Messi: “Il futuro dello Sferisterio si gioca sui ricavi”

Messi: “Il futuro dello Sferisterio si gioca sui ricavi”
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Biglietteria, sponsor, art bonus, noleggi e vendite spettacoli, finanziamenti nazionali ed europei, al fianco dei contributi pubblici: numerose le opportunità da cogliere. “Ci sono trend di crescita, l’Associazione ha dimostrato di sapersi muovere bene”

 

Macerata, 26 gennaio 2016 – Futuro, risorse economiche e statuto. Sono i tre temi, tutti collegati strettamente tra loro, affrontati ieri sera alla tavola rotonda organizzata al Claudiani, dal circolo Aldo Moro e dal Club della Rosa, e che ha visto l’intervento del Sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi, dell’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni, dell’onorevole Irene Manzi, del presidente regionale Arci Massimiliano Bianchini e, collegato su skype, del Sovrintendente del teatro lirico di Cagliari Claudio Orazi.

“La sfida più importante che abbiamo oggi – ha chiarito subito Messi – non è sulle spese ma sui ricavi. Certo, c’è sempre qualche voce di costo che può essere limata o ottimizzata, su questo aspetto stiamo sempre attenti, ma negli anni il bilancio della stagione lirica si è asciugato a tal punto che i margini di manovra sui costi sono minimi. La sfida vera a questo punto si gioca sulle voci di entrata, vecchie e nuove, per non innescare una spirale asfittica che avrebbe come risultato inevitabile la diminuzione progressiva delle attività e del loro valore”.

Fino ad oggi l’Associazione è riuscita a trovare comunque il modo di non indebolire la propria proposta culturale, trovando anzi il modo di implementarla con nuove manifestazioni e il coinvolgimento del territorio, basti pensare al Festival Off o alla Rete Lirica regionale.

Ma dove reperire i fondi? “L’Associazione ha dimostrato di sapersi muovere bene: ci sono strade che stiamo già percorrendo – ha proseguito il Sovrintendente maceratese – ed altre da aprire. Prima di tutto la biglietteria, che in questi anni sta dando risultati eccellenti, col teatro pieno al 90% e con incassi di 1 milione di euro e oltre (su un bilancio di circa 3,5 milioni complessivi). Dagli anni Novanta, le Stagioni con il maggior numero di presenze paganti (oltre 30.000) sono state la 1995, la 2014 e la 2015: questo la dice lunga sull’indotto turistico che il Festival oggi è in grado di generare. Anche il rapporto con gli sponsor è molto significativo con quasi 500mila euro raccolti, tra l’altro in un momento di congiuntura economica non favorevole. Questo trend è in crescita e sicuramente ci sono altri margini. Una strada da consolidare e che può essere premiante è quella di incrementare il noleggio di spettacoli e le tournée presso altri teatri e di spendere le professionalità dello Sferisterio anche in favore di altre realtà dello spettacolo dal vivo e del panorama culturale del nostro territorio, facendo dell’Associazione il perno di un sistema vero e proprio”.

Si inserisce in questo contesto anche l’Art Bonus, cioè la possibilità di fare erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale e di ricevere un credito di imposta del 65% delle donazioni che le singole persone e le imprese faranno in favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri e fondazioni lirico sinfoniche. Strumento utile, pur con alcuni limiti di natura fiscale, ha evidenziato il moderatore Bruno Mandrelli, mentre Messi ha spiegato che già nel 2015 lo Sferisterio ha ricevuto erogazioni liberali da Art Bonus e che nel 2016 questo sarà un canale importante di finanziamento aperto anche ai privati cittadini che, come fecero i 100 consorti, vorranno essere in prima linea a favore dello Sferisterio.

L’assessore regionale Pieroni ha annunciato un incontro che tra un mese circa si farà in collaborazione con Arcus proprio per promuovere l’Art Bonus e ha confermato l’attenzione alta della Regione verso la stagione lirica. “Il ROF e il Macerata Opera Festival rappresentano un patrimonio a cui la regione Marche non può rinunciare, in primis per la qualità artistica. È per questo che cercheremo nelle pieghe del bilancio le risorse per sostenere queste eccellenze”. Lo Sferisterio è fortemente radicato sul territorio regionale, di cui valorizza i complessi artistici e le maestranze tecniche (complessivamente 500 persone per 20.000 giornate lavorative, e restituendo direttamente alla popolazione delle Marche oltre il 70% del proprio bilancio sotto forma di reddito e di acquisto di beni e servizi. Messi è anche tornato sulle criticità legate al FUS (Fondo unico per lo spettacolo) che in questa fase penalizzano l’Arena maceratese e ha lanciato un appello a fare fronte comune a livello regionale per difendere le peculiarità dello Sferisterio, monumento-teatro all’aperto, di vocazione internazionale. “È una battaglia non più rinviabile su cui tutto il territorio deve darsi da fare. Inoltre, dovremo saper guardare anche ai bandi tematici, sempre legati al Fus che da quest’anno cominceranno a uscire con regolarità”.

Quindi il capitolo risorse pubbliche che ha toccato anche la questione della riforma statutaria. “Un plauso a chi ha ideato l’Associazione e lavorato allo Statuto esistente – ha concluso Messi – perché i frutti sono stati eccellenti. Un ringraziamento a chi lo ha saputo interpretare al meglio in questi anni, consentendo all’Associazione di essere ancora oggi viva e competitiva. Ora si apre la discussione sul futuro, in cui il Macerata Opera Festival possa continuare a giocare un ruolo di primo piano nel panorama nazionale e internazionale”. E proprio sullo statuto, il CdA dell’Associazione ha aperto un tavolo di lavoro per redigere un documento preliminare da sottoporre agli Enti soci, Comune e Provincia di Macerata, da condividere e discutere nei relativi consigli e con tutti i soggetti che potranno essere via via coinvolti.

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