Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 17:28 di Sab 18 Mag 2024

Articoli scritti da Pierluigi Lucadei

Rain Machine “Rain Machine”

di

Non solo per i fan dei Tv On The Radio, “Rain Machine” è un disco per tutti. Kyp Malone, che dei Tv On The Radio è chitarrista e seconda voce , esordisce qui in veste solista e lo fa all’insegna di un pop che abbraccia tutto lo spettro cromatico che va dai Blonde Redhead a Cody Chesnutt. Se il ritmo frenetico di Give Blood rimanda alla band madre, già con New Last Name si entra in un mood che i Tv On The Radio sfiorano soltanto



Tuffarsi sorridendo in un mare agitato. Intervista a Paolo Virzì

di

Il regista livornese parla del suo ultimo film, “La prima cosa bella”.



Silvia Ballestra “I giorni della rotonda”

di

I ragazzi terribili di San Benedetto del Tronto, le loro disperazioni figlie del malessere dell’età giovane, marinate nell’Adriatico simbolo di vita e morte, di destini ciechi e fatiche immani e leggende e tragedie, sono i protagonisti dell’ultimo romanzo di Silvia Ballestra. Come in una parabola abortita, i ragazzi di San Benedetto attraversano due drammi della […]



Best of 2009: i migliori dischi dell’anno

di

Che il 2009 non sia stato avaro di grandi dischi è dimostrato dalla difficoltà nel compilare la top five dei migliori dischi dell’anno. E allora prima di parlare dei cinque titoli scelti per rappresentare il meglio di ciò che il rock ha prodotto negli ultimi dodici mesi, ricordiamo tutti quei dischi che avrebbero potuto finire […]



“Mi vesto delle mie sensazioni”: intervista a Giuseppe Novelli

di

La storia di Giuseppe Novelli parte da lontano, da San Benedetto del Tronto, la città in cui è nato, dai primi studi di tromba, dai primi accordi di chitarra e dai gruppi rock degli anni Novanta; arriva a Pavia, si incrocia con nuovi musicisti e con la propria crescita, personale ed artistica; giunge oggi ad […]



Giuseppe Novelli “Giuseppe Novelli”

di

Dopo tanti anni di gavetta, Giuseppe Novelli, cantautore marchigiano trapiantato a Pavia, arriva finalmente al primo disco. Dieci brani dalle sfumature diverse, che parlano la lingua di una quotidianità disarmante e di un cuore onesto anche se tagliato. Dotato di un curioso strabismo poetico, Giuseppe guarda dentro di sé ma rivolge volentieri lo sguardo a ciò che gli è intorno



“La poesia ci salverà”: intervista a Pierpaolo Capovilla

di

Parla il leader della band del momento, il Teatro degli Orrori



Nick Cave “La morte di Bunny Munro”

di

Chi è Bunny Munro? Commesso viaggiatore, “minchiadura”, sessodipendente con i corpi cavernosi perennemente gonfi, Bunny è un personaggio indimenticabile, tra il disgustoso e l’enigmatico. Ciò che sappiamo – già dalle prime pagine, qualora il titolo non ci avesse convinto – è che Bunny Munro morirà. Nick Cave ci porta per oltre duecentocinquanta pagine a spasso col suo personaggio, in viaggio con suo figlio Bunny Junior per la costa meridionale del Regno Unito dopo il suicidio della moglie, in viaggio verso la fine.



I sogni lucidi del rock italiano: intervista a Graziano Staino

di

Graziano Staino è un regista fiorentino che, negli ultimi anni, ha condotto una ricerca visiva totale, sperimentando oltre il lecito con lavori saturi di suggestioni (segnaliamo l’amniotico “Minute stanze”, rivisitato nel recente “Watershed”) e approdando spesso e volentieri al videoclip musicale. Da alcune settimane è nelle librerie e nelle migliori fumetterie italiane un libro, “Memorie di mondi notturni” (Light Box, 2009), in cui visionarietà e rock’n’roll tornano a fondersi in quella che ormai potremmo definire la Staino’s way. Abbiamo chiesto all’autore di spiegarci meglio di che tipo di progetto si tratti.



Califone “All My Friends Are Funeral Singers”

di

“All My Friends Are Funeral Singers” (Dead Oceans, 2009)

“Funeral Singers” fotografa il momento della carriera in cui Tim Rutili, Jim Becker, Joe Adamik e Ben Massarella cercano l’affondo più diretto, compattando i suoni in un fascio di luce obliquo che lascia stupiti. Il suono creato dai Califone è talmente alieno che potrebbe provenire da un’antichità abissale o da un futuro insondabile. Che sia nostro contemporaneo, che arrivi da Chicago e da maestri decostruzionisti abituati a scomporre i generi in una primitiva sonorizzazione dei propri incubi non può che farci piacere.



Ricerca personalizzata