dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2016-12-14

INSEDIATO IL COMITATO PER LA SEMPLIFICAZIONE

FACILITARE CITTADINI E IMPRESE SOPRATTUTTO NELLA FASE DELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA

 

Semplificare la vita dei cittadini e delle imprese, soprattutto adesso, nella fase della ricostruzione post sisma. Con questo obiettivo si è insediato ufficialmente questa mattina a Palazzo Raffaello il Comitato permanente per la semplificazione con funzioni consultive e propositive in merito agli interventi di semplificazione e innovazione nell’organizzazione delle funzioni amministrative per gli enti del territorio. Il Comitato si articola in sezione Imprese e sezione Cittadini. Ne fanno parte: il presidente della giunta regionale o un suo delegato con funzioni di presidente del Comitato e presidente della sezione Cittadini; il segretario generale della giunta; i rappresentanti della autonomie locali (Cal); i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.

La sezione Imprese prosegue l’attività del tavolo Suap (Sportello unico attività produttive), vista l’efficacia dimostrata da tale strumento, ed è presieduta dall’assessora alle Attività produttive Manuela Bora. La sezione Cittadini è garantita da una rappresentanza della società civile.

“L’organismo –  ha spiegato il segretario generale Fabrizio Costa in apertura dei lavori –  è stato fortemente voluto dalla giunta. Il suo compito e infatti quello di intervenire su processi che riguardano tematiche di grande interesse per i cittadini e le imprese: dalla modulistica all’interazione tra sistemi. In questo particolare momento inoltre, in cui, con il sisma, stiamo vivendo uno dei momenti più drammatici dal dopoguerra, rendere gli iter più fluidi è una necessità non più prorogabile. Si tratta di un lavoro fondamentale che vuole essere di aiuto e di supporto a tutti coloro che vogliono ritornare al più presto nelle loro case e alle imprese che devono riprendere le loro attività”.

“Oggi celebriamo il battesimo di questo comitato – ha aggiunto l’assessora Bora –  che rappresenta concretamente la volontà di questa giunta di procedere spedita nella semplificazione. Si tratta di un importante momento di confronto al fine di valutare le proposte e  trovare le soluzioni migliori per uniformare le procedure e avere pratiche sempre aggiornate in tutto il territorio regionale”.

“La semplificazione – ha concluso l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti – è una necessità ancora più impellente dopo il sisma che ha cambiato prospettive e programmi sia per la politica che per l’intera comunità. Parliamo di un dramma che coinvolge tutti e abbiamo davanti a noi un grande impegno. La fase della ricostruzione avrà bisogno di un grande lavoro di semplificazione per dare risposte celeri al territorio ferito e sono convinto che da questo comitato arriveranno indicazioni concrete per migliorare la nostra azione sempre nell’ottica della trasparenza e del rispetto delle normative”.

Fermo restando l’autonomia organizzativa per la sezione Imprese per le questioni di esclusivo interesse del settore, il Comitato lavorerà in modo sinergico sulla base di gruppi tematici: informatizzazione delle procedure; ambiente; governo del territorio (urbanistica e edilizia), welfare e salute.

Già nella seduta di insediamento sono stati affrontati e discussi alcuni temi prioritari:

– la proposta di legge regionale di semplificazione

– il progetto per l’avvio dello sportello telematico per la semplificazione: strumento attraverso cui raccogliere segnalazioni e proposte che si aggiungono a quelle del Comitato

– la definizione di una Agenda della semplificazione per programmare e mettere a sistema gli interventi regionali e quelli degli enti del territorio con una visione unitaria.

LOCALIZZAZIONE TEMPORANEA CONTAINER: REGIONE SCRIVE AI SINDACI

La Regione Marche, con una lettera a firma del servizio Urbanistica e paesaggio, ha inviato a tutti i sindaci una nota ufficiale in cui si segnala come le iniziative di localizzazione temporanea di container o casette in aree di proprietà privata, anche se a carattere transitorio, non sono conformi alle disposizioni del decreto legge 205/2016 e alle ordinanze del capo del Dipartimento della Protezione civile che disciplinano gli interventi post sisma. Tali provvedimenti qualora venissero presi dai Comuni sono illegittimi perché in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia e di tutela paesaggistica e ambientale.

I Comuni interessati dagli eventi sismici sono stati pertanto invitati ad attenersi alla normativa statale, in base alla quale i sindaci interessati forniscono al Dipartimento della protezione civile le indicazioni relative alle aree da destinare agli insediamenti di container, immediatamente rimuovibili al venir meno dell’esigenza, assicurando la preferenza per quelle pubbliche rispetto a quelle private. La comunicazione specifica inoltre che le Province hanno poteri di sospensione o demolizione di opere difformi dal piano regolatore generale e di annullamento di concessioni e autorizzazioni comunali e che l’esecuzione di opere edilizie in assenza del titolo abilitativo previsto per legge configura il reato di costruzione abusiva.

Le azioni a sostegno e promozione dell’impresa femminile

Manuela Bora

Manuela Bora

Convegno ad Ancona.

 

L’assessora Bora: “Una donna fuori dal mercato del lavoro è una sconfitta per tutti”

 

 

Ancona –  “Occorre fare di tutto per accrescere il lavoro femminile. La conciliazione tra lavoro e maternità è una leva di sviluppo, oltre che sociale e culturale”: così l’assessora alle Pari opportunità Manuela Bora intervenuta al convegno ‘Le azioni a sostegno e promozione dell’impresa femminile’ promosso da Confartigianato Marche. Di fronte a dati preoccupanti sull’abbandono del posto di lavoro da parte delle madri lavoratrici, l’assessora stigmatizza: “Non è più tollerabile il fatto che tante, troppe donne vengano poste di fronte all’alternativa drammatica tra la professione e la scelta della maternità perché si fa sempre più fatica a conciliare i tempi di vita e di lavoro”. La compatibilità tra l’occupazione delle donne e il desiderio di avere dei figli, quindi, “deve diventare un obiettivo cruciale delle politiche del lavoro. La qualità dell’occupazione di un paese si misura anche sulla possibilità che le donne con figli riescano a conciliare i lavori di cura familiare con il lavoro retribuito. Una donna fuori dal mercato del lavoro è una sconfitta per tutti. La maternità non è in antitesi alla produttività. È vero il contrario: dove le donne lavorano di più e i servizi sono migliori c’è maggiore apertura alla maternità”. Libertà uguale conciliazione lavoro–famiglia che restituisce significato a entrambe: in questa direzione le azioni della Regione che “sta facendo la sua parte, seppure con estrema difficoltà per le esigue risorse” rileva Manuela Bora. Avviato il Progetto ‘Maternità come opportunità’ iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l’adozione di modelli e soluzioni organizzative family friendly. Nell’ambito del progetto è stato stipulato anche il Protocollo d’Intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro tra Regione Marche e Anci, Upi, organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali di lavoro. Sono stati realizzati 13 progetti di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro presentati da 41 imprese del territorio marchigiano (18 Comuni), di cui 36 coinvolte in progetti ‘di rete’ (88%). “Molti passi avanti sono stati fatti in questi anni: le donne sono divenute simboli dei settori di punta della vita nazionale, dalla ricerca scientifica, alle professioni, allo sport. Così come è aumentata la rappresentanza di genere nei luoghi della governance economica e nelle istituzioni.  Anche nella nostra Regione questo processo sta avanzando, e avrà un’ulteriore importante passaggio quando sarà discussa in Commissione e in aula la proposta di legge della Giunta sulla doppia preferenza di genere per l’elezione del Consiglio Regionale. Accanto a questa importante modifica legislativa sarà indispensabile introdurre interventi e misure innovative che favoriscano e garantiscano una efficace conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro”, conclude l’assessora.

Pronti per la Silicon Valley? Le Marche guardano al mercato americano puntando sull’innovazione

un momento dell'incontro

un momento dell’incontro

Incontro in Regione con i quattro “incubatori” marchigiani.

Bora: “Nel 2017 missione in Usa”

 

Ancona, 2016-12-14 – Imprenditori marchigiani di frontiera, nel West col Web: può essere questa la sintesi della giornata dedicata all’innovazione come opportunità di crescita dell’export regionale verso gli Stati Uniti d’America e  l’America del Nord. I quattro “Incubatori” marchigiani di startup (Hub21 di Ascoli Piceno, The Hive di Ancona, JCub di Jesi e BBCube di Pesaro) hanno riunito una folta platea di giovani per promuovere la loro creatività nella Silicon Valley, allacciando rapporti con imprenditori e investitori finanziari statunitensi. Un’attività che è stata già avviata e che sta dando i primi frutti: insieme non come competitori, ma riuniti in un’associazione temporanea d’impresa, hanno dato vita alla piattaforma FundingSMEs.com che, in dieci mesi di attività, ha visto registrarsi 510 investitori, con 120 mila utenti al mese, sulla quale i ragazzi stanno caricando i loro progetti, a cui seguiranno incontri negli Usa.

“Le Marche sono pronte ad andare nella Silicon Valley, con la giusta attenzione e umiltà – ha detto Luca Scali, amministratore delegato di Hub21 e portavoce dei quattro incubatori regionali. In Italia ne sono attivi una quarantina – Le Marche hanno acquisito una giusta metodologia per presentarsi, prima operativamente, poi finanziariamente, su un mercato di 500 milioni di utenti, che rappresenta più della metà degli investitori mondiali”. La Giunta regionale, ha ribadito l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora, “ha incluso gli Usa, emblema dell’innovazione, all’interno del Piano triennale dell’internazionalizzazione. Ci sarà una missione all’inizio dell’anno prossimo dove andremo, insieme agli incubatori, a cercare di cogliere tutte le opportunità che questo mondo offre. Gli Stati Uniti d’America sono un Paese con una grande educazione manifatturiera e poi detengono due primati importanti: primo mercato per il consumo di beni e primo Paese importatore. Non bisogna limitarsi solo alle potenzialità che offre il settore dell’agroalimentare, ma anche a tutto il sistema dell’innovazione. Il contributo che oggi raccoglieremo, sarà prezioso per organizzare la missione dell’anno prossimo che, sono certa, darà molti frutti”. Non si parte da zero, ha assicurato Scali: “Ci sono già casi molto concreti e oltre cento iniziative partecipate. Abbiamo mandato i nostri ragazzi a una serie di interlocutori, industriali e investitori finanziari. Entrambe le categorie si sono dimostrate molto attente a quelle che sono i nostri talenti. Nelle Marche abbiamo talenti umani e opportunità importanti. Riusciamo a rappresentarli e abbiamo iniziato a fissare appuntamenti. Subito dopo le festività alcuni nostri ragazzi andranno a Boston, altri in Texas e poi, ad anno nuovo, insieme alla Regione riusciremo a portare molti altri ragazzi in Silicon Valley”. L’obiettivo è “partire per tornare, per fare esperienza, non per disperazione”. Un viaggio per conoscere se stessi, come hanno testimoniato imprenditori italiani che, presenti a Palazzo Raffaello o via Skype, hanno raccontato le loro storie, sapendo che la startup rappresenta solo la fase iniziale della vita di un’impresa. “Le Marche – ha concluso l’assessora Bora – devono aprirsi alle realtà del Nord America, tenendo conto anche dell’innovazione e della dinamicità Oltreoceano; laddove possibile, è necessario attirare queste realtà verso il nostro territorio e mantenere grande attenzione sui gruppi che, in Italia, sono già molto avanti nelle attività, specialmente nei settori considerati di punta, pensando di stringere anche collaborazioni strategiche. Il tutto va fatto cercando di favorire la scoperta e la nascita di nuovi e giovani talenti nei diversi settori produttivi”.

SCHEDA – Gli Stati Uniti d’America sono, per le Marche, una destinazione molto importante delle esportazioni; rappresentano infatti il quarto paese di destinazione con il 6% di quanto dalle Marche è stato esportato nel mondo nel corso del 2015. Tra il 2014 e il 2015 si è registrato un aumento del 19%. Nel 2015 sono partite dalle Marche merci verso gli USA per un valore di 732 milioni di euro, con una crescita in linea con quella dell’export italiano verso la stessa destinazione. A livello provinciale, Ancona e Pesaro-Urbino risultano i territori con le relazioni commerciali più proficue, ma anche Ascoli Piceno mostra una performance molto positiva raddoppiando nell’ultimo anno il valore delle esportazioni verso gli USA. La regione Marche, nel panorama nazionale, è la decima regione con il 2% dell’ammontare delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti d’America. Il primo settore di esportazione verso gli Stati Uniti d’America nel 2015 risulta essere il settore Meccanica: con oltre 200 milioni di euro rappresenta il 28% delle esportazioni marchigiane e risulta in crescita del 6,6%. La seconda parte della torta regionale, è rappresentata dal settore Calzature e pelletterie per un valore di 172 milioni di euro, che ha registrato un aumento di un quarto del suo valore. Il settore rappresenta per le Marche un fiore all’occhiello, poiché il 9,5% delle calzature italiane vendute in Usa viene dalla nostra regione. Al terzo posto si trova il settore Metallurgia e prodotti in metallo per un valore di oltre 98 milioni di euro, in crescita del 19,9%. Le esportazioni di Apparecchi elettrici, tra cui gli elettrodomestici, hanno una quota dell’ 8% in aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente.

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