dalla Regione Marche

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2016-02-24

PREMIO NAZIONALE UN LIBRO PER L’AMBIENTE 2016: SCELTI DA UNA GIURIA DI ESPERTI I SEI LIBRI FINALISTI –  CONFERENZA STAMPA IN REGIONE CON L’ASSESSORE ANGELO SCIAPICHETTI

 

Il concorso di editoria ambientale per ragazzi promosso da Legambiente e da La Nuova Ecologia entra ora nella fase finale: una giuria popolare di circa 2mila ragazzi leggerà i volumi e voterà i vincitori. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Regione con una conferenza stampa a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il presidente di Legambiente Marche, Francesca Pulcini, il presidente del Parco del Conero, Lanfranco Giacchetti, l’assessore all’Ambiente del Comune di Pedaso, Paolo Concetti, Tito Vezio Viola, ideatore del Premio.

“A Legambiente – ha detto Sciapichetti – va il plauso della Regione, per il valore delle iniziative e del messaggio che comunica. Entrare nelle scuole come, si fa con questo progetto, coinvolgere i ragazzi, facendoli protagonisti e sensibilizzarli sulle tematiche ambientali, promuovendo allo tempo stesso la cultura della lettura è veramente importante per la formazione degli adulti di domani. E poi i ragazzi tornando a casa parlano in famiglia e impongono ai genitori di riflettere sulla sostenibilità ambientale, contribuendo a migliorare anche gli adulti di oggi. L’ambiente per noi è una priorità, per questo è mio impegno reperire, ad esempio, i fondi per continuare e non disperdere l’esperienza dei Centri di educazione ambientale, che coinvolgono centinaia di persone e rappresentano un patrimonio per il nostro territorio”.

“Il concorso Un Libro per l’Ambiente – ha detto Pulcini – è ormai un’iniziativa culturale apprezzata sia dal mondo dell’editoria verde per ragazzi sia da quello della scuola. Siamo convinti che la conoscenza ambientale passi anche attraverso la lettura, per questo da 18 anni promuoviamo e crediamo in questo progetto che fino ad oggi ha registrato sempre un buon riscontro sia nelle scuole che nelle biblioteche, in cui vengono organizzati degli specifici gruppi di lettura dei libri finalisti”.

“Questo Premio – ha detto Viola – è l’unico che vede una giuria esclusivamente composta dai lettori e soprattutto è l’unico che permette ai giovani di esprimere un giudizio, letterario, sugli adulti, scegliendo loro stessi cosa preferiscono”.

Avvicinare i ragazzi alle tematiche ambientali attraverso la lettura e sperimentare un percorso di cittadinanza attiva dove possano essere i principali protagonisti. È questo l’obiettivo del Premio Nazionale Un Libro per l’Ambiente, il concorso di editoria ambientale per ragazzi promosso da Legambiente e da La Nuova Ecologia giunto alla sua diciottesima edizione. Anche quest’anno il Premio non delude le aspettative: tra gli 80 libri proposti dalle case editrici, un comitato di esperti ha scelto i sei finalisti, tre per la sezione di narrativa ambientale e tre per quella di divulgazione scientifica, che avvicinano e fanno riscoprire ai ragazzi i temi ambientali. I testi finalisti sono ora nelle mani di una giuria popolare di circa mille piccoli lettori, tra gli 8 e i 14 anni, che con il loro voto decreteranno un vincitore per ogni sezione.

Quest’anno in corsa per l’ambito premio ci sono per la sezione di divulgazione scientifica: “Che ti passa per la testa? Il cervello e le neuroscienze” di Sara Capogrossi Colognesi (Edizioni Lapis), che racconta ai ragazzi il mondo delle neuroscienze per avvicinarli ad una disciplina che ci riguarda ogni giorno ed in ogni momento della crescita. Secondo finalista è il libro a firma di Jim Ottaviani e Maris Wicks dal titolo “Primati: le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Birute Galdikas” (Il Castoro Edizioni): un testo interamente a fumetti che ripercorre la storia di Jane, Dian e Birute, tre delle più importanti scienziate del Novecento che hanno dedicato la loro vita a farci conoscere gli animali più simili all’uomo. Terzo finalista è “La lumaca era nell’orto: idee per fare della lentezza un modo di giocare”, di Roberto Papetti (foto di Stefano Tedioli, Fulmino Edizioni). Protagonista del libro è nonno Astolfo che ama occuparsi del suo orto. Il lettore pagina dopo pagina scoprirà così quel microcosmo popolato di piante e animali curato dal nonno che ama tornare alla terra.

Invece per la sezione narrativa i finalisti sono: “L’Isola di Arcangelo”, di Luisa Mattia (Beisler Edizioni) che racconta la storia di due ragazzi, Kate e Gelo. Kate, 13 anni e una valigia sempre pronta per seguire i suoi genitori, mamma biologa, papà giornalista. Durante i suoi continui spostamenti la ragazza arriva su un’isola, dove vive Arcangelo (Gelo), un ragazzo 14enne che crede ancora alle favole e che vive a contatto con gli animali. Nulla è scontato su quest’isola, e quando una tragedia sta per sconvolgere tutto ci sarà da opporsi e combattere, proprio come nelle favole. Secondo finalista è il testo di David Carici dal titolo “Muschio”. (Edizioni Il Castoro), dove l’autore cerca di spiegare ai più piccoli la seconda guerra mondiale e la sua brutalità fatta di bombardamenti, paura, campi di concentramento, la ripresa della vita quotidiana e la pace, attraverso il racconto del cane Muschio.

Infine c’è il libro di Laura Ingalls Wilder “La casa nella prateria” (Gallucci editore): una vera e propria avventura nell’Old Wild West con la famiglia della prateria, resa celebre anche dalla nota serie televisiva. Il ricorrere di luoghi e avvenimenti legati alla natura selvaggia del vecchio ovest americano, calano il lettore in una dimensione immaginaria e in una condizione di vita che esplora, tra fruscii del vento e canto delle cavallette, le proprie emozioni.

La giuria di esperti ha inoltre segnalato i seguenti test i come meritevoli di una menzione speciale: La banda del bicarbonato di Clima, Agliardi, Editoriale Scienza, Quanta terra serve a un uomo di Lev Tolstoj, Orecchio Acerbo, Biagini/Palumbo, Prendere una lepre di Biagini/Palumbo, Lavieri.

L’iniziativa è organizzata grazie al contributo e alla collaborazione di numerosi enti pubblici come Regione Marche, Comune di Ancona, Unione dei Comuni dell’Esino e Parco Gola della Rossa, Ente Regionale Parco del Conero, Polo Museale dell’Università di Camerino, Ufficio Scolastico-Direzione Regionale per le Marche, Associazione Bibliotecari Italiana-Sezione Marche, Comune di Pedaso, Comune di Porto Recanati, Comune di Santa Maria Nuova, Comune di Serra De’Conti, CEA di Pesaro Casa delle Vigne, Biblioteca Comunale di Falconara Marittima. Il Premio Nazionale Un Libro per l’Ambiente è rivolto ad autori ed editori, enti pubblici e privati, centri di educazione ambientale, aziende, imprese, associazioni e scuole che abbiano editato a stampa nel triennio 2013-2015 opere classificabili in almeno una delle seguenti aree tematiche: ambiente e spazi di vita, salute e alimentazione, educazione alla pace, all’intercultura e alla legalità, arte e territorialità.

Progetto interregionale Life Primes sulla prevenzione del rischio alluvioni

Ad Ancona il primo incontro tra Emilia Romagna, Marche e Abruzzo.

Sciapichetti: “Dialogo e collaborazione tra protezioni civili”

“Un progetto innovativo, al servizio delle comunità locali, di durata triennale, con un finanziamento di 2,3 milioni di euro, il 45% a carico dell’Unione europea (1,085 milioni), destinato a prevenire il rischio alluvioni rendendo le popolazioni coinvolte in grado di reagire all’emergenza”. È il progetto Life Primes che vede collaborare tre Regioni: Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, insieme all’Università Politecnica delle Marche. Il primo incontro tra i partener si è avuto questo pomeriggio, ad Ancona, presso la Sala conferenze del Centro Stella Maris di Colle Ameno. Le attività in programma coinvolgeranno aree pilota già individuate. Nella Marche: Senigallia e San Benedetto del Tronto; in Emilia Romagna: Imola, Mordano, Ravenna (località Lido di Savio), Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Poggio Renatico (località Gallo); in Abruzzo: Scerne di Pineto e Torino di Sangro. “È un progetto importante, finanziato dall’Unione europea che serve alle Marche e alle altre Regioni per rafforzare l’opera di sensibilizzazione e di preparazione dell’opinione pubblica ai rischi di calamità”, ha detto l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, nel saluto ai partecipanti. “La protezione civile è il fiore all’occhiello del nostro Paese – ha ricordato Sciapichetti – Questa iniziativa è utile anche per incrementare il dialogo e la collaborazione del sistema, necessari per rispondere adeguatamente alla richiesta di sicurezza dei cittadini in caso di calamità”. Attraverso Primes, ha ribadito Maurizio Ferretti (direttore Centro funzionale delle Marche), si perfezionano “metodologie omogenee nella programmazione degli interventi”. Maurizio Mainetti (direttore della Protezione civile dell’Emilia Romagna), ha evidenziato come la collaborazione tra le tre Regioni sia utile “per migliorare la capacità di risposta di fronte alle emergenze”. Il sindaco di Santagata sul Santerno, Enea Emiliani, ha ribadito la “necessità di prevenire e non rincorrere le emergenze. I cittadini sono connessi e hanno bisogno di informazioni, specie durante le calamità”. Per Carlo Cacciamani (direttore Centro funzionale Emilia Romagna) “l’esperienza maturata nel triennio potrà rappresentare un caso pilota, utile a definire nuove strategie nazionali”.

Life Primes è un progetto approvato nell’ambito delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Mira a ridurre i danni causati al territorio e alle popolazioni da eventi come piene, alluvioni e mareggiate. Rafforza il coordinamento tra i soggetti impegnati nella riduzione del rischio e negli interventi di emergenza. Sensibilizza la popolazione sui temi dell’autoadattamento ai cambiamenti climatici, innalzando la consapevolezza e l’autoprotezione. Le azioni previste nel triennio (scadenza luglio 2018) riguardano la definizione di scenari comuni e l’omogeneizzazione dei sistemi di allertamento; la costruzione di uno spazio web, condiviso e aperto ai cittadini, per aggiornamenti rapidi in corso di evento; la realizzazione di “Piani civici di adattamento”, da integrare con quelli comunali di protezione civile. I risultati di Primes saranno presentati a Bruxelles, in occasione degli Open days di Life e all’Annual global forum on urban resilience & adaptation di Bonn.

 

Ottimo risultato per le Pmi delle Marche: oltre 9 milioni di euro per i Confidi

 

 

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Dalla controgaranzia del Fondo europeo per gli investimenti (Fei).

Gianangeli: “Rilevante la ricaduta sul territorio”.

Bora: “Credito fondamentale per la crescita delle imprese. Verso un Confidi unico”

 

Ancona – Un nuovo e importante riconoscimento è stato conseguito dai Confidi vigilati delle Marche (Srgm – Società regionale di garanzia Marche, Fidimpresa Marche, Cooperativa artigiana di Garanzia “Mario Pierucci” e Confidicoop Marche). Insieme a due Confidi vigilati del Piemonte (Cogart Cna e Confartigianato Fidi Piemonte e Nord Ovest), potranno usufruire della garanzia del Fondo europeo per gli investimenti (Fei) anche per il prossimo triennio. Va in porto la trattativa che ha visto impegnata, per alcuni mesi, la Società regionale di garanzia Marche, capofila del raggruppamento. “Quello sottoscritto è un contratto rilevante, il primo firmato in Italia da un raggruppamento di Confidi a valere sul nuovo programma comunitario per la garanzia”, ha evidenziato Cristiano  Gianangeli, direttore generale Srgm.

“Il tema del credito – ha ribattuto l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora – è fondamentale per la crescita delle imprese. È doveroso condividere con il territorio un risultato così importante. La Regione è impegnata a realizzare un Confidi unico, abbiamo incaricato KPMG di svolgere una due diligence ed entro la fine dell’anno il percorso sarà formalmente avviato”. La quota di controgaranzie Fei riservata alle Marche supera i 9 milioni di euro. “La ricaduta per le Pmi dei territori sarà rilevante – ha continuato Gianangeli – I Confidi, infatti, grazie all’ulteriore copertura assicurata dal Fei, potranno ampliare la loro operatività, con lo sviluppo di nuovi prodotti e l’assunzione di maggiori rischi, continuando ad assicurare alle imprese il flusso di credito necessario e  vitale per la loro esistenza e crescita. Importanti sono anche i volumi di garanzia riconosciuti contrattualmente, che possono arrivare, nel triennio di vigenza del contratto (2016-2018), fino a un massimo garantito di 240 milioni di euro che potrebbero significare 600 milioni di euro di nuovi finanziamenti garantiti alle imprese associate ai Confidi di Marche e Piemonte: una prima stima prevede che i due terzi di questi finanziamenti, circa 400 milioni, riguarderanno le Pmi marchigiane”. La Srgm e i Confidi coinvolti lavorano proficuamente con il Fei dal 2003. Il programma in corso è denominato Cosme – Competitiveness of enterprises and small and medium-sized enterprises. Ricalca quanto già fatto in passato, cioè l’opportunità di controgaranzie del Fei ai rischi che i Confidi delle Marche sono quotidianamente impegnati a garantire sui finanziamenti alle Pmi della Regione. “Il Fei –  ha concluso Gianangeli – ha dimostrato di aver compreso in pieno la fase che stanno vivendo complessivamente il nostro Paese e il tessuto imprenditoriale delle Pmi, inserendo nel contratto clausole di assoluta rilevanza, a partire dal riconoscimento della percentuale del tetto di copertura delle perdite (Cap), fissato a un livello elevato, il 13%, e in linea con le attuali esigenze dei Confidi che, insieme al sistema bancario, stanno fronteggiando livelli di rischio consistenti”. 

Confidi_Manuela Bora

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