dalla Regione Marche

dalla Regione Marche
martedì 15 febbraio 2022  11:15

Dissesto idrogeologico, finanziata la progettazione degli interventi. Risorse per oltre 500 mila euro.

Sta partendo l’attività di progettazione di quattro interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico che beneficeranno del finanziamento del Ministero della Transizione Ecologica (MITE). Il finanziamento ammonta a 503.709,56 euro e riguarda la sola progettazione: attingerà al Fondo per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
“Proprio per dare avvio all’attuazione di questi interventi o di queste progettazioni – spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa, Stefano Aguzzi – la Regione, in qualità di Soggetto attuatore delegato dal Commissario di Governo, sta inviando delle note agli enti proponenti degli interventi o agli enti già affidatari della progettazione, cioè Comuni, Geni Civili, Consorzio di Bonifica, chiedendo loro la disponibilità a rivestire il ruolo di Enti Attuatori per conto del Commissario. Non appena arriveranno le risposte degli enti, nelle quali gli stessi dovranno indicare anche i tempi delle varie fasi di attuazione e il nominativo del Rur, gli stessi saranno individuati come Enti Attuatori con appositi decreti”.

Gli interventi nella Provincia di Pesaro e Urbino riguardano:
“Difesa della costa in Comune di Fano dal Torrente Arzilla al Fosso Sejore nel Comune di Fano (PU)” – La spiaggia fanese a nord della foce del Torrente Arzilla, in particolare il tratto denominato “spiaggia di Gimarra”, è soggetta a fenomeni di erosione costiera che, soprattutto negli ultimi anni, sono diventati sempre più severi di pari passo con le maggiori intensità delle mareggiate prevalenti e con l’innalzamento del livello medio del mare. Altro elemento che accentua la vulnerabilità del tratto di spiaggia in questione (la più a nord del territorio fanese) è il fatto che questa è per buona parte in area di sotto-flutto rispetto al porto, il quale non agevola l’apporto di sedimenti da parte della corrente marina longshore. L’intervento, finalizzato a mitigare il dissesto dell’intera area, consiste nel “salpamento” delle scogliere esistenti e nella realizzazione di nuove scogliere, inoltre si prevede la realizzazione di nuove scogliere per proteggere i tratti “scoperti”. Dunque si utilizzeranno sia massi già presenti (salpamento) sia nuovi massi lapidei naturali per realizzare le opere di difesa marittima (importo finanziamento 233.709,56 mila euro).
“Oltre a questi fondi per la progettazione dell’intervento all’Arzilla – continua Aguzzi – recupereremo altri 4 milioni di euro per le scogliere di Metaurilia”.

“Completamento realizzazione cassa di espansione sul Fiume Foglia in località Chiusa di Ginestreto nel Comune di Pesaro (PU)” – Il progetto riguarda la realizzazione di una cassa di espansione in sponda destra del fiume Foglia, in località Chiusa di Ginestreto, al fine di salvaguardare il centro urbano di Pesaro dalle piene del Foglia. L’intervento prevede lo scavo parziale dell’area, la realizzazione degli argini perimetrali e dello sbarramento, i manufatti di alimentazione e di scarico, la sistemazione dell’alveo nel tratto interessato. Si tratta di un intervento di completamento, in quanto un primo stralcio delle opere, comprendente anche l’esproprio delle aree è stato già finanziato ed è attualmente in fase di progettazione esecutiva (importo finanziamento 90 mila euro).

Un intervento riguarda sia la Provincia di Ancona, sia la Provincia di Macerata:
“Lavori di riduzione del rischio idraulico del Fiume Musone dalla foce al ponte in loc. Padiglione nei Comuni di Recanati (MC), Porto Recanati (MC), Castelfidardo (AN), Loreto (AN), Numana (AN), Osimo (AN)” – Il progetto ha lo scopo di ridurre gli effetti delle criticità idrauliche presenti lungo il tratto terminale del fiume Musone, con soluzioni che consentano di ridurre i rischi per la popolazione migliorando la qualità ambientale, lo stato di conservazione del territorio e la manutenzione dell’asta fluviale, riducendo i rischi connessi al degrado idrogeologico. Il bacino oggetto di progettazione è quello del basso Musone che va dalla località Padiglione di Osimo fino alla foce nel Comune di Porto Recanati. Sono previsti lavori idraulici e forestali per ripristinare le condizioni di regolare deflusso e di efficienza idraulica, con riferimento alle piene ordinarie, mediante scavi di sbancamento in alveo. Verranno inoltre realizzate opere di difesa spondale longitudinale a protezione da fenomeni di erosione, il taglio della vegetazione arborea ed arbustiva, presente all’interno dell’alveo (area demaniale). Verranno inoltre ripristinati tratti di arginature ammalorate e demolite parti residuali di vecchie opere d’arte che modificano la dinamica fluviale e creano erosioni di sponda (importo finanziamento 115 mila euro).

Infine, un intervento riguarda la provincia di Macerata:
“Interventi di sistemazione e messa in sicurezza del versante sud di Monte Sassotetto nel Comune di Bolognola (MC)” – Il progetto si propone di ridurre il rischio e gli effetti di eventi valanghivi, storicamente già verificatisi negli anni Trenta del Novecento con distruzione di parte dei centri abitati di due frazioni di Bolognola, causati dal distacco di neve dal versante sud-sudovest del Monte Sassotetto in direzione della Frazione Villa da piedi e Villa di Mezzo. L’intervento intende incrementare la dotazione di paraneve metallici esistenti posizionati sul versante sud del Monte Sassotetto; inoltre è previsto il posizionamento di nuovi elementi puntuali nell’area ricompresa tra gli abitati di Villa da Piedi, Villa di Mezzo e la strada provinciale 120 (importo finanziamento 65 mila euro).

 

 

martedì 15 febbraio 2022  16:56

Progetto 1000 esperti per l’attuazione del Pnrr, incontro operativo Regione Anci Upi Marche. Castelli: “Metodologie organizzative per valorizzare sul territorio le professionalità disponibili”

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Progetto 1000 esperti per l’attuazione del Pnrr, incontro operativo Regione Anci Upi Marche. Castelli: “Metodologie organizzative per valorizzare sul territorio le professionalità disponibili”

Individuare un metodo di collaborazione istituzionale per condividere, con gli enti locali, le professionalità e le competenze dei 30 esperti assunti dalla Regione Marche nell’ambito dell’attuazione del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). Era l’obiettivo dell’incontro odierno con Anci (Comuni), Upi (Province) e Uncem (comunità montane) promosso dall’assessore regionale Guido Castelli. A seguito dell’avvio del Piano territoriale, le Marche hanno selezionato i 30 esperti assegnati alla Regione. Procedura ultimata il 31 dicembre 2021, per una spesa complessiva di 6,6 milioni di euro. Rientravano nell’ambito del “Progetto 1000 esperti”, arruolati a livello nazionale e che dovranno collaborare con gli enti locali per accelerare le procedure burocratiche degli interventi del Pnrr.

“Si è trattato di un incontro e di un confronto costruttivo, dove si è evidenziata la condivisa volontà di valorizzare e utilizzare queste risorse al meglio – riferisce l’assessore Castelli – Abbiamo approfondito e messo a fuoco tutta una serie di possibili azioni e strategie per conseguire l’obiettivo prefissato: il Pnrr rappresenta una grande opportunità per la crescita e la modernizzazione delle Marche che va colta con la stretta sinergia istituzionale che ha sempre contraddistinto la collaborazione tra enti marchigiani”.

Regione, Anci, Upi e Uncem compongono la Cabina di regia regionale del Progetto 1000 esperti del Pnrr. L’assessore Castelli ha comunicato che si sta definendo un “cruscotto informativo” con tutti gli interventi Pnrr con Regione e Comuni come soggetti attuatori e con tutti gli altri che hanno una caduta regionale. Questo cruscotto, alimentato con le informazioni provenienti da tutti i Dipartimenti regionali, verrà reso disponibile sul web e aggiornato periodicamente, per garantire un flusso informativo costante agli enti locali e a tutti i potenziali fruitori degli interventi Pnrr. Una metodologia di lavoro proposta dall’assessore è quella di mettere a disposizione gli esperti anche sul territorio, oltre al previsto supporto a distanza.

In ogni caso, anticipa Castelli, “stiamo definendo delle metodologie organizzative che consentano il migliore utilizzo degli esperti, prevedendo, in particolare, la costituzione e l’utilizzo di una task force che interviene a richiesta, per casi particolarmente complessi e rilevanti, attraverso l’applicativo Procedimarche già utilizzato da quasi tutti i nostri Comuni e con il contributo della Scuola di formazione regionale”. Castelli ha infine anticipato la disponibilità di economie rispetto alla prima selezione dei 30 esperti: “Potremo probabilmente selezionare ulteriori 10 professionalità, modificando il Piano territoriale regionale. È possibile orientare la procedura di selezione condividendone i settori con Anci, Upi e Uncem”.

 

 

martedì 15 febbraio 2022  17:42

Il vicepresidente Carloni chiede l’intervento dello Stato per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime negli allevamenti da latte bovino e bufalino

Il vicepresidente Carloni chiede l’intervento dello Stato per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime negli allevamenti da latte bovino e bufalino

“A livello regionale, le Marche stanno predisponendo misure urgenti di sostegno a favore degli allevatori bovini e bufalini per fornire liquidità alle imprese e consentire la continuità aziendale. È necessario che intervenga anche lo Stato, altrimenti si rischia di vanificare i provvedimenti adottati dalle amministrazioni territoriali”. È quanto evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni che ha inviato una lettera all’assessore della Regione Veneto (capofila in materia di Agricoltura) Federico Caner. La Regione Marche chiede l’intervento dello Stato per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime che colpisce, in particolare, gli allevatori che producono latte bovino e bufalino.

Nella lettera si invita a sollecitare il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli sull’urgenza, “nell’immediato, di provvedimenti statali per stabilizzare i costi capestro dell’energia elettrica, dei carburanti e degli altri fattori di produzione, il cui rincaro può essere sostenuto dalle imprese e dal mercato solamente in piccola parte. Servono anche interventi diretti del Ministero a sostegno degli allevatori di latte bovino e bufalino, costretti a produrre in perdita”.

Ogni fattore di produzione, ricorda Carloni, “ha subito un forte aumento dei costi, mentre il prezzo di vendita del latte o dei formaggi è rimasto praticamente invariato, poiché il potere di acquisto dei consumatori italiani è stato logorato dal permanente stato di emergenza da Covid-19”. Il vicepresidente stima che i costi di produzione degli allevamenti bovini e bufalini da latte, nel corso del 2021, abbiano subito, in media, “il 40% di aumenti rispetto al 2020. Per essere completamente riassorbiti in azienda necessiterebbero di un incremento del prezzo del latte in stalla del 20% rispetto all’attuale”. Analoghi aumenti si sono registrati nel settore della trasformazione lattiero-casearia, con un più 16% per il prezzo del latte, un più 24% per i costi energetici e più 20% per quelli di confezionamento.

“È cruciale che questi interventi dello Stato siano presi urgentemente, in piena sinergia e accordo con le amministrazioni regionali”, conclude il vicepresidente Carloni.

martedì 15 febbraio 2022  14:19

0Il terzo settore della regione in prima fila con un nuovo progetto FACCIAMO RETE: 58 Associazioni del Terzo Settore delle Marche in rete per offrire servizi di assistenza alla comunità

0Il terzo settore della regione in prima fila con un nuovo progetto FACCIAMO RETE: 58 Associazioni del Terzo Settore delle Marche in rete per offrire servizi di assistenza alla comunità

Ben 58 Associazioni di volontariato del Terzo Settore marchigiane scendono in campo lavorando in rete, per contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione della comunità, acutizzati dalla pandemia.

Questo il progetto “Facciamo Rete – Terzo settore Marche per l’emergenza Covid 19” finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che vede in prima fila 14 enti no profit regionali, con Anpas Marche capofila, riuniti in Associazione temporanea di Scopo, Ats, in collaborazione con altre 44 Associazioni, per un totale di oltre 800 sedi e circoli locali su tutta la regione.

“Facciamo Rete” mette a disposizione della comunità un’ampia gamma di servizi di assistenza destinati ad anziani, persone in condizione di povertà e disagio, giovani e studenti, minori e famiglie, persone con disabilità, migranti e altre categorie in difficoltà.

“Aiutando le persone fragili – dichiara l’Assessore regionale Giorgia Latini – provvedendo ai bisogni primari di chi ha di meno, collaboriamo alla costruzione di una società più giusta. La Regione sostiene con oltre 800 mila euro questo importante progetto che, oltre alle buone finalità sociali, propone un metodo buono, la rete. Attraverso le tante Associazioni che collaborano riusciamo a intervenire laddove le Istituzioni non riuscirebbero: questa è sussidiarietà, uno strumento che ci aiuta a rispondere alle necessità e ai bisogni delle persone in maniera efficace”.

Punto di riferimento pubblico per accedere ai servizi offerti da “Facciamo Rete” il numero verde 800.366.811 ogni giorno a disposizione dalle ore 9 alle 18 (esclusi i festivi) dove il personale di Anpas Marche, appositamente formato, offre agli utenti una prima risposta indirizzandoli verso le diverse organizzazioni della rete, in base ai bisogni espressi e ai servizi sui territori dei partner del progetto.

“Siamo onorati di guidare una formazione così ampia di Associazioni che si adoperano negli ambiti sociali messi in crisi dalla pandemia – afferma il Presidente di Anpas Marche Andrea Sbaffo – La “rete” che abbiamo formato tiene le maglie strette per non lasciare nessuno solo e in difficoltà, perseguire il bene del prossimo è l’essenza del volontariato. Siamo sicuri che le volontà dichiarate nella costruzione del progetto raggiungeranno questo obiettivo.”

Servizi di sostegno, attivati con una particolare attenzione alle aree interne colpite dal sisma del 2016 dove le comunità si sono trovate ancora più in difficoltà tra post sisma e pandemia, riconducibili a tre macroaree d’intervento.

Contrasto alla povertà per dare risposte concrete ai bisogni primari di persone senza dimora; solidarietà alimentare e altre forme di sostegno a situazioni di indigenza; azioni volte all’assistenza sociale e al sostegno psicologico a persone in condizioni di esclusione sociale; orientamento e re-inserimento al lavoro; miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie in stato di disagio sociale, preesistenti o “nuove”, causate dal prolungarsi dell’emergenza Covid-19.

Azioni volte a contrastare l’emergenza epidemiologica, sostegno a domicilio e a distanza che prevedono attività di sostegno a domicilio per persone in difficoltà o non autonome, fragili, mediante interventi che riducano l’isolamento e rafforzino il senso di comunità. Consegna a domicilio di spesa, farmaci e beni di prima necessità. Supporto a chi vive condizioni di solitudine sia fisica che psicologica, alle categorie più fragili, a persone con disabilità e alle loro famiglie. Contrasto alla povertà educativa e a problematiche di apprendimento scolastico, di mancanza di strumenti e risorse per le attività ludico-ricreative, di limitato esercizio fisico. Riduzione del gap digitale, con azioni formative o consulenze, per aiutare chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie e i servizi digitali.

Supporto al tessuto associativo regionale per potenziare la capacità dei soggetti del terzo settore marchigiano di lavorare in rete e innovare i propri servizi. Le azioni intendono sostenere le associazioni, anche quelle più piccole, meno strutturate, nelle aree interne. Riattivare attività ricreative, ludico sportive e formative. Sperimentare percorsi di formazione nell’ambito del welfare e promuovere anche la riattivazione di attività culturali.

“Facciamo Rete” è realizzato in partenariato da: Anpas Marche Odv (capofila); Acli Marche Aps; Ada Marche Odv; Adiconsum Marche Aps; Aias Pesaro Odv; Anmil Marche Aps;  Anteas Marche Aps; Arci Marche Aps; Avis Marche Odv; Auser Marche Aps; Centro di ascolto e di prima Accoglienza Odv – Macerata; Centro di solidarietà Marche sud Odv; Csi Marche Aps; Legambiente Marche Aps; con il supporto tecnico del CSV Marche, il patrocinio di Anci Marche, del Forum terzo settore Marche, della Bottega Terzo Settore Ascoli Piceno e dell’Alleanza contro la povertà nelle Marche.

Con la collaborazione di: Banco Alimentare Pesaro; Gulliver Pesaro; Food Busters Falconara Marittima; Casa di accoglienza Dilva Baroni Ancona; Il Mattino Ripatransone; Gruppi di Volontariato Vincenziano Macerata; Oasi dell’Accoglienza Fano; Stracomunitari Senigallia; CAV Ascoli Piceno; Librisate Monte san Giusto; L’Africa chiama Fano; Ya Basta! Jesi; Insieme  ODV Pesaro; Arfelix Pesaro; Nonno Mino Tavullia; Anni Verdi  ODV Ascoli Piceno;  IOM Ascoli Piceno; Amici dell’ANT (AAANT) Pesaro; Cifa Falconara Marittima; Braccia Aperte Pesaro; IOM Jesi; Omphalos Fano; AISM Marche Ancona; Federazione Italiana Salvamento Acquatico San Benedetto; Ernesto Macerata; Semper Fano; Misericordia Grottammare; L’Equilibrio Civitanova Marche Porto Potenza Picena; AIL Pesaro; Genia Pesaro; Circo Marinaro Falconara Marittima; Associazione HELP San Severino Marche;  Gli Amici del Piccolo Principe Ancona; AGFI Fano; Libera Musica Pesaro; Caleidoscopio Grottammare; B&F Foundation Ascoli Piceno; Praxis Macerata; Il  Giardino delle Voci Pesaro; La Casa di Asterione Ascoli Piceno; CISI Ascoli Piceno; Vivo Roccafluvione; Laboratorio della Speranza Acquasanta Terme; Centro Heta Ancona.

Il progetto si concluderà nell’ agosto 2022

martedì 15 febbraio 2022  13:16

Marche, Land of Excellence: dalla fiera Gulfood di Dubai il primo riconoscimento ad una impresa marchigiana

 Marche, Land of Excellence: dalla fiera Gulfood di Dubai il primo riconoscimento ad una impresa marchigiana
La settimana delle Marche all’Expo comincerà ufficialmente il 21 febbraio, ma già le imprese marchigiane mietono successi. Nel corso della fiera Gulfood, in corso a Dubai dal 13 febbraio, l’Azienda Spinosi con il prodotto Fettuccine Zero+ si è aggiudicata il Gulfood Innovation Award 2022 nella categoria Prodotti innovativi – salute e benessere classificandosi al primo posto. Si tratta di una pasta realizzata con farina di lenticchie rosse, pensata per gli atleti e gli amanti dello sport. Ricca di proteine e fibre, questo alimento è l’ideale per chi ama controllare il proprio peso, fare esercizio o semplicemente mantenersi in forma.
Presenti a Gulfood oltre a Spinosi, anche altre 4 importanti aziende marchigiane del settore agroalimentare: Olio Fratoni, Ultramar Caffè, Marini Tartufi e Azienda Agraria Fiordoliva.

“Gulfood è una delle fiere dedicate al cibo più famose del mondo – spiega il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Mirco Carloni – , una vetrina eccezionale per i nostri prodotti . I nostri imprenditori hanno potuto beneficiare del contributo della Regione Marche e della Camera di Commercio per partecipare all’evento sotto l’egida del nuovo brand Marche Land of Excellence. Con Dubai infatti comincia questa grande operazione di branding che accompagnerà la comunicazione di tutte le imprese private sugli scenari internazionali e il successo di Spinosi conferma sin da subito che siamo proprio una terra di eccellenze”.

Piena soddisfazione per l’esperienza è stata espressa dalle stesse aziende marchigiane che a Dubai hanno modo di confrontarsi con una presenza qualificata di operatori da tutto il mondo valorizzata dallo svolgimento in contemporanea dell’Expo. La rappresentativa marchigiana, ha ricevuto anche la visita dell’Ambasciatore Italiano negli Emirati Arabi, Nicola Lener, che ha voluto salutare le aziende italiane presenti nei padiglioni fieristici.

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