dalla Regione Marche

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venerdì 5 aprile 2024  16:58

13,2 milioni di euro per realizzare oltre 160 mila prestazioni in più: pronto il piano operativo regionale 2024 per abbattere le liste di attesa

 

“Per il 2024 stanziamo 13.260.000 euro per il recupero e il miglioramento delle liste d’attesa: l’obiettivo è realizzare oltre 160 mila prestazioni in più”. Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi in Regione, a Palazzo Raffaello, per presentare il Piano Operativo Regionale 2024 per abbattere le liste d’attesa.

Presenti anche il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi, il direttore del Dipartimento regionale Salute, Antonio Draisci, e il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale (Ars) delle Marche, Flavia Carle, i quali hanno illustrato gli aspetti tecnici ed organizzativi del provvedimento.

Si tratta dello 0,4% del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l’anno 2024, destinato a prestazioni ambulatoriali, ricoveri e screening. In questo contesto il Piano Operativo stabilito dalla Regione prevede 160.402 prestazioni ambulatoriali e 3.151 ricoveri per l’esattezza.

Gli obiettivi sono: rispettare i tempi di erogazione in base alla priorità prescritta di tutte le prestazioni perviste dal Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa (PNGLA – 90% nei tempi) e recuperare le prestazioni non erogate per via dell’emergenza pandemica. 8,6 milioni serviranno ad effettuare prestazioni di specialistica ambulatoriale e diagnostiche, i restanti 4,6 milioni sono destinati agli interventi chirurgici.

“Nel 2023 le risorse ammontavano a 9 milioni di euro – ha ricordato l’assessore – e sono state completamente spese: siamo riusciti a recuperare per l’ambulatoriale 128.374 prestazioni rispetto alle 58.991 previste nella Dgr del precedente Piano di Recupero; i ricoveri recuperati sono stati 2.768 e gli screening 12.016. Quest’anno con maggiori risorse a disposizione gli Enti, con il supporto del privato quando necessario, avranno l’opportunità di fare di più”.

L’Agenzia Regionale Sanitaria, oltre al monitoraggio semestrale richiesto dal Ministero, prevede un monitoraggio mensile per apportare eventuali azioni correttive. Per raggiungere gli obiettivi si svolgeranno incontri periodici con i referenti territoriali per le Liste di Attesa degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e con i Direttori Generali, una verifica della domanda, delle prenotazioni e delle prese in carico con cadenza giornaliera; un monitoraggio mensile delle prestazioni PNGLA ex-post (analisi sulle prestazioni erogate nei tempi) ed ex-ante (analisi delle prenotazioni avvenute nei tempi).

Tra le attività di ottimizzazione previste c’è una riorganizzazione delle agende di prenotazione, il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva con la ricostituzione e la convocazione dell’Organismo Regionale per l’Appropriatezza Prescrittiva (O.R.A), la ricognizione dei percorsi di presa in carico del paziente all’interno di Percorsi Assistenziali per patologie specifiche (neoplasie e patologie croniche) con l’obiettivo di ottimizzare il sistema di prenotazione direttamente da parte dello Specialista.

Il vicepresidente, in un passaggio del suo intervento, ha tenuto a sottolineare che grazie al Piano Operativo Regionale 2024, i dati delle liste d’attesa d’ora in avanti “saranno disponibili ogni giorno” e che il sistema di monitoraggio introdotto permetterà di “misurare la performance in termini di volume e numero di prestazioni erogate”.

“Le prestazioni aumenteranno anche grazie alle nuove tecnologie – ha spiegato – proprio ieri (4 aprile, ndr) abbiamo inaugurato all’Ospedale di Fano un nuovo macchinario di risonanza magnetica: il PNRR sta dando i suoi frutti”.

Saltamartini ha ricordato infine l’accordo stretto con i medici di medicina generale, l’attivazione delle farmacie dei servizi e l’apertura dei Punti Salute, misure che puntano a ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e a rendere la sanità sempre più vicina ai cittadini, poi ha sottolineato l’impegno della Regione per superare la carenza di medici, spiegando che grazie al piano di formazione universitaria del personale sanitario “dal 2026 avremo più medici” rispetto al turnover legato ai pensionamenti.

venerdì 5 aprile 2024  14:09

Inaugurato l’ente formativo calzaturiero delle Marche accreditato dalla Regione per la formazione di artigiani nel settore della calzatura d’alta gamma

Holding Moda (HModa) ha inaugurato questa mattina a Civitanova Marche l’Ente Formativo Calzaturiero delle Marche (EFC Marche), il nuovo centro di formazione creato nei pressi del Calzaturificio Valmor (gruppo HModa). Il nuovo ente di formazione, accreditato dalla Regione Marche, mira a colmare il gap generazionale di artigiani specializzati nel settore calzaturiero di alta manifattura. Trasmettendo gli standard di eccellenza della calzatura Made in Italy, l’EFC formerà risorse professionali pronte all’impiego presso le manifatture del Gruppo HModa e di altre realtà dell’ecosistema manifatturiero regionale e nazionale.

Il primo corso, in partenza lunedì 8 aprile, sarà finanziato dalla Regione Marche attraverso il PR FSE + 2021-2027 e patrocinato dal Comune di Civitanova Marche, e sarà rivolto ai residenti nella Regione, tra cui studenti provenienti dagli istituiti tecnici e giovani in cerca di una prima occupazione, oltre ad altre fra le categorie più vulnerabili sul mercato del lavoro (come lavoratrici e over 50). Il percorso formativo “Addetto alla produzione in serie di calzature di alta manifattura” formerà 15 nuove figure professionali attraverso l’erogazione di 600 ore di formazione in cui si alterneranno teoria in aula e pratica nei laboratori dedicati, con focus specifici su orlatura, montaggio, finissaggio e controllo qualità. Completeranno il corso interventi di esperti del settore, visite formative, masterclass e webinar di approfondimento e uno stage immersivo in azienda. Al superamento della prova finale verrà rilasciato l’Attestato di Qualifica (livello EQF3) di Addetto alla Produzione in Serie di Calzature e – ad almeno il 51% dei diplomati – sarà garantito l’inserimento all’interno del Gruppo HModa o di un’altra azienda calzaturiera del territorio marchigiano con contratto a tempo determinato o indeterminato.

In linea con la filosofia di HModa, le pratiche dell’Ente Formativo Calzaturiero saranno ispirate dalla grande cura e attenzione per la sostenibilità: le materie prime utilizzate durante i corsi saranno infatti provenienti da scarti di lavorazioni di pelle e fodere, mentre le calzature realizzate verranno donate alla CARITAS diocesana, per promuovere una cultura del far bene e della solidarietà, in sinergia  con l’accrescimento delle competenze d’eccellenza e con la tutela e promozione del know-how del territorio come direttrici specifiche del progetto.

Il corso si presenta oggi – venerdì 5 aprile 2024 – ad Istituzioni, media e agli altri stakeholders sul territorio, attraverso un evento di inaugurazione presso i locali della nuova scuola in Via Vittorio Valletta 2.

Claudio Rovere, Fondatore e Presidente di Hind, ha dichiarato: “L’Ente Formativo Calzaturiero nasce con l’importante obiettivo di supportare aziende, brand e imprese nazionali e internazionali attraverso la formazione di risorse specializzate nell’eccellenza manifatturiera della calzatura, patrimonio intangibile del distretto marchigiano e del Made in Italy. I corsi dell’EFC andranno, infatti, ad ampliare l’offerta formativa di Accademia HModa con percorsi di formazione intensivi ed estensivi dal livello principiante al perfezionamento. Vogliamo ribadire la nostra mission di diffondere il Made in Italy, valore fondamentale del Gruppo che tutta Hind mira a preservare e proteggere, con un modello basato sul dialogo costante tra richiesta e fabbisogno delle imprese e sulla sinergia tra pubblico e privato. Proprio per questo motivo abbiamo scelto di inaugurare questa nostra nuova scuola a Civitanova Marche, una posizione strategica e vero punto nevralgico del distretto calzaturiero marchigiano, ricco di realtà rappresentative dell’eccellenza nella produzione calzaturiera del Made in Italy”.

Stefano Aguzzi, Assessore al lavoro e alla formazione della Regione Marche, ha commentato: “L’inaugurazione di oggi si pone come un momento altamente positivo che testimonia come la capacità di creare sinergie tra pubblico e privato, tra mondo delle istituzioni e delle imprese, grazie anche all’importante supporto delle risorse europee, possa generare proficue opportunità per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Ho spesso insistito sull’importanza di creare occasioni di formazione con competenze che rispondano ai reali fabbisogni espressi dalle imprese, e la creazione dell’Ente Formativo Calzaturiero delle Marche (E.F.C. Marche) va proprio in questa direzione, attingendo a una delle più identificative delle nostre vocazioni, quella del calzaturiero di qualità, un vanto del nostro Made in Italy. Si vengono a creare così percorsi occupazionali ad alto valore aggiunto, mirati al tessuto produttivo regionale (e non solo), grazie ai quali si valorizza il patrimonio di competenze che arriva dalla nostra tradizione, coniugandolo con una visione innovativa e approfondita sul futuro del settore”.

Fabrizio Ciarapica, Sindaco del Comune di Civitanova Marche, ha aggiunto: “È un piacere per l’amministrazione comunale ospitare qui a Civitanova questo centro di formazione accreditato dalla Regione Marche dedicato all’alta formazione nel settore calzaturiero. Un’iniziativa con la quale puntiamo a creare personale competente e qualificato per le imprese dell’alta moda che hanno già investito in città e che lo faranno, dando una risposta concreta alla carenza di figure specializzate. L’amministrazione da parte sua ha già attivato una serie di sportelli per orientare e formare i giovani e continuerà a sostenere tutte quelle iniziative che possono colmare questa difficoltà. Investire in formazione è sicuramente una strategia vincente per dare ulteriore slancio al nostro distretto calzaturiero.  Ringrazio la Regione Marche, l’Accademia HModa e la Valmor, eccellenza civitanovese che sosterrà il corso, per aver scelto di dedicare tempo e risorse a questa strategia proprio qui a Civitanova”.

 

OSTENIBILITA’: CASTELLI, APPENNINO CENTRALE SEMPRE PIÙ MODELLO VIRTUOSO DI SVILUPPO

Guido Castelli

ROMA, 5 apr – “Sono pienamente d’accordo con il Ministro Pichetto Fratin, che oggi ha ribadito come la transizione green non sia possibile senza sviluppo economico. Proprio il sempre maggiore connubio tra questi due elementi è alla base dell’azione politica che, grazie al sostegno del Governo, stiamo realizzando nell’Appennino centrale. Il cratere del sisma 2016, infatti, nel tempo sta diventando sempre più un laboratorio per la crescita delle aree interne basato su un modello nel quale sviluppo, sostenibilità energetica e sicurezza stanno insieme. Si tratta di una visione che vede nel territorio, nella valorizzazione sue caratteristiche naturali, storiche, culturali e paesaggistiche la leva per fare impresa. Diventare più attrattivi e competitivi significa anche creare le condizioni per consentire alle persone di restare in questa vasta area del Paese, particolarmente soggetta al rischio di spopolamento. Parallelamente alla ricostruzione post-sisma, stiamo sviluppando un importante programma di investimenti a sostegno di un’economia fondata sulle peculiarità e le competenze dei nostri borghi. Grazie al Programma NextAppennino, si stanno avviando oltre 1.400 progetti imprenditoriali per favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare. Si tratta di una sfida ambiziosa per fare dell’Appennino centrale, un territorio che vuole cogliere le opportunità della transizione in modo pragmatico attraverso progetti e iniziative basate un forte legame territoriale”.

Lo afferma il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli.
Edilizia scolastica e sisma, in via Sardegna il contenitore temporaneo per 400 studenti
Roma 5 apr – Verrà realizzato in adiacenza dell’Iti “Fermi” il nuovo edificio a destinazione scolastica che avrà la
funzione di ospitare, a rotazione, circa 400 studenti provenienti dai vari istituti superiori cittadini
che saranno oggetto dei lavori di
adeguamento sismico.
«Nel corso dell’ultima Cabina di coordinamento abbiamo adottato una norma che consente, sulla falsariga di
quanto fatto per le scuole di competenza comunale, di mettere insieme i vari accantonamenti del 10% per poter
realizzare le cosiddette scuole “basket”
– conferma il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Si tratta di
strutture che consentono di gestire al meglio il flusso della popolazione studentesca dei diversi istituti via via oggetto dei lavori».
«Fra interventi di natura comunale e provinciale –
conclude Castelli – il sistema scolastico del capoluogo piceno,
pur nelle difficoltà logistiche, all’esito di questi interventi risulterà più solido e ispirato a requisiti di
sicurezza.
Anche per questo ci tengo a ringraziare il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il presidente della Provincia
Loggi per la grande collaborazione».
L’edificio, finanziato con i fondi previsti dalla Struttura commissariale, ha un importo di circa 3,8 milioni e sorgerà
in un’area libera attualmente utilizzata in parte come parcheggio. L’ingresso del nuovo plesso, per motivi di sicurezza,
sarà separato da quello del “
Fermi”, e sarà ubicato in via Sardegna.
Il
progetto definitivo, prossimo al passaggio in Conferenza dei servizi, prevede la realizzazione di un contenitore
su due piani in grado di accogliere un totale di 17 classi, laboratori compresi.
A livello di edilizia scolastica con competenza provinciale, per cui Ascoli cuba l’importante cifra di circa
45 milioni,
sono attualmente in corso i lavori presso la “Scuola regionale di formazione” di via Cagliari, che funge anche da
succursale dell’Ipsia “Sacconi”, per un importo di 1.370.000 euro.
Sono in fase di affidamento dei lavori, invece, sia il liceo artistico “
Licini” (3,3 milioni) che il nuovo polo scolastico
Trebbiani” (9.504.085 euro).
È arrivato l’ok dalla
Conferenza dei servizi, invece, per il progetto esecutivo dell’aula didattica dell’Istituto Tecnico
Agrario “Ulpiani” (1.110.000 euro). In fase di verifica anche i progetti esecutivi dell’Itcg “Umberto I” (5,5 milioni) e
dell’Ipsia “Sacconi” (2.921.100 euro).
In fase di progettazione, infine, ci sono il liceo scientifico “Orsini” (5.122.250 euro), l’Itis “Mazzocchi” (1.029.000
euro), l’Iti “Fermi” (3,2 milioni), l’Ita “Ulpiani” (4.768.000 milioni), il liceo classico “Stabili” (877.000 euro) e l’Ipsia
“Ceci” (2.363.900 milioni).
Sisma2016: 3,5 milioni per intervento demolizione e ricostruzione Caserma Carabinieri di Montemonaco (AP)

Roma, 6 Apr – La Conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per l’intervento di demolizione e
ricostruzione della caserma dell’Arma dei Carabinieri di Montemonaco (Ascoli Piceno), per un valore di 3,5 milioni
di euro. L’edificio è stato gravemente danneggiato dal sisma del 2016 e il progetto prevede la demolizione
dell’attuale struttura e la sua ricostruzione con lo scopo di accorpare le sedi dei Carabinieri Forestali del Parco
Nazionale dei Monti Sibillini e dei Carabinieri Territoriali di Montemonaco, ottimizzando così risorse e spazi.
Il finanziamento, programmato dall’Ordinanza Speciale n. 27 è di 3,3 milioni di euro, è suddiviso tra la Struttura
Commissariale, che contribuirà con circa 2.2 mln di euro e l’Agenzia del Demanio (1,1 mln). L’incremento del costo
dell’opera, rispetto al finanziamento iniziale, sarà a carico della contabilità del Commissario.
Ora si procederà alla chiusura della progettazione esecutiva e alla successiva messa a gara dei lavori.
Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha commentato: “
L’approvazione di
questo progetto rappresenta un passo fondamentale nel cammino di ricostruzione e miglioramento delle
infrastrutture al servizio della comunità dell’Appennino centrale. Questa operazione non solo garantirà una
maggiore efficienza e funzionalità per le forze dell’ordine di Montemonaco, ma rappresenta anche un modello di
come intendiamo procedere nella ricostruzione: investendo le risorse per strutture sicure, che agevolino la presenza
e lo svolgimento dei servizi essenziali. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento al presidente della Regione
Marche Francesco Acquaroli, all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e al sindaco Francesca Grilli, per un lavoro di
squadra quotidiano che ci ha condotti anche a questo risultato
”.
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