dalla Regione Marche

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lunedì 29 gennaio 2024  13:16

IT-Alert, prossima fase di sperimentazione nelle Marche del sistema di allarme pubblico

E’ in programma mercoledì prossimo 31 gennaio una seconda fase di sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert, come disposto dalla Regione Marche, in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

Questo test seguirà quello già condotto su tutta la regione lo scorso 12 settembre, concentrandosi su uno scenario specifico riguardante il rischio di collasso di una grande diga. Nello specifico si tratterà della diga di Rio Canale, situata nel territorio del Comune di Massignano (AP) ma con impatti anche nel Comune di Campofilone (FM).

Le attività previste sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, e del direttore regionale del Servizio di Protezione civile e Sicurezza del territorio, Stefano Stefoni.

“Con questo test – ha detto Aguzzi – continua la fase di sperimentazione di IT-Alert, per perfezionare sempre di più questo importante sistema che, ci tengo a ribadire, non sostituirà gli altri sistemi di allerta già funzionanti, quali quelli di allerta meteo, che rimangono attivi. E’ un servizio ulteriore e complementare che si applica a situazioni ben definite ed eccezionali”.

Durante la simulazione, pianificata per le ore 12 e prevista per concludersi entro le 13, sarà verificata l’efficacia del sistema IT-Alert nell’emettere messaggi di allarme pubblico attraverso la modalità cell broadcast.

In rappresentanza del territorio sono intervenuti alla conferenza anche il sindaco di Campofilone, Gabriele Cannella, e il sindaco di Massignano, Massimo Romani.

“E’ da un po’ di tempo – ha spiegato il sindaco Romani – che siamo in contatto con l’assessorato per programmare questa sperimentazione. E’ bene che i nostri concittadini siano educati sia ad affrontare questo tipo di eventi calamitosi che a rispondere a queste iniziative di IT-Alert. Dobbiamo insegnare a gestire questo messaggio. Abbiamo individuato tra la Protezione civile, i consiglieri comunali e alcuni abitanti del paese, dieci ‘sentinelle’ che oltre a ricevere il messaggio dovranno anche rispondere a un mini questionario per dare un feedback al sistema di allerta”.

“Questa è una fase di sperimentazione molto importante – ha ribadito il sindaco Cannella – perché coincide anche con l’introduzione del nuovo Piano di Protezione civile regionale. Anche nel nostro territorio saranno dislocate ‘sentinelle’ in diverse parti del territorio per testare l’effettiva ricezione del segnale di allerta. Mi preme specificare ai miei concittadini che si tratta di una sperimentazione e pertanto non c’è da preoccuparsi, però voglio dire loro che è anche importante rispondere al messaggio che arriverà dopo l’allerta perché i dati che vengono rilevati dalle risposte ai messaggi servono per capire se questa allerta funziona bene. Oltre a questo IT-Alert, l’amministrazione comunale Campofilone sta predisponendo una propria app per allerte locali”.

Attraverso il servizio IT-Alert, durante la simulazione saranno inviati messaggi a tutti i dispositivi mobili presenti nei confini comunali di Massignano e Campofilone. A causa del fenomeno dell’overshooting, tali messaggi potranno essere ricevuti anche nei territori limitrofi, inclusi i Comuni di Pedaso, Altidona, Lapedona, Monfiore dell’Aso, Ripatransone e Cupra Marittima.

Al fine di coordinare le attività e garantire una raccolta dati in tempo reale, il 19 gennaio si è tenuta una videoconferenza con la partecipazione dell’assessore Aguzzi e di tutte le parti interessate, tra cui il Consorzio di bonifica delle Marche (gestore dell’invaso), le Province, le Prefetture e i Comuni coinvolti.

Durante la simulazione, personale dei Comuni e volontari della protezione civile raccoglieranno dati e agiranno come “sentinelle sul territorio”, utilizzando una specifica web-application.

Il messaggio di test che sarà ricevuto durante la simulazione sarà il seguente:

“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-ALERT. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga, visita www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

 

 

‘BOLKESTEIN, LA REGIONE È VICINA ALLE IMPRESE’: GLI ASSESSORI ANTONINI E BRANDONI HANNO INCONTRATO I COMUNI COSTIERI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA RAPPRESENTATIVE DEGLI OPERATORI BALNEARI

Si è tenuto questa mattina, nella sede regionale, un incontro con i Comuni costieri e le Associazioni di categoria rappresentative degli operatori balneari, convocato dagli assessori regionali Goffredo Brandoni, con delega al Demanio, e Andrea Maria Antonini, allo Sviluppo economico, per condividere aggiornamenti, presentare le strategie della Regione e raccogliere le istanze che verranno poi illustrate in sede nazionale. In risposta al parere motivato di Bruxelles, che lo scorso novembre aveva minacciato una procedura di infrazione se l’Italia non avesse adeguato la sua normativa sulle concessioni balneari al diritto europeo, il Governo recentemente ha chiesto alla Commissione europea altri quattro mesi di tempo per definire i criteri per la determinazione della scarsità della risorsa e i relativi indirizzi di riordino del settore delle concessioni balneari.  “Preoccupati per le sorti delle imprese balneari, riteniamo importante fare il punto della situazione e comunicare la posizione della Regione Marche rispetto alle normative che sono in continua evoluzione”, hanno affermato gli assessori Brandoni e Antonini. “La Regione condivide la posizione del Governo, anche in sede di Conferenza delle Regioni”. In esito ad alcune riunioni convocate con funzione di armonizzazione delle procedure, la Regione aveva già condiviso, con i Comuni costieri delle Marche, una serie di principi generali. Nella nota inviata a Bruxelles, il Governo difende il lavoro di mappatura delle coste italiane svolto dal Tavolo tecnico istituito che ha dichiarato come solo il 33% dei litorali fosse occupato da imprese e, pertanto, non sussisterebbe il principio della ‘scarsità di risorsa’ previsto dalla direttiva Bolkestein come prerequisito necessario per effettuare le gare delle concessioni: dimostrare che la risorsa non è scarsa, farebbe decadere l’ipotesi delle gare pubbliche per il rinnovo delle concessioni.  “Il sistema balneare italiano e in particolare quello marchigiano è un sistema complesso, composto per lo più da aziende piccole e piccolissime, quasi sempre a conduzione famigliare, che costituiscono il motore vitale della nostra economia turistica – ha sottolineato l’assessore Antonini – cui il sistema Italia, e quello ‘Marche’ in particolare, non possono rinunciare”.

 

 

Macerata, 8,7 mln in più per Caserma VVF
Castelli: “La ricostruzione al servizio di un Appennino più sicuro”


ROMA 29 Gen L’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche ha stanziato 8,7 milioni del fondo integrativo per la ricostruzione pubblica per la Caserma dei Vigili del fuoco di Macerata. I fondi vanno a completare il plafond di circa 12,7 milioni, necessari per la demolizione e ricostruzione degli edifici che comprendono la palazzina autorimesse, la palazzina servizi e il cosiddetto castello di manovra per le esercitazioni. Il Commissario Castelli ha consegnato oggi il relativo decreto dell’Usr al Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello.
Abbiamo sbloccato un’altra opera pubblica fondamentale per tutto il territorio del Maceratese – commenta il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. La Caserma dei Vigili del fuoco di Macerata attendeva da anni le risorse necessarie per una ricostruzione che potesse sostenere anche la riorganizzazione dell’intera area, senza però pregiudicare il lavoro di chi vi opera.
Grazie al piano studiato per la cantierizzazione i lavori non fermeranno le attività. Strutture adeguate per i vigili
del fuoco rientrano appieno nella nostra visione di ricostruzione, come possibilità di implementare quei
servizi essenziali che rendano più sicura la vita nei territori dell’Appennino centrale
”.
La nuova palazzina servizi avrà un interrato, destinato a magazzini, e tre piani fuori terra. Al piano terra ci
saranno i servizi mensa e di accoglienza, al primo piano la sala operativa e all’ultimo piano i servizi per il
pubblico. Mentre la nuova palazzina autorimesse si svilupperà su tre livelli: autorimesse al piano terra,
camerate al primo piano e uffici al secondo. A livello energetico, gli edifici mireranno a soddisfare
il requisito NZEB, cioè il quasi azzeramento delle emissioni, con impianti di climatizzazione e riscaldamento
avanzati, ventilazione meccanica controllata e sistemi solari termici e fotovoltaici per rispettare i requisiti
energetici necessari. La nuova organizzazione del sito include anche nuovi servizi infrastrutturali come
fognature, sistemi di recupero delle acque piovane, vasche di accumulo per l’invarianza idraulica e spazi
esterni quali parcheggi e aree verdi. Dopo l’approvazione del progetto definitivo, si procederà con
l’appalto integrato, mettendo a gara sia il progetto esecutivo che i lavori, così da procedere più rapidamente
alla fase di cantierizzazione.

 

 

SISMA 2016: 1,5 MILIONI DA SMS SOLIDALI PER LA VALDASO
Il Commissario Castelli rimarca l’importanza della viabilità per le aree interne

ROMA 29 gen – La Struttura commissariale sisma 2016 ha appena previsto attraverso il decreto n.59 il trasferimento
di 1,5 milioni di euro all’Ufficio Speciale della Ricostruzione della Regione Marche per la realizzazione dei lavori di
ammodernamento del tratto stradale della ex SS238 Valdaso, nel territorio comunale di Montefalcone Appennino
(Fermo). L’intervento è finanziato per complessivi 5 milioni di euro, di cui il presente trasferimento rappresenta
un’anticipazione tramite le donazioni effettuate dai cittadini attraverso gli sms solidali al numero 45500. Tali fondi
sono stati destinati a interventi nei confronti di strutture pubbliche che, pur non essendo non oggetto di ricostruzione, risultavano comunque indispensabili per assicurare la ripresa dello sviluppo sociale ed economico e per potenziare i presidi di emergenza dei territori colpiti dagli eventi sismici. Nel caso specifico, destinataria del finanziamento è la Regione Marche, che attua l’opera attraverso l’ANAS, gestore della strada.
Il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: “questo stanziamento messo a disposizione
della Regione Marche, destinato a interventi di ammodernamento stradale realizzati da ANAS Spa, si inserisce indirettamente in quella logica di miglioramento della rete viaria che stiamo realizzando nell’Appennino centrale. Ad
esempio, non lontano da Montefalcone Appennino, sono in corsi lavori lungo l’asse interna che va da Belforte del
Chienti e Sarnano, tra la SS 502 e la SS 78, prosegue lungo la Statale 78 fino ad Amandola e da qui verso Comunanza.
La maggiore e migliore mobilità di persone e merci non solo può favorire la crescita e lo sviluppo economico dei
nostri territori, liberandoli dall’isolamento che spesso li caratterizza, ma può contribuire a contrastare l’inverno demografico, inducendo le persone a restare nei loro borghi”.

 

Sisma 2016: Da caserma a centro civico, a Caldarola stanziati 465mila euro

Castelli: “La ricostruzione al servizio della comunità”

 

Roma, 29 gen – Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha firmato un

decreto che stanzia 465mila euro per l’ex Caserma Forestale di Caldarola. Un passo importante dopo l’ap-
provazione del progetto esecutivo, che prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio, con la trasfor-
mazione dell’ex Caserma in un centro civico polifunzionale. Il valore complessivo dell’opera è di 883mila euro.
Il nuovo centro sarà un punto di riferimento per tutta la comunità. Al piano terra, facilmente accessibile
e senza barriere architettoniche, si troveranno spazi dedicati alla cura degli anziani, con diretto accesso a
spazi porticati e al giardino. Il primo piano ospiterà un grande salone modulabile per eventi pubblici, studi
o spazi di co-working. Sul tetto, un terrazzo per attività all’aperto.
All’esterno, oltre al portico e al terrazzo, l’area sarà arricchita da orti urbani, un giardino pubblico e spazi

per giochi o un campo di bocce, tutti interconnessi da percorsi carrabili e pedonali. La struttura sarà ca-
ratterizzata da una notevole flessibilità funzionale, permettendo l’accesso indipendente a vari utilizzatori

e creando un ambiente che stimola l’interazione sociale e fornisce gli spazi adeguati per l’assistenza.

“Ricostruire innovando vuol dire anche riprogettare gli edifici per le nuove esigenze della comunità – di-
chiara il Commissario Guido Castelli -. Una ex Caserma diventa quindi centro civico, un luogo al servizio di

Caldarola e di tutto il territorio. La progettazione senza barriere architettoniche e la sua flessibilità funzio-
nale ne faranno un modello di inclusione e interazione sociale, un simbolo del nostro impegno per una

comunità più forte e connessa. Si tratta a tutti gli effetti di un intervento di riparazione reso possibile dalla
collaborazione fattiva con il Presidente Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale per la ricostruzione”.

 

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