Project financing, dalla Regione nessuna risposta concreta

Project financing, dalla Regione nessuna risposta concreta

Siamo soddisfatti di come il delicato tema del ricorso al project financing per la costruzione di nuovi ospedali abbia riguadagnato la scena.

Rispetto ai rilievi della Regione ci preme puntualizzare alcune questioni.

Non abbiamo mai asserito che tale strumento sia illegale (e ci mancherebbe altro), piuttosto che ad oggi non risultano chiare ed evidenti, cioè supportate da dati, le ragioni concrete che hanno portano a optare per l’utilizzo del project financing anziché ricorrere a un normale appalto pubblico.

D’altra parte, nonostante che da mesi sia stato annunciato il primo bando, quello relativo alla struttura nascente a Pesaro, tutte le citate certificazioni acquisite sono dalla Regione, scrupolosamente custodite nei propri cassetti.

Alle nostre sollecitazioni tese a chiarire numerosi nodi dell’impianto non è pervenuta alcuna concreta risposta.

La Regione ha colto l’occasione per evidenziare gli investimenti fatti recentemente sull’edilizia ospedaliera. Ci fa piacere acquisire questo dato ma rimane il fatto che la selezione della priorità di tali ingenti interventi non ci risulta essere mai stata oggetto di confronto a nessun livello ed è stata tenuta disgiunta dal tema degli interventi sulle strutture extraospedaliere che rappresentano un altro tema cruciale per gli assetti del sistema salute regionale.

Ci preme inoltre precisare che, a nostro avviso, non solo sul tema in questione, ma più complessivamente sul futuro della sanità nelle Marche, ci sia stato poco confronto sui territori.

Tale confronto non si può ridurre a più o meno fugaci passaggi nelle conferenze dei Sindaci, dei quali sarebbe comunque auspicabile un maggiore coinvolgimento e protagonismo, ma dovrebbe essere aperto a tutti i cittadini e ai soggetti sociali ed economici delle nostre varie comunità locali.

A tale proposito vogliamo ricordare che per opere pubbliche di questa natura e in generale, per le grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 76/2018, prevede lo svolgimento del “dibattito pubblico”, proprio allo scopo di garantire la più ampia partecipazione dei cittadini nei processi decisionali pubblici.

Siamo a fine legislatura ma per aprire una nuova seria fase di partecipazione dei marchigiani alle scelte strategiche per il loro futuro non è mai troppo tardi.

Ancona, 7 novembre 2019

Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti,

Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Marche

Project financing e Ospedali, intervento del dirigente servizio Infrastrutture della Regione Marche

“Lo strumento della finanza di progetto è disciplinato dall’art. 183  del Codice dei appalti (DLGS 50/2016). È una operazione economico-finanziaria rivolta ad un investimento specifico per la realizzazione di un’opera e/o la gestione di un servizio. Circa la costruzione dell’Ospedale Unico di Muraglia – interviene Nardo Goffi, Dirigente del Servizio infrastrutture della Regione Marche – la cui localizzazione è stata individuata in un’area già pubblica con scelta assunta dalla Giunta Regionale con delibera 350 del 2017, sono pervenute due proposte mediante lo strumento del project financing, rendendo quindi necessaria la verifica puntuale di quale fosse la più rispondente alle esigenze sanitarie della Regione Marche. Questa specificazione è importante per sottolineare che l’amministrazione, intesa nelle funzioni della giunta regionale, ha deliberato dapprima la localizzazione e conseguentemente alle verifiche tecniche, l’assenza di elementi ostativi alla realizzazione della proposta e la sua rispondenza a pubblico interesse. Le sigle sindacali riferiscono solamente di realtà e di esperienze che non hanno raggiunto l’obiettivo prefisso. Ci risulta, ma è un dato pubblico che, nella sola Lombardia, lo strumento della finanza di progetto, nella edilizia sanitaria, copre il 32% degli interventi regionali.  Ci sono realtà come l’ospedale Niguarda di Milano o l’Ospedale di Legnano realizzati con il suddetto strumento. Si precisa che, il project che verrà messo a bando rispetterà appieno le indicazioni sia del Dipartimento Ministeriale della programmazione economica, sia dei consulenti ai quali è stata affidata la verifica preventiva del bando stesso. Il Bando, che sarà di evidenza pubblica a procedura aperta, è inoltre stato inviato ad Anac, Autorità Nazionale anti corruzione, per la verifica di appropriatezza. In attesa del riscontro da parte della Autorità, abbiamo recepito sostanzialmente le note e i suggerimenti pervenuti da parte delle organizzazioni sindacali in relazione alla tutela dei lavoratori. La scelta di ricorrere allo strumento – sottolinea Nardo Goffi – deriva dall’opportunità di allocare gran parte dei rischi sul promotore con conseguente vantaggio economico, nonché di ridurre i tempi di realizzazione.  È stata chiesta al proponente un aggiornamento della proposta in conseguenza delle nuove condizioni di mercato, che risulteranno indubbiamente più favorevoli in riferimento alla proposta originaria. Le informazioni fornite descrivono una rappresentazione non corrispondente alla procedura in corso e, conclude – Nardo Goffi – precisando che il percorso intrapreso riguarda un processo innovativo, previsto per legge, sul quale stiamo lavorando in modo serio e trasparente, anche tenendo conto dei limiti delle esperienze precedenti maturate in altri contesti regionali”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com