‘Arcani sentieri’ e uttiani ricordi

‘Arcani sentieri’ e uttiani ricordi

“Arcani sentieri – venti poesie e cinque storie della foresta magica”

di Enrica Loggi e Antonella Roncarolo, PeQuod, 2023

Presentazione a cura di Alessandra Morelli con letture di Fiorenzo Massacci, nell’ambito del 42° anno “Incontri con l’autore”, sabato 12 agosto, ore 21:30, Circolo Nautico Sambenedettese.

 

Come al solito non sono certo il primo ad arrivare a questi appuntamenti… Ore 21 e 45 circa, mi appoggio come posso alla fune che delimita lo spazio appena sospeso sul mare (devo stare attento, altrimenti…). Incantevole piattaforma che conosco e frequento da pochi anni, dal momento che Mimmo e altri l’hanno adottata come area di incontri e presentazioni, poco lontana dal centro ma sufficientemente silenziosa, tanto da potersi concentrare nell’ascolto.

La presentazione passa già un pochettino avanti, ma vedo le care tre protagoniste già intente a illustrare l’ultimo grazioso tandem letterario. Un mix originale tra poesia e racconto, tutto da scoprire. Ne sono sicuro, funzionerà! dato le stimate protagoniste a ma care. L’introduzione fatta dal ‘mattatore’ del festival l’ho persa… C’è però Alessandra Morelli al centro che parla delle due scrittrici, ne esalta come solo lei è capace (e giustamente) di fare, con una voce squillante e coinvolgente, empatica e raffinata. Le protagoniste rispondono ai suoi delicati inviti e le due scrittrici, prim’ancora amiche, rispondono spiegando il loro connubio letterario come sia nato e come si collegano nei vari capitoli… Lavoro che vale la pena portarsi via, tra le mani, nelle tasche, tra i pensieri di promessa. Ne viene fuori infine una summa di ciò che meglio esprime San Benedetto in campo culturale, che non ha niente da invidiare a qualche salotto più blasonato di una metropoli. Pecchiamo un po’ di autostima e di utile ‘aurea’ del passato che non riusciamo a collocare e (forse) di autorevolezza altrui. Per quanto mi riguarda è così.

A un certo punto Alessandra smorza un po’ la voce. Forse ci incrociamo nello sguardo e inizia a parlare del loro terzetto tutto al femminile. Che bello! penso. A un tratto sento che accenna chiaramente al mio nome intrecciandolo al loro trascorso nella redazione uttiana: “noi tutte abbiamo una cosa in comune e che ci ha permesso di conoscerci. È stata UT, rivista d’arte e fatti culturali, con Francesco, direttore artistico (ideatore insieme al trio), Massimo Consorti, direttore editoriale e Giorgio”. Una citazione insomma, che mi ha quasi commosso perché inaspettata, per me che sono spesso una spalla, o comunque mi defilo dall’occhio di bue coscientemente quasi come se contassi poco più di nulla (anche se tra me e me so bene cosa ho fatto e di cosa sono capace di fare, ma sono stato sempre per il “noi”). Loro tre, Antonella, Enrica e Alessandra lo avevano concordato: dobbiamo ricordare questa esperienza che per noi è stata un momento di crescita e di grande entusiasmo e spericolatezza creativa, pionieristica, che per più di 10 anni ci ha uniti come mille garibaldini.

“È nata unita UT, e unisce” recitava un nostro poster promozionale del 2011.

Ed è stato vero, e forse lo è ancora, anche e soprattutto in memoria del caro Max.

PS: per completezza, tutti i nomi che si sono occupati della redazione, del gruppo organizzazione/eventi e collaboratori fissi di UT: Massimo Consorti (direttore), Francesco Del Zompo (art director), Pier Giorgio Camaioni (supervisor); Giampiero De Angelis, Enrica Loggi, Alessandra Morelli, Antonella Roncarolo, Salvo Lo Presti, Rosita Spinozzi (redazione); Michaela Menestrina e Roberto Tamburrini (organizzazione/eventi); Alceo Lucidi (corsivista); Giuseppe Piscopo (vignettista-elzevirista).

Francesco Del Zompo, 14 agosto 2023

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