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dalla Regione Marche

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02 OTTOBRE 2009 16:53
URBINO, ENERGIA NUOVA E PULITA PER L“OSPEDALE, SPACCA: “EFFICIENZA E RISPARMIO”.

Energia pulita e tanto risparmio anche nelle strutture sanitarie: il governatore Gian Mario Spacca ha inaugurato a Urbino, all’Ospedale ‘Fraternita Santa Maria della Misericordia’ (Zona territoriale n.2-Asur Marche), il nuovo impianto di trigenerazione. ‘Con l’inaugurazione di questo impianto ‘ ha detto il presidente – il processo di riqualificazione del nostro sistema sanitario compie un ulteriore passo in avanti: piu` risparmio energetico, maggiori prestazioni di levata qualita`, ulteriori risorse al servizio dei cittadini, grazie a un’efficacia tecnica e tecnologica, in linea con le direttive eco ambientali europee’. Un investimento, ha aggiunto, che, come Regione Marche, ‘ammortizziamo in appena un anno di esercizio, soprattutto con il raggiungimento del duplice obiettivo della efficienza e della qualita` del servizio reso ai cittadini, con un miglioramento dell’impiego delle risorse pubbliche che ritornano immediatamente sul territorio’. Il progetto dell’impianto, predisposto dall’Ufficio Tecnico della Zona Territoriale n.2 di Urbino, ha ottenuto il finanziamento europeo DocUP Ob2 Marche 2000/2006 Asse 2 Misura 2.8 ‘Ottimizzazione del sistema energetico e sviluppo fonti rinnovabili’ per il 75% della spesa complessiva, mentre per il restante 25% e` stato finanziato dalla Regione Marche. La Direzione dei Lavori e il progetto esecutivo sono stati affidati allo studio tecnico associato Tecnostudi di Pesaro degli Ingg. Rolando Girelli e Fabio Fabbri. Con il termine ‘Trigenerazione’ si indica il processo con il quale vengono prodotti contemporaneamente energia elettrica, calore ed energia frigorifera, allo scopo di sfruttare razionalmente la fonte energetica primaria, cioe` il combustibile. Recuperando infatti l’energia termica dall’acqua di raffreddamento del motore, dall’olio e dai gas di scarico e producendo contemporaneamente energia elettrica, il sistema di trigenerazione sfrutta la quasi totalita` del potere energetico del combustibile metano. L’obbiettivo e` quello di ottenere il massimo risparmio economico grazie ad un’elevata efficienza energetica degli impianti, garantendo, al contempo una gestione complessivamente piu` efficiente ed affidabile. Il nuovo Impianto e` collocato in un’area tecnologica esterna dell’Ospedale di Urbino ed e` costituito da un gruppo di cogenerazione fornito in apposito box insonorizzato composto da un motore endotermico, alimentato a gas metano accoppiato a generatore elettrico, e da un gruppo frigorifero ad assorbimento, alimentato dall’acqua calda di recupero utilizzata per raffreddare il motore. Al generatore elettrico e` abbinato un sistema di trasformazione, innalzamento e misura dell’energia elettrica, nonche` un quadro di parallelo con la rete elettrica. Il gruppo frigorifero ad assorbimento, invece, utilizza l’acqua calda, recuperata dai cicli di raffreddamento per produrre acqua refrigerata attraverso un ciclo frigorifero che sfrutta le caratteristiche chimico-fisiche di una soluzione di Bromuro di Litio. L’impianto si integra con quelli gia` esistenti, fornendo alla struttura ospedaliera acqua calda, acqua refrigerata ed energia elettrica, con il massimo rendimento possibile ed al minor costo di esercizio. Particolare cura si e` posta per integrare al meglio un impianto ad alta complessita` tecnologica con gli impianti esistenti. L’importo dell’opera e` risultato di ‘ 1.298.000, di cui ‘ 967.000 con finanziamento Europeo e ‘ 331.000 a carico della Regione Marche. La potenza termica prodotta e` pari a 475 kW, la potenza elettrica e` pari a 323 kW mentre la potenza frigorifera ammonta a 1094 kW. Questo consente di coprire circa il 20% del fabbisogno di calore dell’intero Ospedale, circa il 31% del fabbisogno elettrico e circa il 57% del fabbisogno frigorifero. Il dato di maggior rilievo dell’intervento e` sicuramente quello del risparmio energetico che e` di 2.720 MWh all’anno, pari a 800 tonnellate di petrolio che, valorizzato a 70 $/barile, comporta un risparmio economico di circa 320.000 ‘. Ma, soprattutto, l’impianto consente minori emissioni di CO2 per ben 2379 tonnellate all’anno.


02 OTTOBRE 2009 14:27
LISTE ELETTORALI, CARRABS REPLICA A GIANNOTTI: “CORRETTEZZA E SERIETA“”.

‘Correttezza e serieta` contraddistinguono il mio operato e quello della Giunta regionale. Giannotti puo` tranquillizzarsi. Ho ben chiaro il limite che separa l’attivita` amministrativa da quella elettorale. Se ha dei dubbi o e` a conoscenza di fatti che ignoro, puo` tranquillamente rivolgersi alla magistratura e provare il contrario’. E` quanto replica l’assessore regionale, Gianluca Carrabs al consigliere di FI-Pdl Roberto Giannotti, su un presunto utilizzo di strumenti e personale della Regione per allestire una lista elettorale. ‘Giannotti non finisce mai di stupire: quella dei colpi a effetto sara` sicuramente una sua prerogativa, ma questa volta casca proprio male. S’inventa situazioni e contesti che francamente non conosco. Non ho mai utilizzato strumenti e personale pubblico per fini elettorali e non vedo come possa dimostrare ora il contrario. A meno che non confonda, come elettorali, impegni istituzionali: in questo caso il problema sarebbe serio. Probabilmente a lui da` fastidio la presenza della Regione sul territorio, la sua capacita` a dialogare con la gente, il suo impegno per risolvere le questioni aperte. E` questo il nostro modo di operare e non saranno certo le esternazioni di Giannotti a offuscare il lavoro svolto. D’altronde, come lui, sono profondamente convinto che gli elettori siano cittadini intelligenti e che non cadranno nella trappola di chi mostra attivismo senza concretezza: lo hanno recentemente dimostrato a Pesaro e Urbino, quando non hanno eletto Giannotti alla carica di presidente della Provincia’.


02 OTTOBRE 2009 14:15
IL WELFARE NELLE MARCHE .PRESENTATO IL VOLUME, FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE TRA REGIONE E UNIVERSITA“ MARCHIGIANE.

Una prima fotografia complessiva sul welfare nelle Marche a confronto con le regioni italiane ed europee e` contenuta nel volume ‘Il welfare nelle Marche , attori, strumenti e politiche’, curato da Angela Genova e Federico Palazzo e presentato oggi in Regione. Un lavoro di 343 pagine che nasce dalla collaborazione tra la Regione (funzionari ed esperti del Servizio politiche sociali) e le tre Universita` marchigiane che tengono corsi di laurea in campo sociale. La presentazione e` stata anche l’occasione di un articolato dibattito aperto da Enzo Mingione, preside della Facolta` di Sociologia all’Universita` Bicocca di Milano, il quale ha evidenziato come il welfare italiano sia in assoluto il piu` difficile da riformare rispetto a quello di altri Paesi per la scarsa capacita` di adattamento ai cambiamenti culturali ed economici. ‘Dallo studio della Comissione Onofri di 12 anni fa, non e` stato ripreso nessun suggerimento ‘ ha detto – neanche quelli positivi. L’intervento epocale della legge 328/2000 e` arrivato troppo tardi e per di piu` e` stato subito sconvolto dalla riforma costituzionale del titolo V che ha regionalizzato tutto, passando le ‘patate bollenti’ dell’adattamento alle Regioni, senza dotarle di strumenti idonei per assumersi il peso delle responsabilita` e accentrando ancora alcuni campi, come il sistema educativo e quello previdenziale. La crisi del welfare – ha proseguito- passa da eventi di per se` positivi ma che hanno incrinato l’equilibrio: la crisi del modello di famiglia nucleare stabile, i cambiamenti nel lavoro soprattutto delle donne che garantivano la stabilita` del sistema e che hanno ancora doppie responsabilita` (lavoro e cura familiare) e a cui si chiede spesso anche una formazione piu` alta che non agli uomini, l’allungamento delle prospettive di vita, diversificazione accentuata dei bisogni. Nel nostro Paese ci sono poi rilevanti sperequazioni territoriali Nord-Sud all’interno delle stesse regioni. Anche le Marche hanno affrontato e stanno affrontando queste difficolta` ma hanno avuto, a differenza di altre regioni, la capacita` di attivare accordi e concertazione con gli Enti locali. Un fatto molto importante che valorizza anche il terzo settore.’ Mingione ha anche citato il ‘Rapporto Beveridge del 1942 ‘ propaganda bellica della Gran Bretagna – che nonostante gli anni non e` superato nell’idea di interconnessione degli interventi: asili nido e servizi agli anziani non possono che appartenere allo stesso progetto di protezione e coesione sociale e offerti a tutte le classi di popolazione. ‘Alle Regioni ‘ ha concluso ‘ la sfida politica di puntare soprattutto sulla qualita` dei servizi sociali perche` sia intesa come investimento per un futuro di crescita delle comunita`.’ ‘Una sfida importantissima e su cui calibrare tutti gli obiettivi del welfare- ha riaffermato l’assessore regionale alle politiche sociali, Marco Amagliani- e da cui le Marche non si distolgono, ma e` davvero difficile mirare alla qualita`, perche` evidentemente non e` lo stesso obiettivo del Governo nazionale che persevera nel taglio indiscriminato di risorse finanziarie proprio al sociale. E il rapporto costruttivo creato con i Comuni marchigiani viene minato, per questo, dalle fondamenta.’ Al dibattito e` intervenuto anche il Rettore dell’Universita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti che ha messo in rilievo la positivita` della collaborazione con la Regione e tra Universita`, ‘ cosa per niente scontata’ e che ha visto un primo concreto risultato nella redazione di un volume, utilissimo strumento informativo per gli operatori e per gli amministratori perche` mette in luce sfide e criticita` per la costruzione di un welfare regionale maturo a cui il mondo accademico potra` assicurare un contributo fattivo. Oltre al dirigenti regionale, Paolo Mannucci , che ha evidenziato l’utilita` della formazione universitaria di figure di alta professionalita` per le politiche sociali, sono intervenuti Giovanni Santarelli tra gli autori del volume insieme ai docenti Yuri Kazepov (Urbino) e Giovanna Vicarelli (Ancona) ed inoltre Sebastiano Porcu (Univ. Macerata), il presidente dell’Ordine degli assistenti sociali, Orazio Coppe e Riccardo Ruggeri, coordinatore CUPLA. (ad’e)


02 OTTOBRE 2009 12:03
MARCOLINI: ‘FINALMENTE LA QUESTIONE IRAP VIENE POSTA A LIVELLO NAZIONALE’.

‘Finalmente la questione dell’Irap viene posta come necessita` di rivedere l’aliquota a livello nazionale. Questo Governo aveva fatto dell’abolizione dell’Irap un cavallo di battaglia in campagna elettorale, ma era del tutto evidente il carattere propagandistico dell’argomento. Era difficile sostituire 40 miliardi di euro di gettito tra pubblico e privato, ma se almeno il Governo avesse rinunciato al 50% come ha fatto la Regione Marche, l’aliquota si sarebbe abbassata al 2.1% dall’attuale 3.9%’. Questo il commento, in merito all’intervento di ieri della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, dell’assessore al bilancio Pietro Marcolini che in questi giorni sta predisponendo il provvedimento per l’azzeramento dell’aliquota regionale dell’Irap alle imprese che esportano a condizione che non delocalizzino e che mantengano i livelli occupazionali. Marcolini coglie anche l’occasione per rispondere al consigliere regionale dell’Udc Viventi che ha chiesto alla giunta l’abolizione dell’Irap per tutti. ‘Come pensa Viventi che la Regione possa trovare le risorse necessarie a questo genere di manovra di fronte allo scenario che il governo nazionale ci propone? ‘ si chiede Marcolini ‘ Stiamo facendo un enorme sforzo, (le dimensioni della manovra anti-crisi regionale gia` attivata supera di 10 volte quella nazionale, in rapporto ai rispettivi bilanci) per dare sostanza ad una manovra di contrasto alla crisi sul piano economico e sociale. Con gli ammortizzatori sociali da un lato e i Fondi di garanzia e le risorse Bei dall’altro, cerchiamo di difendere l’occupazione e il consumo e di facilitare l’accesso al credito cosi` come l’aiuto alle imprese che esportano ha lo scopo di renderle piu` competitive con le concorrenti estere non gravate dall’Irap e di aiutarle nel rilancio dei loro prodotti. Di piu`, per ora, non possiamo fare soprattutto alla luce dei tagli pesantissimi, che il Governo nazionale ha effettuato sui trasferimenti alle Regioni in settori cruciali per la comunita`, quali sanita` e sicurezza sociale, senza dimenticare il rinvio di tutti i pagamenti a valere, ad esempio i pagamenti per i programmi FAS gia` approvati dal governo per oltre 225 milioni’. La proposta di Patto per la salute nonche` gli stanziamenti per il sociale sottostimano i finanziamenti per le Regioni, operando di fatto un taglio insostenibile per il diritto alla salute di diversi miliardi di euro rispetto ai livelli essenziali di assistenza e cura. Il Fondo sociale viene ridotto in tre anni da 2 milioni a 650mila euro con la prospettiva di azzeramento l’anno prossimo. ‘In questo contesto ‘ conclude Marcolini – le Marche stanno sostituendo con risorse proprie i tagli del Governo nazionale, per mantenere inalterati i servizi ai cittadini, addirittura abbassando le tasse regionali ed il debito. Tale impegno virtuoso e` possibile grazie alla provvista di risorse a valere sulle istituzioni comunitarie, sulla razionalizzazione dei costi di funzionamento dell’ente e sull’ottimizzazione della gestione finanziaria. Sottolineo infine che le proposte illustrate dal presidente Spacca nel primo degli incontri programmati con le associazioni economiche e gli enti locali sono rigorose e realisticamente sostenibili e sarebbe auspicabile per tutti lo stesso responsabile atteggiamento’.


02 OTTOBRE 2009 12:02
CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE, CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE Amagliani: ‘Un provvedimento che rientra nelle politiche di prevenzione del disagio e dei comportamenti devianti delle nuove generazioni’.

Fondi ai Centri di aggregazione giovanile. Lo stabilisce una recente delibera di Giunta che definisce i criteri di riparto del finanziamento, 2.046.000,00 euro, per la realizzazione di interventi di riqualificazione. ‘Un provvedimento che rientra nelle politiche di prevenzione del disagio e dei comportamenti devianti delle nuove generazioni – afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Marco Amagliani – I Centri di aggregazione rappresentano uno dei nodi strategici della rete dei servizi a favore degli adolescenti e dei giovani’. Nelle Marche ci sono 251 Centri di aggregazione giovanile (Cag), con grandi potenzialita` per la promozione del benessere e della salute, nella prevenzione di condotte devianti, come l’uso di sostanze, o fenomeni di violenza contro altri o contro se stressi. Offrono nuove opportunita` di partecipazione, di crescita autonoma e di affermazione. Svolgono anche la funzione di `antenna sensibile’ nell’ ascolto delle necessita` dei minori, possono essere uno strumento di progettazione, di mediazione culturale tra adolescenti di paesi diversi e sono in grado di rafforzare la connessione tra scuola e famiglia. Gli interventi di riqualificazione devono mirare a consolidare il sistema integrato dei servizi per giovani (dagli 11 ai 18 anni) dal punto di vista delle dotazioni, degli arredi, delle tecnologie dell’informazione e comunicazione; azioni che favoriscono il coordinamento delle attivita` espressive, culturali e ricreative dei frequentatori e il confort degli ambienti e della loro fruibilita`. La titolarita` dei progetti e` attribuita ai Comuni in forma singola. Ciascun progetto, finanziabile nei soli centri gia` esistenti, deve essere cofinanziato al 20 per cento dai Comuni che realizzano l’intervento. Le spese sono ammissibili a contributo se sostenute a partire dal 1 gennaio 2007 e non oltre il 31/12/2013.




2 Ottobre 2009 alle 21:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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