dalla Regione Marche

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giovedì 16 maggio 2024  16:26

Alluvione 2022: al via il piano delle opere strutturali da 130 milioni

Opere strutturali e infrastrutturali per oltre 130 milioni di euro quelle previste dal Piano del Commissario presentato questa mattina. Dopo le fasi delle somme urgenze e dell’erogazione dei ristori, si avvia l’importante fase della realizzazione delle opere strutturali e di mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio colpito dall’alluvione del 15 settembre 2022. Il piano del Commissario, da 130 milioni di euro (113 finanziati con Fondi alluvione da 400 milioni di euro e 17 milioni con Fondi Mase), prevede la realizzazione di 34 opere e 2 servizi. Il documento è stato illustrato oggi nel corso di un convegno a Palazzo Li Madou ad Ancona al quale sono intervenuti tra gli altri il Presidente della Regione e Commissario straordinario per l’alluvione, il vice commissario Stefano Babini, l’Assessore alla Protezione Civile, il Segretario Generale dell’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale Marco Casini.
Il Presidente e Commissario ha sottolineato l’importanza della fase che si sta aprendo perché a un anno e otto mesi è stato approvato un piano straordinario per le opere strutturali e infrastrutturali che totalmente porterà ad investire 130 milioni di euro nella mitigazione del rischio, nella ricostruzione dei ponti, nella messa in sicurezza del territorio, nella creazione di vasche di laminazione e casse di espansione, e soprattutto per gli interventi di manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica dei fiumi Misa, Nevola e Cesano, e di tutte le aree che sono state colpite dagli eventi drammatici del settembre 2022. Opere fondamentali per la mitigazione del rischio possibili grazie soprattutto allo stanziamento immediato dei 400 milioni da parte dal Governo, che hanno permesso di affrontare subito le somme urgenze, i ristori per le famiglie e per le imprese: prima 5 e 20 mila euro, e poi ora, per i ristori dei danni maggiori e la fase operativa delle opere strutturali, attese da decenni in quei territori. La progettazione di alcune di queste opere è già partita. In conclusione la struttura commissariale ha voluto ringraziare il Governo nazionale perché queste iniziative che non hanno precedenti sono possibili grazie al fatto che alla Regione è stato garantito un fondo di 400 milioni. Infine l’assicurazione che l’amministrazione regionale continuerà a lavorare in questa direzione perché si ritiene che la sicurezza del territorio sia una delle priorità da mettere in campo in una regione complessa come la nostra dove il dissesto idrogeologico rischia di essere un problema per la sicurezza del territorio e dei cittadini che vi abitano.

L’Assessore alla Protezione Civile ha espresso soddisfazione per un investimento corposo che non sarebbe potuto essere messo in campo senza l’aiuto del Governo nazionale. Sono stati quindi messi in sicurezza corsi d’acqua con lavori mai realizzati prima, a detta degli stessi residenti di quelle zone che finora erano state interessate solo da una minima ordinaria manutenzione. Le opere che saranno messe in campo non riguardano una semplice messa in sicurezza ma dovranno essere in grado di contenere eventuali problematiche similari anche in futuro. È intenzione della Regione realizzare lavori che diano una risposta certa a quei territorio che di certezze purtroppo in questi decenni non ne hanno mai avute.

L’ing. Casini ha da parte sua evidenziato che l’Autorità, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali, sta coordinando il tavolo tecnico per l’aggiornamento del quadro conoscitivo del bacino idrografico del fiume Misa fornendo anche supporto per l’esecuzione degli studi idrologici e idraulici al fine di ridefinire le condizioni di pericolosità e di rischio e di individuare le soluzioni più efficaci per la protezione del territorio e dei suoi abitanti. Questa attività si inquadra in un più ampio progetto di aggiornamento portato avanti dall’Autorità che riguarda tutto il distretto dell’Appennino centrale e che per le Marche coinvolge anche i bacini del fiume Metauro, Cesano e Tronto. Quest’ultimo è stato recentemente aggiornato nel tratto tra la sorgente ed Ascoli Piceno ed entro la fine dell’anno sarà aggiornato sino alla foce. Per quanto riguarda il Misa si conta di giungere all’aggiornamento del quadro conoscitivo entro l’estate per concentrarsi i subito dopo sulla individuazione degli interventi”.
Hanno inoltre portato il loro contributo la Fondazione Fondazione CIMA con lo studio e il potenziamento delle procedure di allertamento e degli strumenti di programmazione degli interventi sul bacino del fiume Misa riguardanti la regimazione dei deflussi (Soggetto Attuatore: Direzione protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche); l’ Università Politecnica delle Marche (UNIVPM) che ha eseguito gli studi di supporto alla progettazione di opere di mitigazione del rischio idraulico del sistema Misa – Nevola; l’ Università degli studi di Firenze (UNIFI) che si è occupata dell’aggiornamento dei vigenti strumenti di programmazione degli interventi sul bacino del fiume Misa riguardanti la dinamica dei versanti, anche ai fini della ricognizione dei fabbisogni e dell’eventuale avvio della progettazione correlata agli interventi più urgenti di riduzione del rischio residuo e di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate; l’ Università di Camerino (UNICAM) ha svolto attività di supporto per la definizione di un modello idrogeomorfologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del 15 settembre 2022 nel bacino del fiume Misa-Nevola e prioritariamente nelle aree di Pianello, Ostra, Sassoferrato, Pergola, Cantiano e Cagli.

Gli interventi sono suddivisi in due categorie:
• Interventi che presentano impatti sull’assetto idraulico dei territori colpiti
Completamento 2° stralcio realizzazione vasche di espansione sul fiume Misa in località Bettolelle – Senigallia € 975.000
Cassa di espansione sul fiume Misa in località Pancaldo nel Comune di Ostra Vetere € 4 milioni
Cassa di espansione sul fiume Nevola in località Ponte Lucerta nei Comuni di Corinaldo e Trecastelli € 3,7 milioni
Completamento realizzazione cassa di espansione sul fiume Foglia in località Chiusa di Ginestreto – Pesaro € 8 milioni
Sistemazione ponte del “2 Giugno” nel centro abitato di Senigallia € 550.000
Vasca di laminazione area “civico 105” in prossimità dell’abitato di Senigallia area Cannella Case Pergolesi inclusa area “borgo Catena” – Senigallia € 9,5 milioni
Vasca di laminazione area “Marazzana” – ampliamento Vasca di Bettolelle – Senigallia € 12 milioni
Manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica del fiume Misa. € 3,8 milioni
Sistema sperimentale allertamento piene bacino Misa Nevola Diversi comuni € 60.000
Demolizione e rifacimento Ponte Bettolelle sul Fiume Misa in Comune di Senigallia e innalzamento livellette raccordi stradali Senigallia € 3 milioni
Demolizione e ricostruzione Ponte Misa SP 360 Arceviese nella Fraz. Pianello di Ostra e ripristino officiosità idraulica Fiume Misa a monte e a valle del nuovo attraversamento Ostra € 2,8 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte Via delle Selve sul Fiume Misa in loc. Casine del Comune di Ostra e ripristino officiosità idraulica Fiume Misa a monte e a valle del nuovo attraversamento € 2,3 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte SP 12 Corinaldese sul Fiume Nevola in loc. Passo Ripe del Comune di Trecastelli e ripristino officiosità idraulica Fiume Nevola a monte e a valle del nuovo attraversamento Passo Ripe 1 – Trecastelli € 2,8 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte SP 12 Corinaldese sul torrente Nevola in loc. Passo Ripe del Comune di Trecastelli e ripristino officiosità idraulica torrente Nevola a monte e a valle del nuovo attraversamento Passo Ripe 3 – Trecastelli € 2,8 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte Via G Matteotti sul Fiume Nevola in Comune di Trecastelli e ripristino officiosità idraulica Fiume Nevola a monte e a valle del nuovo attraversamento Trecastelli € 2 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte Sant’Antonio sul Fiume Misa in Comune di Serra De Conti e ripristino officiosità idraulica Fiume Misa a monte e a valle del nuovo attraversamento Serra De’ Conti € 2,5 milioni
Demolizione e rifacimento Ponte San Domenico sul Fiume Nevola in Comune di Corinaldo e ripristino officiosità idraulica Fiume Nevola a monte e a valle del nuovo attraversamento – € 2,3 milioni
Sistemazione idraulica del fiume Nevola – € 2,9 milioni
Sistemazione idraulica del fiume Cesano – Pergola € 6 milioni
Cassa di espansione area ZIPA sul Fiume Nevola – Ostra € 8,2 milioni
Sostituzione sottopasso stradale realizzato con scatolare con nuovo viadotto di tipo permeabile – Area Industriale – Ostra € 6 milioni
• Interventi di solo ripristino e manutenzione straordinaria che non modificano gli assetti idraulici
Interventi di mitigazione dei dissesti che interessano l’area ricadente in località Tinte nel Comune di Pergola (PU) € 6,4 milioni
Manutenzione Straordinaria per il ripristino dell’officiosità Idraulica del Fosso Burano Quartiere Le Conce in Comune di Cagli (PU) € 2,5 milioni
Ripristino officiosità Idraulica del Torrente Burano nel c.a. di Cantiano € 2,1 milioni
Manutenzione Straordinaria del Fosso Molinello nella Frazione di Petrara Serra Sant’Abbondio € 1,7 milioni
Interventi di mitigazione dei dissesti che interessano l’area ricadente in località Poggetto nel Comune di Serra Sant’Abbondio (PU) € 800.000
Interventi di manutenzione idraulica fiumi Cinisco e Mandrale – Frontone € 2,5 milioni
Manutenzione Straordinaria del Fosso delle Monache a ridosso del Centro Storico e messa in sicurezza del Ponte di Via Mulino in Comune di Serra De’ Conti (AN) € 2,1 milioni
Manutenzione straordinaria alveo Sentino area centro storico Sassoferrato € 4,4 milioni
Manutenzione straordinaria Torrente Sanguerone Loc.Via Cagli in Comune di Sassoferrato (AN) € 1,9 milioni
Interventi di manutenzione straordinaria alvei, protezione erosioni, ripristino attraversamento tubolare nell’area del torrente Sanguerone, in frazione Monterosso Stazione del Comune di Sassoferrato (AN) € 2,5 milioni
Interventi di mitigazione del rischio alluvionale lungo la “valle delle spiante” in località Castello nel Comune di Fiuminata (MC) € 1,2 milioni
Opere di Mitigazione dissesto idrogeologico Monte Catria Frontone – Serra Sant’Abbondio – Cantiano € 14 milioni
Rilievi lidar e modelli digitali del terreno a supporto delle attività di studio del bacino idrogeologico dei fiumi Misa e Nevola Diversi € 60.000
Studio per intervento di protezione del quartiere Borgo Mulino del comune di Senigallia € 150.000
Barriere paramassi a protezione della viabilità in prossimità delle Grotte di Frasassi Genga € 1,5 milioni

 

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giovedì 16 maggio 2024  13:52

Assegno di cura e Servizio di assistenza domiciliare, nuovi criteri di riparto delle somme disponibili per il 2023 e 2024

È stata inviata la richiesta di parere alla Commissione consiliare competente e al Cal riguardo ai criteri di ripartizione delle risorse agli Ambiti territoriali sociali relativi alle annualità 2023 e 2024 del Fondo nazionale per le non autosufficienze 2022-2024 e le modalità attuative degli interventi per l’erogazione degli assegni di cura e del servizio di assistenza domiciliare (SAD).  Nella programmazione 2024 ci sono oltre 573mila euro (573.303,00 euro) di risorse in più a favore delle famiglie con persone non autosufficienti rispetto alla programmazione del 2022 (quando le risorse ammontavano a 10.177.000,00 euro).

Le risorse per il 2023 ammontano a 10.178.900,00 euro e per il 2024 a 10.750.303,00 euro. Si tratta di misure che puntano a sostenere chi si prende cura delle persone non autosufficienti come famiglie e care giver. Ogni ATS, Ambito Territoriale Sociale, individuerà, nell’ambito della propria programmazione, la quota destinata alla misura “Assegno di cura” e quella destinata alla misura “SAD” e le comunicherà alla Regione. L’obiettivo degli interventi finanziati dal Piano nazionale non autosufficienza 2022/2024 è quello di favorire l’autonomia e la permanenza a domicilio degli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti che usufruiscono di funzioni assistenziali da parte di familiari, anche non conviventi, o da parte di assistenti familiari in possesso di regolare contratto di lavoro.

La programmazione territoriale delle risorse per l’intervento SAD, da parte di ciascun ATS, dovrà prevedere, nel rispetto delle indicazioni di graduale crescita dei servizi e decrescita dei contributi economici, di cui alle Linee attuative regionali:

a) ove la quota SAD del 2022 (in % sul totale SAD+ASSEGNO DI CURA) risulti inferiore o uguale al 30%:

– per gli interventi a valere sull’annualità 2023: il raggiungimento dell’incidenza del 30% del SAD sul totale delle risorse assegnate per SAD e assegno di cura;

– per gli interventi a valere sull’annualità 2024: l’incremento della quota di risorse da destinare alla realizzazione del SAD di almeno il 20% rispetto alla programmazione effettuata sull’annualità 2022;

b) ove la quota SAD del 2022 (in % sul totale SAD+ASSEGNO DI CURA) risulti superiore

al 30%:

– per gli interventi a valere sull’annualità 2023: almeno il mantenimento della quota di risorse destinate alla realizzazione del SAD nella programmazione effettuata sull’annualità 2022;

– per gli interventi a valere sull’annualità 2024: almeno il mantenimento della quota di risorse destinate alla realizzazione del SAD nella programmazione effettuata sull’annualità 2022

La quota da assegnare all’intervento “Assegno di cura” si ricava per differenza.

 

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