dalla Regione Marche

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mercoledì 19 ottobre 2022  14:43

Anticipata a venerdì 21 ottobre la possibilità di prenotare la “quinta dose” di vaccino bivalente

Anticipata a venerdì 21 ottobre la possibilità di prenotare la “quinta dose” di vaccino bivalente

 

E’ stata anticipata a venerdì 21 ottobre, a partire dalle ore 10, la possibilità di prenotare la “quinta dose” del vaccino bivalente sul portale di Poste Italiane, secondo le consuete modalità. A comunicarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
L’ulteriore dose di richiamo con vaccino a mRNA bivalente potrà essere somministrata a persone con più di 80 anni di età, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e alle persone di età maggiore di 60 anni con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente.
Su richiesta dei singoli interessati, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRNA monovalente, potranno comunque vaccinarsi con un’ulteriore dose di vaccino a mRNA bivalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dal secondo richiamo o dall’ultima infezione da SARS-CoV-2.
Si evidenzia inoltre che, per tutti i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 autorizzati in Italia, è possibile la somministrazione concomitante con altri vaccini, compresi i vaccini basati sull’impiego di patogeni vivi attenuati, con l’eccezione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie (MVA-BN), per il quale resta ancora valida l’indicazione di una distanza di almeno 4 settimane tra un vaccino e l’altro.
Nelle Marche si stanno già somministrando nei centri vaccinali, insieme ai vaccini anti SARS CoV – 2 aggiornati bivalenti, anche le dosi di vaccino antinfluenzale.

 

mercoledì 19 ottobre 2022  21:00

Il presidente Acquaroli firma il decreto di nomina dei tre nuovi assessori: Antonini, Biondi e Brandoni

Il presidente Acquaroli firma il decreto di nomina dei tre nuovi assessori: Antonini, Biondi e Brandoni

 

Saranno Andrea Maria Antonini, Chiara Biondi e Goffredo Brandoni i nuovi componenti della Giunta Regionale delle Marche.

Questa sera, dopo le dimissioni degli assessori regionali uscenti, Mirco Carloni, Guido Castelli e Giorgia Latini, eletti in Parlamento il 25 settembre scorso, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha provveduto alla firma del decreto di nomina dei nuovi assessori.

Ad Andrea Maria Antonini andranno le seguenti deleghe: sviluppo economico, industria, artigianato, commercio, fiere e mercati, pesca marittima, tutela dei consumatori, internazionalizzazione, agricoltura, alimentazione, foreste, sviluppo rurale, agriturismo, zootecnia, industria agroalimentare, bonifica, produzione e distribuzione dell’energia, green economy, fonti rinnovabili, digitalizzazione, cooperazione internazionale allo sviluppo, Marchigiani nel mondo, caccia e pesca sportiva.

A Chiara Biondi sono state assegnate le seguenti deleghe: valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione delle attività culturali, musei, biblioteche, spettacoli ed eventi, istruzione, Università e diritto allo studio, sport, promozione sportiva, piste ciclabili, politiche giovanili e volontariato, pari opportunità, partecipazione.

A Goffredo Brandoni vengono assegnati invece: bilancio, finanze, demanio e valorizzazione del patrimonio, credito, provveditorato ed economato, rapporti con le agenzie, gli enti dipendenti e le società partecipate, organizzazione e personale, trasporti, reti regionali di trasporto, enti locali e servizi pubblici locali, aree di crisi industriali, politiche comunitarie.

Restano invariate le deleghe degli assessori in carica. Le funzioni di vicepresidente sono state assegnate all’assessore Filippo Saltamartini. Il presidente Acquaroli terrà per sé la delega alla ricostruzione.

mercoledì 19 ottobre 2022  18:03

Acquaroli incontra il presidente della Figc Gravina: le Marche si colorano sempre più d’azzurro

Acquaroli incontra il presidente della Figc Gravina: le Marche si colorano sempre più d’azzurro
Il Presidente Francesco Acquaroli ha incontrato oggi il Presidente della FIGC Gabriele Gravina presso la sede della Federcalcio a Roma, per un confronto volto a valorizzare le infrastrutture sportive della Regione Marche quali sedi degli impegni di tutte le Nazionali Azzurre, nell’ambito di un proficuo rapporto di collaborazione già avviato negli ultimi mesi, nei quali le Marche hanno ospitato l’Under 20 a Ascoli (Italia – Germania, marzo 2022), le Finali dei Campionati Giovanili (giugno 2022, dall’Under 15 all’Under 18 di calcio e calcio a 5) e, come ufficializzato oggi, attendono anche l’Under 21 a Ancona (19 Novembre, Italia – Germania).

L’arrivo degli Azzurrini, che nell’estate 2023 si giocheranno Europeo e qualificazione alle Olimpiadi 2024, rappresenta un altro importante tassello del percorso avviato e nell’incontro di oggi il Presidente Acquaroli ha ribadito al Presidente Gravina la disponibilità a mettere a disposizione, di concerto con le amministrazioni competenti ed i club interessati, altri impianti sul territorio per ospitare le Nazionali, maschili e femminili.

“Ringrazio il Presidente Gravina per l’attenzione e la volontà concreta, espressa nell’incontro di oggi di voler stringere ancora di più i rapporti tra la Nazionale italiana di Calcio e le Marche – ha affermato il Presidente Acquaroli – . Siamo contenti della collaborazione che abbiamo avviato, auspicando, sempre per il tramite delle sinergie tra i nostri enti, il concretizzarsi di opportunità sempre più importanti e attrattive per la nostra regione”.

“La scelta di portare l’Under 21 ad Ancona – ha sottolineato Gravina – è il giusto riconoscimento per un territorio che ha una grande passione per il calcio e in particolare per l’Azzurro. Durante la mia recente visita nelle Marche, ho manifestato l’intenzione di creare nuove opportunità di socialità legate al calcio in un territorio così sensibile e sono felice di aver avviato un rapporto costruttivo con l’amministrazione regionale per la crescita del sistema sportivo. Ci piacerebbe che un giorno anche la Nazionale possa tornare nelle Marche, da dove manca ormai da 20 anni. Per questo è necessario investire nelle infrastrutture ed è molto positivo che la Regione stia valutando alcuni possibili interventi che vanno in questa direzione”.

 

 

 

mercoledì 19 ottobre 2022  08:52

Al via la campagna regionale di comunicazione sulla manutenzione e il controllo degli impianti termici. Cosa cambia nelle Marche con le nuove regole del Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici.

Al via la campagna regionale di comunicazione sulla manutenzione e il controllo degli impianti termici. Cosa cambia nelle Marche con le nuove regole del Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici.

 

La Regione Marche ha lanciato una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di eseguire la manutenzione e il controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici.

La manutenzione e il controllo della caldaia sono molto importanti per garantire sicurezza, aumentare l’efficienza energetica dell’impianto e ridurre i consumi, rispettare l’ambiente ed evitare sanzioni. Con il manutentore si possono inoltre valutare le possibilità per integrare il proprio impianto termico con fonti di energia rinnovabile, così da ridurre i consumi e tagliare le bollette.

Ridurre i consumi energetici e risparmiare gas è anche l’obiettivo del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale (Decreto del Ministro della Transizione ecologica n. 386 del 6 ottobre 2022) , che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici alimentati a gas e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale.

Circa i valori massimi di temperatura, il Piano nazionale definisce le seguenti nuove regole per la stagione invernale 2022-2023:

a) 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili (prima: 18°C + 2°C di tolleranza);
b) 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici (prima: 20°C + 2°C di tolleranza).

Il periodo di accensione degli impianti si riduce di un’ora al giorno e si accorcia di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.

La variazione, però, avviene in base alle sei zone climatiche in cui l’Italia è stata suddivisa.

Per le Marche, a seconda della zona climatica in cui ci si trova (D o E), per la stagione invernale 2022-2023 vigono queste regole:

– Comuni in Zona D: 11 ore giornaliere; accensione dall’8 novembre al 7 aprile (prima: 12 ore  giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile);

– Comuni in Zona E: 13 ore giornaliere; accensione dal 22 ottobre al 7 aprile (prima: 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile).

La grafica presente a pag.  4 del vademecum regionale sugli impianti termici per il cittadino illustra la suddivisione dei comuni marchigiani tra zona D e zona E (la suddivisione è elencata in dettaglio nel DPR 412/1993, Allegato A, parte II.

Tutte queste limitazioni non si applicano agli ospedali, alle case di cura, alle case di riposo, alle comunità per minori e alle altre strutture protette; agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili; agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali ove esigenze tecnologiche o di produzione non lo consentano; alle scuole materne e agli asili nido (che però dovranno rispettare i limiti di durata giornaliera di accensione).

Le sole limitazioni sulla durata giornaliera e sui valori di temperatura non si applicano inoltre agli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

Il Piano nazionale specifica anche altri casi particolari in cui non si applicano le limitazioni.

Per assicurare che tutti i cittadini seguano le nuove disposizioni in modo corretto, L’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali e necessarie per impostare il riscaldamento. Gli amministratori di condominio dovranno rendere disponibile ai condòmini il vademecum ENEA e la Regione si occuperà di diffonderlo appena disponibile, anche nell’ambito della campagna di comunicazione sugli impianti termici appena avviata.

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