è a lungo basata la tesi del Sonderweg.

L’inedito ruolo assunto dalla Germania nella gestione della crisi dei debiti sovrani in Europa e la concomitante ondata di sentimenti anti-tedeschi diffusasi presso ampie porzioni di opinione pubblica europea hanno tuttavia messo in discussione tale rilettura e suscitato crescenti interrogativi rispetto all’inquietante profilarsi all’orizzonte di una nuova ‘questione tedesca’.

A partire dalla seconda metà del 2011 si sono infatti rafforzati due diversi timori. Da un lato, quello che la Germania, forte del suo inedito primato politico-economico, sia tentata di intraprendere la via dell’egemonia. Dall’altro, quello che, nel quadro di una rivisitazione del suo Sonderweg, essa intenda assumere un profilo compiutamente post-europeo e, per questa via, promuovere un’alternativa, magari su scala ridotta, all’attuale UE.

Nel contesto attuale di un’Europa sottoposta a sempre più intensi processi di ri-nazionalizzazione da un lato e lacerata da crescenti asimmetrie tra Stati debitori e Stati creditori dall’altro, una delle maggiori incognite rimanda dunque all’eventualità che una rinnovata percezione della Germania quale Zentralmacht favorisca la maturazione di un’ideologia di opposizione in chiave antieuropeista e germanofobica, capace a sua volta di innescare pericolosi fenomeni di reazione.

Ricadendo nell’ambito delle iniziative promosse dalla Cattedra Jean Monnet attivata presso l’Università di Torino (Dip. di Culture, politica e società – Prof. Umberto Morelli) e aventi per oggetto il tema delle ‘Paure dell’Europa’, il presente convegno intende mettere a confronto studiosi di diverse discipline e, per tale via, offrire un ulteriore contributo alla discussione sul ruolo storicamente ricoperto dalla Germania in ambito europeo. A tal fine esso è diviso in due sezioni. La prima delle quali sarà dedicata alla messa a fuoco delle principali concettualizzazioni dello ‘spazio europeo’ elaborate in Germania nel corso della prima metà del Novecento. La seconda delle quali sarà invece dedicata all’esame del più recente dibattito sul tema dei rapporti tra Germania ed Europa.

Partecipano:

  • Gian Enrico Rusconi (Torino)

  • Federico Niglia (Roma LUISS)

  • Luca Renzi (Urbino)

  • Umberto Morelli (Torino)

  • Federico Trocini (Torino)

  • Gabriele D’Ottavio (Trento)

Discussant:

Pier Paolo Portinaro (Torino), Francesco Traniello (Torino), Christiane Liermann (Villa Vigoni), Massimo Pendenza (Salerno).

Fondazione Luigi Einaudi

(via Principe Amedeo 34, 10123 Torino)

Enti promotori:

Cattedra Jean Monnet, Dipartimento di culture, politica e società (CPS) di Torino, Fondazione Luigi Einaudi di Torino, Konrad-Adenauer-Stiftung (KAS) di Roma.

Enti patrocinatori:

Centro Italo-Tedesco per l’eccellenza europea di Villa Vigoni, Società italiana per la Storia Contemporanea dell’Area di Lingua Tedesca (SISCALT)

 

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