Area ex Carbon, amianto e dintorni: Castelli replica ad Amadio dell’Asur

Area ex Carbon, amianto e dintorni: Castelli replica ad Amadio dell’Asur
Il dott. Amadio e la bonifica dell”‘amianto nell’area Carbon. Alcune riflessioni di Guido Castelli
Ascoli Piceno – “Le recenti comunicazioni che ho ricevuto dal dott, Riccardo Amadio dell’Asur a proposito della presenza di amianto nell’area dell’ex Carbon meritano alcune doverose precisazioni.
L’Asur ha partecipato, ed espresso la propria opinione, in ciascuna delle conferenze di servizio che hanno condotto alla recente approvazione con prescrizioni del piano operativo di bonifica (POB) dell’area carbon.
Il piano (che include anche la bonifica dell’amianto) proprio nella giornata di venerdì scorso – a seguito delle attività di adeguamento alle prescrizioni impartite dagli enti partecipanti al tavolo – è stato nuovamente trasmesso dalla soc. Restart al comune di Ascoli.
Gli enti avranno tempo fino al 3 febbraio per verificare l’avvenuto rispetto delle prescrizioni. In caso di riscontro positivo il POB sarà esecutivo e la bonifica potrà iniziare senza indugio.
Questo percorso, di portata storica ed ormai prossimo alla sua definizione ultimativa,  è il frutto di una condivisione assoluta di tutti gli enti pubblici, Asur compresa.
In tutta franchezza, non riesco dunque a comprendere il senso è la finalità delle recenti esternazioni del dottor Amadio il quale – pur perfettamente consapevole dello stato del procedimento – ha ritenuto di dover inviare al sottoscritto due comunicazioni che non fanno altro che ribadire quanto già acclarato e condiviso da tutti e cioè che:
– la bonifica dell’area deve prevedere la più sollecita eliminazione dell’amianto;
– il POB, che include la predetta eliminazione dell’amianto, è lo strumento per eliminare la problematica;
– ove il POB non dovesse essere tempestivamente avviato, l’alternativa sarebbe quella di ordinare al privato, con apposita ordinanza sindacale la rimozione dell’amianto.
Se qualcuno mi ponesse la domanda sul perché il dottor Amadio abbia voluto formalizzare con le sue missive circostanze pacifiche e largamente condivise come quelle appena ricordate, onestamente non saprei rispondere. L’unica cosa certa è che quelle missive hanno oggettivamente provocato un allarmismo di cui, in tutta franchezza, nessuno sentiva il bisogno. Soprattutto ora che siamo arrivati – dopo decenni di inerzia – alla definizione dell’iter amministrativo e tecnico di quella che sarà il più importante intervento di risanamento ambientale della nostra città. “
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