dalla Regione Marche

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martedì 23 aprile 2024  15:49

Via libera del Cipess all’Accordo per la Coesione: 532,5 milioni di interventi per rendere più competitivo il sistema Marche

Via libera al programma unitario di interventi sul territorio della Regione Marche finalizzato allo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale per un valore di 532,5 milioni di euro. Oggi, nel corso della riunione del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) presieduto dal presidente del Consiglio e alla presenza del presidente della Regione Marche, è stata deliberata l’erogazione delle risorse relative all’Accordo firmato il 28 ottobre scorso ad Acqualagna.
L’Accordo sblocca in totale 532,5 milioni di euro, tra le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-27, pari a circa 333,6 milioni di euro che vengono destinati a opere infrastrutturali, e le risorse del Fondo di rotazione, pari circa 154,3 milioni di euro, destinati ad altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale, istruzione e formazione, più altre risorse ordinarie nazionali pari a 44,5 milioni.
Con questi fondi la Regione sarà in grado di fronteggiare alcune delle tante emergenze e delle priorità che sono fondamentali per lo sviluppo socioeconomico e infrastrutturale. Le azioni finanziate miglioreranno infatti la competitività del sistema produttivo e la viabilità dell’intero territorio regionale. L’attività di confronto tra il Governo e la Regione ha garantito la necessaria complementarietà con le altre risorse già attive sul territorio, quelle della nuova programmazione comunitaria FESR e FSEplus, ma anche quella del PNRR. In particolare la scelta strategica della Regione Marche in riferimento ai fondi FSC 2021-27 (333,6 milioni di euro) è stata quella di puntare prevalentemente sulle reti di trasporto, con una concentrazione di circa il 68% delle risorse destinate alla realizzazione e completamento delle strade e sulla piena utilizzabilità dei porti. Si tratta di 16 interventi di importo significativo, evitando la dispersione a pioggia su piccole opere di scarso impatto.
Per quanto riguarda la dotazione del Fondo di rotazione (154,3 milioni di euro), sono stati previsti interventi riferiti a obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, ma non inseriti nella tradizionale programmazione FESR e FSEplus, quali ad esempio gli interventi per sostenere un turismo di qualità e inclusivo o per il sostegno al settore cultura: elementi strategici per il rilancio e il potenziamento del territorio, oltre a interventi di sostegno al tessuto imprenditoriale e di salvaguardia dell’occupazione che non erano strettamente riferibili alla programmazione FSEplus.
Nell’ambito dell’FSC, si evidenziano in particolare i lavori sulla Pedemontana delle Marche, che consentiranno lo sviluppo di una rete stradale alternativa a quella sulla costa, che doterà l’entroterra di un collegamento veloce, con il duplice obiettivo di decongestionare il traffico sull’Adriatica e, nel contempo, di garantire collegamenti migliori con l’entroterra, contribuendo così al rilancio delle aree interne in termini di raggiungibilità, attrattività e competitività. Nell’ambito della connessione tra la SS76 e la E78 si concentrano gli interventi sulle tratte Fossombrone-Pergola (50 milioni di euro), sulla Serra Sant’Abbondio-Cagli (40 milioni di euro) e sulla Carpegna-Lunano (27 milioni di euro), e per l’aggiornamento del progetto tratto Fabriano Est – Sassoferrato (5 milioni di euro).
Sempre nell’ottica di decongestionare il traffico sulla strada SS 16 Adriatica si segnalano gli interventi di connessione della Lungotenna all’Autostrada A14 (24 milioni di euro), la bretella di collegamento tra la SS77 e la SS16 Adriatica (26 milioni di euro) e le varianti alla SS16 Adriatica a Fano (30 milioni di euro) e Porto Potenza Picena (11 milioni di euro).
Previsti inoltre il collegamento Villa Potenza – Sambucheto (30 milioni di euro); Mare-Monti, realizzazione del bypass Molini Conceria (SP219) (15 milioni di euro); l’ammodernamento della viabilità sulla Mezzina (11,1 milioni di euro); la manutenzione straordinaria per lavori di dragaggio porto di Fano (2,5milioni di euro); lavori di dragaggio e di completamento di opere previste nel PRP del porto di Senigallia (2,5 milioni di euro); l’ampliamento in sede SR502 Jesi-Cingoli (13 milioni di euro); l’ammodernamento SS433 Val d’Aso(3 milioni di euro); il bypass Montecchio – Rio Salso (5 milioni di euro).
Sono destinati fondi alla viabilità per la struttura ospedaliera San Claudio di Campiglione di Fermo (28,2 milioni di euro) e per la viabilità di accesso nuova struttura ospedaliera Ancona-Sud Aspio (7 milioni di euro). Infine 3 milioni di euro andranno all’assistenza tecnica all’Accordo.
Il Fondo di rotazione è destinato invece a circa 60 interventi in diversi settori:
• rivitalizzazione del tessuto socio-economico delle comunità locali unitamente alle attività di recupero, riqualificazione e valorizzazione dei borghi e centri storici delle Marche;
• tutela e valorizzazione in chiave integrata degli attrattori culturali e naturali valorizzando la capacità turistica regionale;
• rafforzamento e la strutturazione nel territorio dei sistemi e delle reti dei luoghi della cultura;
• sostegno economico a progetti integrati di sviluppo realizzati dalle imprese e dalle cooperative;
• azioni di politica attiva finalizzate agli aiuti alle assunzioni, oltre all’attivazione di Strumenti finanziari specifici per il sostegno alla creazione di impresa;
• Azioni per l’adattamento dei lavoratori e delle imprese ai cambiamenti del mondo del lavoro quali: azioni di formazione per i lavoratori, misure di aiuto alle stabilizzazioni, percorsi e progetti per la sicurezza sul lavoro;
• Azioni di sostegno all’inclusione attiva quali: aiuto alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie svantaggiate compresi disoccupati di lunga durata, contributi erogati agli Ambiti territoriali sociali per disabilità, servizi educativi ai minori e sostegno ad anziani non autosufficienti.
Il riparto tra le aree tematiche del Fondo di rotazione è il seguente:
• 37,5 milioni di euro per il settore trasportistico (strade e porti)
• 51,5 milioni di euro per la competitività e imprese nel settore del turismo
• 11,9 milioni di euro per le attività culturali
• 3,4 milioni di euro per la competitività e imprese industriali/artigianali e cooperative
• 25,8 milioni di euro per lo sviluppo dell’occupazione e del lavoro
• 13,9 milioni di euro per istruzione e formazione
• 9,6 milioni di euro per interventi nell’ambito del sociale e della salute a favore dei soggetti deboli
• 0,6 milioni di euro di assistenza tecnica.
martedì 23 aprile 2024  14:25

Non autosufficienza: approvati i criteri di riparto per lo stanziamento di oltre 11,7 milioni di euro

Oltre 11,7 milioni per sostenere le persone non autosufficienti. La Giunta regionale su proposta dell’assessorato alla Sanità ha approvato nella consueta seduta settimanale i criteri di riparto tra gli ambiti territoriali sociali e le modalità attuative degli interventi “Contributo a favore di persone con disabilità gravissima” per euro 11.209.500 e “Vita indipendente” per euro 400.000, a cui si aggiunge il cofinanziamento regionale obbligatorio di euro 100.000 di quota parte delle risorse dell’annualità 2023 del Fondo nazionale per le non autosufficienze 2022-2024. Il provvedimento nelle scorse settimane aveva incassato il parere favorevole del Consiglio Autonomie Locali.

L’intervento relativo ai contributi per la disabilità gravissima prevede l’erogazione di un contributo una tantum, quantificato sulla base del fondo complessivo e delle istanze presentate, con criteri di riduzione del contributo se il disabile è inserito nel percorso di istruzione/formazione o in un centro socio-educativo riabilitativo diurno oppure in un centro di riabilitazione. L’accesso al contributo avviene a seguito di specifica domanda del cittadino, in risposta ad un apposito Bando pubblico di ATS. L’ATS provvede ad erogare il contributo al beneficiario. Le risorse relative all’annualità 2022 del Fondo nazionale per le non autosufficienze destinate alla disabilità gravissima sono state pari ad euro 11.023.000. A queste risorse si aggiungeranno, appena ne sarà possibile la programmazione, ulteriori risorse derivanti dal Fondo POC 2014/2020 per un importo di euro 3.000.000.

Con riferimento a Vita indipendente l’intervento è gestito da 5 ambiti territoriali sociali capofila a livello provinciale che, con il supporto dell’UMEA, individuano i beneficiari tra persone con disabilità grave ai sensi del comma 3 dell’articolo 3 della legge 104/1992. Nello specifico vengono finanziati progetti personalizzati che possono prevedere le seguenti attività: 1) Assistente personale; 2) Forme dell’abitare in autonomia: housing e cohousing; 3) Inclusione sociale e relazionale; 4) Trasporto sociale; 5) Domotica. Nell’ultima annualità, sono state coinvolte 73 persone con disabilità di cui il 53,42% maschi e il 46,58% femmine.

lunedì 22 aprile 2024  16:08

Erap, Approvato il Programma di reinvestimento dei proventi delle alienazioni alloggi erp

È stato approvato dalla Giunta regionale il Programma di reinvestimento dei proventi derivanti dalle alienazioni, disposte dall’ERAP Marche, degli alloggi di edilizia residenziale pubblica nelle province di Ancona, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino.

Le risorse disponibili ammontano a complessivi € 15.859.056,11.

La proposta di reinvestimento presentata da ERAP Marche, come ha spiegato l’assessore regionale all’edilizia residenziale pubblica, risulta coerente ai fini di legge, secondo cui i proventi delle alienazioni vengono utilizzati per incrementare e valorizzare il patrimonio abitativo (mediante interventi di nuova costruzione, acquisto-recupero, manutenzione) o per ripianare eventuali situazioni di deficit finanziario di ERAP Marche.

 

  • Nella provincia di Ancona, per l’acquisto alloggi da destinare a edilizia agevolata saranno investiti € 7.030.000,00; per nuove costruzioni di alloggi erp in edilizia sovvenzionata € 700.000,00; per l’acquisto/recupero di alloggi erp in edilizia sovvenzionata € 3.100.000,00; per interventi manutentivi degli alloggi ERAP € 400.000,00.
  • Nella provincia di Fermo, per l’acquisto di alloggi (con eventuale recupero) da destinare a edilizia sovvenzionata saranno destinati € 1.650.000,00.
  • Nella provincia di Macerata, per la nuova costruzione di 12 alloggi erp di edilizia sovvenzionata su area di proprietà del Comune di Macerata, lotto 2 PEEP in località Collevario sono stati destinati € 3.478.927,72; per il completamento del programma costruttivo già avviato che prevede 14 alloggi erp di edilizia agevolata nel Comune di Macerata, lotto 3 PEEP Collevario € 2.097.540,06; per interventi manutentivi di alloggi ERAP (o in gestione all’ERAP) € 100.000,00.
  • Nella provincia di Pesaro Urbino, sono stati decisi interventi manutentivi per gli alloggi ERAP per un costo di € 1.500.000,00.

 

Tra le prescrizioni stabilite, gli interventi di nuova costruzione e di acquisto (con o senza recupero) devono essere localizzati nei Comuni ad alta tensione abitativa (ATA) o capoluogo di Provincia; nei Comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti; nei Comuni degli ambiti territoriali sociali, a condizione che il Comune di localizzazione dell’intervento, qualora non appartenga alle due precedenti condizioni, sia dotato di graduatoria valida e il numero degli alloggi da realizzare/acquistare/recuperare non sia superiore al numero delle domande inevase presenti in graduatoria con punteggio maggiore di quattro; nei Comuni che presentino graduatorie aggiornate per l’assegnazione di alloggi erp con almeno 50 domande insoddisfatte. (I Comuni tra loro confinanti o comunque appartenenti al medesimo ambito territoriale sociale, al fine di soddisfare il predetto requisito e sommare il rispettivo numero di domande insoddisfatte, possono costituire forme associative per destinare gli alloggi realizzati/acquistati/recuperati a beneficio dei concorrenti presenti nelle graduatorie di assegnazione dei Comuni aderenti, in proporzione al numero delle domande inevase di ciascun Comune, ovvero in base a diversi criteri concordati tra i Comuni medesimi.

 

Sisma 2016, nuovi termini per strutture produttive provvisorie
nuove possibilità per attività agricole
Guido Castelli

Roma 23 apr – La Cabina di Coordinamento sisma ha raggiunto l’intesa sull’Ordinanza che introduce importanti novità nella ricostruzione privata. La prima, sono previsti nuovi termini per chi desidera conservare le strutture temporanee produttive realizzate dopo il terremoto. Si tratta di strutture, comprese le
stalle provvisorie, che hanno ospitato le attività economiche a causa dell’inagibilità degli edifici originari
e che in molti casi sono tutt’ora funzionanti. L’Ordinanza, che va a integrare le precedenti modifiche al
Testo unico della ricostruzione privata,
nonché l’ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016, vuole dare la possibilità agli imprenditori di decidere se conservare o meno queste strutture, dettando modalità e termini.
La
data del 31 marzo, entro cui demolire le strutture provvisorie, è posticipata al 30 settembre 2024. La
norma indica poi la possibilità all’imprenditore che fruisce della struttura delocalizzata e che non voglia
demolirla, di fare richiesta per mantenerla per un periodo massimo di 6 anni. Le richieste di conservazio –
ne
provvisoria delle strutture temporanee possono essere presentate fino al 31 ottobre 2024 se gli interventi sull’edificio originario sono conclusi entro il 30 settembre 2024, oppure, entro trenta giorni dalla ultimazione dei lavori qualora gli interventi sull’edificio originario non siano conclusi o avviati alla
data del 30 settembre 2024.
Altre importanti modifiche del Testo unico della ricostruzione privata riguardano alcune possibilità aggiuntive per le attività agricole e produttive che devono ricostruire più edifici. Per le attività agricole è
stata introdotta la
possibilità di eseguire gli interventi sugli edifici appartenenti all’impresa in modo
unitario
, tramite la presentazione di un’unica domanda e l’affidamento dell’esecuzione dei lavori ad
un’unica impresa appaltatrice.
L’intervento unitario è realizzabile anche in relazione a un complesso immobiliare con destinazione d’uso produttiva. In questo caso, la ricostruzione degli edifici può avvenire in adiacenza o in prossimità di altri edifici di proprietà del soggetto richiedente oppure anche con accorpamento degli stessi. In presenza
di unico titolo edilizio, è consentita la presentazione di una unica domanda con affidamento dell’esecuzione dei lavori ad un’unica impresa.

DL PNRR: CASTELLI, STRUTTURA SISMA 2016 PRONTA PER RICOGNIZIONE A UMBERTIDE E ANCONA
ROMA, 23 apr – “Con l’approvazione definitiva del Dl.19 da parte del Senato è stato ufficialmente affidato alla Struttura commissariale sisma 2016 il compito di compiere la ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione, la riparazione o il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate ad Ancona e Umbertide a seguito degli eventi sismici avvenuti, rispettivamente, il 9 novembre 2022 e il 9 marzo 2023.
Si tratta di impegno che assumo nella consapevolezza della sua importanza e sapendo di poter contare su professionalità e competenze altamente qualificate, che si sono formate nel corso di questi anni di lavoro nell’Appennino centrale. L’obiettivo primario ora diventa quello di svolgere questo mandato speditamente, al fine di sottoporre al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, la relazione sull’esito della ricognizione nei tempi più rapidi possibili. Questa attività infatti è indispensabile per quantificare il fabbisogno finanziario, da sottoporre al Governo in vista della prossima Legge di bilancio. Infine, desidero ringraziare fin d’ora i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, con i quali il rapporto di proficua collaborazione è già ampiamente collaudato grazie al lavoro che, insieme, svolgiamo quotidianamente per le comunità del sisma 2016”.
Lo dichiara in una nota il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016.
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