REPORT INFORTUNI SUL LAVORO NELLE MARCHE NEI PRIMI 9 MESI 2023

REPORT INFORTUNI SUL LAVORO NELLE MARCHE NEI PRIMI 9 MESI 2023

ALLEGATO REPORT SUI PRIMI 9 MESI DEL 2023 DEGLI INFORTUNI NELLE MARCHE. DENUNCIATI ALL’INAIL 12.482 INFORTUNI SUL LAVORO (-13.5%) – IN CALO GLI INFORTUNI MORTALI CON 19 CASI (CONTRO I 24 DELLO SCORSO ANNO). LE PATOLOGIE PROFESSIONALI CRESCONO DEL 10.7% E DEL 9.9% NELLA PROVINCIA PICENA – DATI SEMPRE DA VALUTARE CON ATTENZIONE!  

 

Nei primi nove mesi del corrente anno, nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 12.482 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’13.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 1.919 a 2.022 (+5.4%); da evidenziare la crescita di quelli Senza mezzo di trasporto che passano da 580 a 715 (+23.3%).

9.873 sono di lavoratori italiani (cioè il 79.09%) e il resto di lavoratori di paesi U.E. e Extra; il 34.10% sono di donne.

L’80% accaduti nella Gestione Industria e Servizi (-16.9%); in diminuzione in valore assoluto quelli in Agricoltura che passano da 722 a 709 (-1.8%), ancora in aumento quelli per Conto dello Stato: passano da 1.677 a 1.778 (+6.0%).

Complessivamente nel manifatturiero si registra una diminuzione del 1.5%.

È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passano da 740 a 880 casi (+18,9%), e 15/19 anni da 542 a 597 denunce (+10.1%).

La Provincia Ascolana conferma dati in decrescita poiché si passa da 1.846 a 1.687 denunce (-8.6%).

In diminuzione il numero delle denunce degli Infortuni Mortali, nella Regione, poiché sono 19 contro i 24 dell’anno precedente; 17 accaduti nel settore industriale, 2 in agricoltura; i 19 eventi mortali sono di lavoratori italiani e uomini.

La nostra Provincia registra due casi denunciati rispetto ai 5 dell’anno precedente.

Circa le Malattie Professionali, nelle Marche, sempre nel periodo in esame, si hanno 4.959 denunce contro le 4.481 dello stesso periodo dell’anno precedente con una crescita del 10.7%. Prosegue purtroppo la crescita delle patologie di origine professionale.

La nostra resta la seconda regione sia a livello Nazionale, sia nel del Centro Italia, sempre dopo la Toscana, in questa triste classifica.

Il 72% delle denunce sono di uomini di cui il 90% italiani; il 91% della Gestione Industria e Servizi.

Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (878 casi), orecchio e apofisi mastoide (245 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo da 3.110 a 3.415 casi +9.8%. preoccupante è la situazione relativa alle denunce per Tumori (C00-D48) poiché si passa da 35 a 44 denunce (+25.7%).

Nella Provincia di Ascoli Piceno si registrano 527 denunce rispetto alle 579 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 9.9%.

I dati sono stati elaborati traendoli da Open Data Inail.

COMMENTO

I dati Inail sugli infortuni sul lavoro, denunciati nei primi nove mesi del 2023, nella nostra Regione, confermano una riduzione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nonostante questa riduzione, sono costanti, ogni giorno, gli incidenti che accadono sul posto di lavoro.

Bianchini ricorda come dietro ogni numero ci sono persone, famiglie, drammi, vite.

Qualsiasi numero è inaccettabile! Non li possiamo tollerare né arrenderci all’idea che non si possano ulteriormente ridurre.

Qualsiasi denuncia è un campanello d’allarme che richiede azioni immediate e coordinate per invertire questa tendenza e garantire la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro – afferma Bianchini.

Ogni infortunio rappresenta una carenza delle politiche sulla sicurezza sul lavoro e una necessità di revisione e rafforzamento delle misure esistenti.

Ogni infortunio necessita di una verifica dell’accadimento, una comprensione approfondita delle cause e l’implementazione di misure preventive mirate per ridurre al minimo il pericolo sul posto di lavoro.

Nonostante la flessione ricordata la situazione rimane molto critica quindi è fondamentale non abbassare la guardia. È importante analizzare attentamente questa diminuzione e che sia figlia di misure di prevenzione efficaci e non una semplice variazione stagionale o congiunturale.

Una analisi particolare deve essere fatta sull’aumento delle Malattie Professionali, che nella provincia picena passano da 527 a 579.

Il Report conferma come la nostra Regione resta al secondo posto, sempre dopo la Toscana, in questa nella triste classifica.

Evidente la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza e alle condizioni lavorative in determinati settori o aziende.

Occorrono più investimenti nella formazione e nell’addestramento se vogliamo prevenire incidenti mortali e infortuni nei luoghi di lavoro.

Purtroppo registriamo grandi ritardi in materia di Formazione poiché da oltre un anno è aperta la discussione sul nuovo accordo Stato-Regioni su questo tema.

È necessario che la discussione con i soggetti interessati riprenda al più presto al fine.

Diversi sono già i primi giudizi espressi compreso quello sulla contrarietà sulla diminuzione delle ore di formazione per i settori ad alto rischio, così come sull’insufficiente numero di ore previste per la formazione dei datori di lavoro che svolgono la funzione di RSPP o sull’utilizzo dell’e-learning all’interno dei corsi previsti.

Concludendo, afferma Bianchini, se vogliamo diminuire gli infortuni sul lavoro, occorre una maggiore sinergia tra aziende, parti sociali, autorità pubbliche e istituzioni ovvero di tutti gli attiri interessati alla sicurezza sul lavoro.

Se vogliamo promuovere una cultura della sicurezza è necessario coinvolgere tutta la società iniziando dalla scuola, affinché ogni lavoratore possa operare in un ambiente sicuro e protetto. Ascoli Piceno 01/11/2023

Guido Bianchini Presidente Comitato Provinciale Inail di Ascoli Piceno

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