dall’Amat

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IL MALATO IMMAGINARIO CON GIOLE DIX

MARTEDÌ 20 E MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE AD ASCOLI PICENO

 

 

Martedì 20 e mercoledì 21 dicembre prosegue la stagione di prosa del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno promossa dal Comune con l’AMAT. In scena Il malato immaginario, capolavoro di Molière nella traduzione di Cesare Garboli per l’allestimento diretto da Andrée Ruth Shammah ed interpretato da Gioele Dix che incarna con intelligenza e ironia gli eterni impulsi di angoscia e solitudine dell’uomo. Accanto a lui Anna Della Rosa, giovane ma affermata attrice di prosa con Toni Servillo e Massimo Popolizio, già nel cast de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, e qui nei panni di una servetta capace di amare il padrone nonostante gli alterni umori, le angherie e le invettive.

 

Il Teatro Franco Parenti propone il capolavoro di Molière partendo da quel Malato immaginario che agli inizi degli anni ‘80 irruppe nel teatro italiano confermando Andrée Ruth Shammah come regista, insieme a uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan. Nei panni del malato confinato in una sorta di limbo odoroso di unguenti e medicinali, la regista sceglie oggi Gioele Dix – già in scena nel Molière di allora – attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia, la paura e la solitudine del nostro tempo. Accanto a lui Anna Della Rosa, nei panni di Tonina capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Shammah propone un Malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Un omaggio al grande attore, ma anche una necessità della regista di riprendere oggi il “suo” Malato per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili. L’impianto scenico resta quello di Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan. Accanto a Gioele Dix e Anna Della Rosa una compagnia d’eccezione, attori che in questi anni hanno collaborato con il Teatro Parenti e che sono oggi alta espressione di palcoscenico.

 

Completano il cast dello spettacolo Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Gianmaurizio Fercioni, le luci di Gigi Saccomandi e le musiche di Michele Tadini e Paolo Ciarchi.

Per informazioni: 0736 298770, inizio spettacoli ore 20.30.

CIVITANOVA DANZA TUTTO L’ANNO, MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE

LO SCHIACCIANOCI DEL BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE

 

 

Mercoledì 21 dicembre a Civitanova Danza tutto l’anno, rassegna promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sognare sotto l’albero di Natale, il Teatro Rossini ospita Lo schiaccianoci, un mix tra fiaba, sogno e realtà, un balletto senza tempo ispirato dal racconto di E.T.A. Hoffmann Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi sulle straordinarie musiche di ?ajkovskij. La versione del Balletto di Mosca La Classique diretto da Elik Melikov qui proposta e in scena anche al Teatro Rossini di Pesaro il 29 dicembre (info al n. 0721 387620) predilige una ricostruzione fedele all’originale, emblema della tradizione ballettistica russa.

 

Balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. Nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di Hoffmann, precursore del Romanticismo, Nußknacker und Mausekönig (Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi -1816), nella versione meno cruenta rivista da Alexandre Dumas Histoire d’un casse-noisette (Storia di uno schiaccianoci -1844) adattata per i bambini. Composta da ?ajkovskij tra il 1891 e il 1892, la partitura sonora de Lo Schiaccianoci è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1934 ci fu il debutto europeo de Lo Schiaccianoci al Sandler’s Wells di Londra e al Teatro alla Scala di Milano la prima rappresentazione risale al 1938. Una delle versioni più caratteristiche fu di George Balanchine che nel 1954, per il New York City Ballet, divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà e sogno. Indimenticabile l’adattamento e interpretazione di Rudolf Nureyev nel ’69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una lettura psicoanalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer, dello schiaccianoci e del Principe. Una novità introdotta da ?ajkovskij nell’esecuzione originaria di quest’opera è la presenza della celesta, uno strumento scoperto dal compositore a Parigi, che venne utilizzato in alcuni passaggi dal risvolto fiabesco. Lo Schiaccianoci è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi del balletto come la Danza Russa, emblema della tradizione russa nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte, il Valzer dei Fiori e la Danza dei fiocchi di neve. Armonica composizione coreutica data dai vivaci balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux summa dell’arte e del talento dei solisti che vi si esibiscono. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie di Ivanov e la veste tradizionale de Lo Schiaccianoci i solisti del Balletto di Mosca La Classique, giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati.

 

Civitanova Danza tutto l’anno è una rassegna sostenuta da Il Cuore Adriatico Centro Commerciale (main sponsor) e Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro (sponsor).

 

Biglietti da 15 a 25 euro. Informazioni e biglietteria Teatro Rossini 0733 812936. Inizio spettacolo ore 21.15.

 

URBINO, TEATRO SANZIO VENERDÌ 23 DICEMBRE

SGARBI RACCONTA GIOTTO

 

 

Venerdì 23 dicembre il Teatro Sanzio di Urbino ospita in una serata di beneficenza dal sapore esclusivo, Vittorio Sgarbi con Sgarbi racconta Giotto. Il critico d’arte conduce gli spettatori attraverso la vita e la pittura del genio artistico di Giotto, con la sua capacità unica di infondere nuova linfa alle storie dell’arte, grazie al connubio tra solida competenza e brillante capacità divulgativa che da sempre connota il suo operare.

 

Giotto, pittore e architetto fiorentino simbolo dell’intero Medioevo, è considerato l’artista che ha rinnovato la pittura italiana. La gloria di Giotto è affidata a opere sparse in quasi tutta la penisola, da Roma a Firenze, da Assisi a Rimini fino a Padova; la sua importanza fu tale da influenzare non solo le scuole pittoriche del Trecento, ma anche gli artisti del Rinascimento. Giotto conobbe particolare e vastissima fama anche presso i propri contemporanei, la sua personalità artistica fu costantemente presente agli intellettuali del tempo (Dante, Boccaccio, Petrarca), in quanto unanimemente riconosciuta come momento di snodo della cultura pittorica occidentale, in un’ottica anticipatrice dei valori formali – ma anche ideali – del Rinascimento che nel corso dei secoli successivi riceveranno una più esplicita codificazione.

 

L’appuntamento pre-natalizio rientra nel cartellone della stagione del Teatro Sanzio di Urbino realizzata su iniziativa del Comune in collaborazione con AMAT e con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

 

Informazioni e biglietti (da 10 a 20 euro): Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT 071 2072439, www.urbinonews.it, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.

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