dalla Regione Marche

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martedì 21 giugno 2022  12:25

Gruppi elettrogeni nelle aree Sae, finalmente si parte: arrivano 4 milioni per i comuni del cratere. Castelli: «Un atto dovuto che si concretizza grazie alla Regione»

Gruppi elettrogeni nelle aree Sae, finalmente si parte. Arrivano quasi 4 milioni di euro per risolvere un problema che, soprattutto nei mesi invernali, mette a dura prova la tenuta delle persone che vivono nelle Soluzioni abitative d’emergenza (Sae) realizzate nei comuni dell’entroterra più colpiti dal sisma del 2016.

Gli inverni gelidi, infatti, causano spesso l’interruzione delle linee elettriche, soprattutto nei luoghi di montagna, dove il freddo e il maltempo si fanno più rigidi, procurando inevitabili disagi nell’affrontare blackout e conseguenti abbassamenti delle temperature. Da qui la disponibilità del Dipartimento della Protezione Civile – sollecitato dalla Regione Marche – che ha stanziato una cifra di 3.750.000 euro per il cratere marchigiano, per questo intervento riconducibile a quelli previsti dall’OCDPC n. 489/2018.

I Comuni in cui insistono i villaggi Sae, possono presentare progetti per dotarsi dei gruppi elettrogeni e sopperire così alla mancanza di energia elettrica e alle difficoltà che ne derivano. In tal senso, decisivo risulta il compito della Regione Marche in materia di valutazione dei progetti, sopralluoghi e autorizzazioni, volti a dare il via libera ai Comuni proponenti per la fase relativa agli affidamenti e tutto quanto concerne la parte operativa e burocratica, fino al collaudo finale.

«L’attuazione del programma si è rivelata piuttosto complessa – commenta l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli – Fondamentale si è rivelata anche la collaborazione e la disponibilità di E-distribuzione per una serie di valutazioni effettuate a monte e per la partecipazione in fase di sopralluogo, in un’ottica di sinergia tra enti che va a risolvere una problematica che cittadini e comitati hanno più volte posto alla nostra attenzione. I tempi di realizzazione degli impianti sono ora piuttosto brevi: per questo i Comuni che procedono tempestivamente con la richiesta avranno sicuramente i gruppi elettrogeni attivi in vista dell’arrivo del prossimo inverno».

Proprio in questi giorni il dirigente del Settore Soggetto Attuatore Sisma 2016 regionale Silvia Moroni, coadiuvata da Roberto Stoppoloni e dal responsabile d’area di E-distribuzione Sergio Tomassini, ha effettuato una serie di sopralluoghi a Castelsantangelo sul Nera, Bolognola e Fiastra.

A oggi è stata autorizzata una somma complessiva di euro 1.083.362 euro per la realizzazione degli impianti presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera (240.000 euro), Bolognola (65.000 euro), Muccia (69.267 euro), e Pieve Torina (663.000 euro).

Manca solo il collaudo, invece, per l’area Sae di Montecavallo, dove la cifra impiegata è di 46.094 euro.

 

 

martedì 21 giugno 2022  13:03

La Regione Marche investe 6,6 milioni di euro su borse per medici di Medicina generale e contratti di formazione per medici specialisti

La Regione Marche investe 6,6 milioni di euro su borse per medici di Medicina generale e contratti di formazione per medici specialisti
La Regione Marche stanzia per l’anno in corso 6.608.000 euro di risorse proprie, oltre il fondo sanitario, al fine di portare a 110 le borse di studio per i medici di Medicina generale e a 42 i contratti di formazione per i medici specialisti. Obiettivo, combattere il depauperamento professionale e favorire il ricambio generazionale del sistema sanitario regionale.
“Con questo provvedimento – ha spiegato questa mattina nel corso di una conferenza stampa il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – andiamo a colmare un differenziale che vedeva un numero di medici prossimi alla pensione molto più elevato rispetto ai medici in ingresso nel nostro circuito di medicina territoriale e nelle reti ospedaliere. Già dallo scorso anno abbiamo iniziato ad invertire una tendenza che andava ad aumentare ogni anno il gap. Oggi con questo importante investimento, che riposiziona le Marche tra le primissime posizioni in percentuale alla popolazione, si dà inizio ad una fase che ci consentirà di recuperare decine di medici ogni anno, per dare finalmente risposte in termini di servizi ai cittadini. È uno sforzo che stiamo cercando di fare anche attraverso i bilanci delle nostre aziende perché vogliamo recuperare e ottimizzare l’impiego di risorse senza pesare sui cittadini, per investire sui giovani e sul futuro in termini di personale, tecnologie e servizi. Riteniamo che questo sia l’approccio giusto per risultati evidenti in pochi anni. In 20 mesi abbiamo già finanziato più borse rispetto a tutti i cinque anni precedenti”.
“Oggi diamo una notizia positiva. Per la prima volta – ha spiegato il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori – la Regione ha aggiunto un numero molto consistente di borse di studio passando dalle 4 o 5 annuali a 42. Tutto questo è stato fatto in collaborazione con il nostro Ateneo e in particolare con la facoltà di Medicina e Chirurgia diretta dal preside Mauro Silvestrini. Offriamo nuove opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse diventati medici. Si tratta di una risposta alle nostre comunità ai nostri territori e a questa esigenza di salute sempre più forte. Mancano i medici e dobbiamo intervenire”.
“Parliamo di una inversione di tendenza totale, una svolta – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Saltamartini -. Questo piano garantisce che la nostra Regione nei prossimi anni possa superare le criticità che abbiamo trovato per la scarsa programmazione passata. Siamo certi che dal prossimo anno avremo i medici del primo anno di specializzazione in grado di lavorare sul territorio e negli ospedali. Vero è che dobbiamo superare questo anno con le sue criticità a partire dall’affollamento dei pronto soccorso e la scarsità di medici di famiglia e pediatri. Una lacuna che stiamo affrontando con i provvedimenti di riorganizzazione e potenziamento presentati nei giorni scorsi. Non possiamo però prescindere dall’affrontare il tema della scarsa appetibilità di alcune specializzazioni come quelle legate alla medicina di urgenza, al 118, alla medicina territoriale. Per questo motivo come Regione stiamo sollecitando il tavolo di contrattazione nazionale collettiva affinchè si applichi il rinnovo del contratto della dirigenza e venga previsto un aumento degli emolumenti per le prestazioni usuranti, notturne e festive”.
Si prevede che al 2030 oltre il 20% dei medici marchigiani verrà collocato in quiescenza, con incidenza ancora maggiore nelle discipline ospedaliere legate all’emergenza urgenza e nella medicina generale. Il numero di borse di studio per medici di medicina generale e di contratti di specializzazione non coprono il realefabbisogno. Ciò è reso evidente dalla difficoltà di copertura delle dotazioni organiche di ospedale e territorio e dal numero progressivamente decrescente dei medici di medicina generale.
Al fine di incrementare le borse di studio per il corso di formazione specifica in medicina generale, la Regione Marche stanzia complessivamente € 1.750.000 di risorse proprie del bilancio regionale, oltre il fondo sanitario. Con questo stanziamento il numero delle borse di studio attivabili nel prossimo concorso viene incrementato di 40 unità, portando l’offerta di borse a 110 unità complessive comprese quelle a finanziamento ministeriale e a finanziamento PNRR. Questo intervento favorirà in modo netto il ricambio generazionale dei medici di medicina generale.
Per incrementare i contratti di formazione per medici specialisti inoltre, la Regione stanzia invece complessivamente € 4.930.000 di risorse proprie del bilancio regionale, oltre il fondo sanitario. Con queste risorse il numero dei contratti aggiuntivi a finanziamento regionale attivabili a partire dalla fine di quest’anno viene incrementato di 42 unità (vedi tabella). Nelle precedenti annualità mediamente i contratti aggiuntivi a finanziamento regionale si attestavano su 5 unità.
Con questi interventi la Regione Marche dagli ultimi posti sale ai primi posti della classifica nazionale dei contratti a finanziamento regionale in rapporto al numero di abitanti.Le discipline interessate dal finanziamento regionale, che verranno definite nel dettaglio con UNIVPM, si concentreranno sulle aree di maggior carenza rispetto alle dotazioni organiche e che registreranno i maggiori tassi di pensionamento. Sarà posta particolare attenzione nelle aree dell’emergenza urgenza, della pediatria e della psichiatria.

 

martedì 21 giugno 2022  15:15

Consegna del Manifesto della sostenibilità delle bambine e dei bambini

Consegna del Manifesto della sostenibilità delle bambine e dei bambini

Bambini attivi per promuovere la sostenibilità. Questa mattina, una rappresentanza di coloro che hanno partecipato alle attività svolte all’interno delle Ludoteche regionali del riuso (Riù) ha consegnato all’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, il “Manifesto della sostenibilità delle bambine e dei bambini”.
“Un documento – ha affermato Aguzzi – che è preziosa fonte per comprendere come i più piccoli vedono e intendono la sostenibilità e allo stesso tempo utile strumento di indirizzo per l’amministrazione. Siamo dunque orgogliosi e grati di poter accogliere questo Manifesto”.
Le Ludoteche regionali del riuso (Riù) operano sul territorio regionale grazie alle 5 sedi poste una per Provincia: Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro, Santa Maria Nuova e Tolentino (http://www.ludotecariu.it/). L’attività primaria delle Ludoteche si concentra sull’azione di sensibilizzazione dei bambini verso una corretta gestione dei rifiuti: se da una parte si cerca di educare alla riduzione nella produzione e alla raccolta differenziata, dall’altra, in linea con il principio dell’economia circolare, si promuove il riutilizzo dei materiali di scarto attraverso specifiche attività didattiche e di gioco.
“All’aspetto educativo e di prevenzione dei rifiuti – spiega Aguzzi – abbiamo orientato una parte dei laboratori delle ludoteche verso il tema dello sviluppo sostenibile e dei principi di sostenibilità, sulla scia della recente approvazione della Strategia regionale di sviluppo sostenibile”.
Ogni singola Ludoteca ha sviluppato una serie di attività dedicate al tema della sostenibilità all’interno di un percorso comune, i cui risultati confluiscono nella consegna del “Manifesto della sostenibilità delle bambine e dei bambini”.
I bambini partecipanti all’incontro oggi con l’assessore Aguzzi hanno avuto modo di illustrargli i vari punti del documento e le richieste o necessità relative al tema dalla sostenibilità.
“Vogliamo favorire – ha concluso Aguzzi – attraverso azioni di educazione sullo sviluppo sostenibile rivolte ai bambini, la formazione di cittadini consapevoli e far comprendere che gli aspetti ambientali, economici e sociali si integrano tra loro e si sostengono reciprocamente allo scopo di costruire una società più equa, sana e armoniosa per tutti”.

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