dalla Regione Marche

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Attiva da lunedì 5 ottobre la nuova fermata di “Macerata Università” sulla linea Civitanova Marche – Fabriano: 16 treni al giorno a disposizione degli studenti del Polo Universitario. Acquaroli: “Servizio importante per gli studenti nell’ambito della riqualificazione della tratta”

Al via, da lunedì 5 ottobre, il servizio commerciale nella nuova fermata di Macerata Università. Lo anticipa il presidente della Regione Francesco Acquaroli che parla di “un nuovo servizio per la mobilità degli studenti universitari e per la città di Macerata. Esprimo soddisfazione per l’avvio di un servizio così importante per tanti studenti universitari che va ad arricchire l’offerta territoriale e si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione ed elettrificazione della linea Civitanova – Albacina. I nostri giovani hanno bisogno di risposte concrete da parte delle istituzioni che, così facendo, incentivano la loro presenza e le loro attività sul territorio”. Trenitalia (Gruppo FS Italiane), in collaborazione con Regione Marche e Università di Macerata, ha predisposto un programma di circolazione modellato sulle necessità dei circa 3 mila studenti del Polo Universitario. Saranno 16 i treni che ogni giorno – primo treno in partenza alle 8,31 e l’ultimo alle 19,16 –  collegheranno Macerata Università con Ancona, Fabriano e Civitanova Marche. Una nuova opportunità di viaggio per gli studenti, che potranno frequentare le lezioni in modalità green, evitando lunghe camminate nel traffico – la stazione centrale di Macerata dista più di due km dall’Università – o lo stress da parcheggio. La nuova fermata di Macerata Università è un importante tassello di un programma di investimenti più ampio, rivolto a potenziare l’intera rete ferroviaria marchigiana con l’elettrificazione di tutte le linee, l’eliminazione dei passaggi a livello e la promozione della mobilità dolce intermodale treno-bicicletta. La nuova fermata è stata realizzata da Rete Ferroviaria Italiana con un investimento di 1 milione e 650 mila euro, cofinanziato da Regione Marche per 1 milione e 350 mila euro.

02/10/2020
NUOVO IMPIANTO POZZO BURANO A CAGLI, AVVIO PROVE DI COLLAUDO
Nel mese di ottobre inizieranno le prove di collaudo dell’impianto pozzo Burano che è stato completamente ristrutturato con il finanziamento statale ottenuto per la grave siccità che ha colpito il territorio provinciale nell’estate 2017. Nella riunione del Comitato Provinciale di Protezione Civile dei giorni scorsi sono state discusse e decise la tempistica e le modalità di esecuzione. Ottobre, che succede alla siccità del periodo estivo, è stato considerato il mese ottimale dal punto di vista idrogeologico. I test si effettueranno per 12 giorni al massimo e avranno come obiettivo principale la verifica della stabilità strutturale dell’impianto e la funzionalità degli strumenti di misura stabilmente inseriti nell’impianto stesso che consentiranno di monitorare in telecontrollo e in continuità i valori di portata, pressione e temperatura dell’acqua. Attraverso le prove si otterranno informazioni aggiornate sull’acquifero interessato dal pozzo e sull’efficienza dell’opera. Contestualmente saranno rilevati alcuni parametri idrologici utilizzando le stazioni automatiche di raccolta dati idro-meteorologici presenti in zona installate dal 2018 dal Centro Funzionale della Protezione Civile regionale e collegate in telemisura. I dati rilevati saranno confrontati con quelli raccolti nei periodi di apertura del pozzo (primi anni ‘90) ad oggi, per valutare eventuali evoluzioni nel sistema. Le avanzate tecnologie di telemisura impiegate consentiranno alle Amministrazioni che lo richiederanno di avere la trasmissione in diretta dei dati rilevati per garantire la totale trasparenza nelle operazioni che si effettueranno in occasione dell’utilizzo della risorsa idrica in fase di emergenza.

 

 

 

Il TAR Marche ha sospeso la caccia a tre specie, da domani 3 ottobre non sarà possibile il prelievo di Moriglione, Pavoncella e Combattente

 

Il TAR Marche con i decreti n. 299 e n. 300 del 02 ottobre 2020 ha sospeso la caccia alle seguenti specie: Moriglione, Pavoncella e Combattente, accogliendo in parte il ricorso di Lega per l’abolizione della Caccia e dall’Associazione vittime della Caccia contro il calendario regionale venatorio 2020/21.

 

La Regione Marche nel dare esecuzione ai decreti comunica, pertanto,  che da domani 3 ottobre il prelievo alle specie sopra citate viene sospeso.

 

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