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La crisi greca al Premio Bizzarri

di | in: Primo Piano, Speciali

Fondazione Libero Bizzarri

Mercoledì 7 novembre sono in programma anche film di John Turturro e Rainer Fassbinder


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Attualità e cinema d’autore anche mercoledì 7 novembre al Premio del Documentario “Libero Bizzarri”. Per la sezione in concorso intitolata «Confini Mobili», viene infatti proiettato «Catastroïka», documentario di Aris Chatzistefanou e Katerina Kitidi, del 2011, per una durata di 97 minuti. Come di consueto, i lavori in concorso vengono proiettati alle ore 18 a Palazzo Piacentini, al Paese alto. Ingresso gratuito, come a tutte le iniziative del Premio.


Il termine «catastroïka» fu usato per indicare gli effetti sulla società russa delle privatizzazioni, e il termine ha una valenza particolare se applicato alla Grecia governata da Fmi, Bce e Unione europea, dove dal giugno 2011 opera la società per azioni «Cassa per la valorizzazione della proprietà privata dello Stato», incaricata della vendita o svendita dei beni pubblici.

 

La giornata di mercoledì presenta molti altri motivi di interesse al Bizzarri. In serata, per la sezione tematica fuori concorso «Medi[con]terraneo», a partire dalle 21:30 pure a Palazzo Piacentini, verranno proiettati il film di John Turturro «Passione» (2010, 90 minuti), che è un viaggio a Napoli, vista come il più grande juke-box del mondo, e a seguire «Come un uccello sul filo» di Rainer Werner Fassbinder (1974, 44 minuti), sull’attrice Brigitte Mira, affiancata da Evelyn Künneke e da El Hedi ben Salem, in un’ideale congiunzione tra la musica e la cultura della Mitteleruopa e il diffondersi delle culture mediterranee, attraverso spazi e confini ormai aperti.


A Palazzo Piacentini due ulteriori appuntamenti nel pomeriggio a partire dalle ore 16. Per «Visioni dal mondo» verranno infatti proiettati «Peak» di Hannes Lang (2011, 91 minuti) dedicato alle montagne, e «Bambini dell’acquedotto» (1960, 10 minuti) di Giuseppe Ferrara, nell’ambito dell’omaggio a questo regista: lavoro su bambini che vivono in baraccopoli a contatto con la miseria, la prostituzione, la malattia e la morte.


Al mattino, all’ITC «Capriotti» ore 10, viene proiettato per gli studenti «Grazie per tutto signor presidente» di Matteo Bennati (2012, 43 minuti), su una famiglia nigeriana in Italia. Alla Sala Bizzarri, infine, presso la sede della Fondazione, via Gronchi 11 quartiere Agraria, vengono proiettati due documentari a partire dalle ore 17, per la sezione «Dal sud al nord dall’est all’ovest»: «A mountain farmer in south Tyrol» di Andreas Pichler (2011, 52 minuti) e «In the white mountains of Crete» di Stelios Apostolopoulos (2011, 52 minuti).


Questi due lavori, insieme ai due di martedì 6 su Carpazi e Pirenei, e a un quinto che verrà proposto giovedì 8, fanno parte della serie documentaria «Life above the clouds»: cinque paesi del continente europeo situati in montagna, dove la gente può contare solo su se stessa, lontano dal mondo globalizzato, tra fieno vacche e pecore. Vita in quota che sta scomparendo.




6 Novembre 2012 alle 14:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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