Crescono Infortuni Mortali e Malattie Professionali

Crescono Infortuni Mortali e Malattie Professionali

PRIMO BIMESTRE 2023 NELLE MARCHE SONO STATI DENUNCIATI ALL’INAIL 2.434 INFORTUNI SUL LAVORO (-21.7% SULLO STESSO PERIODO DEL 2022). – CRESCONO GLI INFORTUNI MORTALI (DA 4 A 5) E LE PATOLOGIE PROFESSIONALI – MA I DATI DEBBONO ESSERE LETTI CON ATTENZIONE!

DI GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE DEL COMITATO INAIL DI ASCOLI PICENO

Nel 1°bimestre 2023 nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 2.432 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’21.7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 257 a 299 (+16.3%).

1.987 di lavoratori italiani (81%) e il resto di lavoratori di paesi U.E. e Extra; il 35.7% sono di donne. Il 26% accaduti nella gestione industria e servizi (in calo del 30.8%); in aumento quelli in agricoltura che passano da 129 a 150 (+16.3%) e quelli per conto dello stato da 386 e 490 denunce (+27%).

Si evidenzia come nelle Costruzioni c’è un incremento di 26 denunce poiché di passa da 118 a 144 (+22%).

È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passano da 156 a 248 casi (+59%), e 15/19 anni da 99 a 135 denunce (+36.4%).

Anche la Provincia Ascolana presenta un decremento poiché si passa da 359 a 295 denunce (-17.8).

Purtroppo gli Infortuni Mortali, denunciati, nella regione, presentano un significativo aumento passando, sempre nel mese in esame, da 4 a 5 (+25%); tutti accaduti nel settore industriale, di lavoratori italiani, uomini.

La nostra Provincia registra un solo caso denunciato rispetto allo zero casi dell’anno precedente.

Circa le Malattie professionali la nostra regione, sempre nel 1°bimestre 2023, registra 1.142 denunce con un aumento di 302 casi in valore assoluto (+36.0%). Si ricorda che dopo anni di crescita il 2022 aveva fatto registrare un calo del 2.6%. Purtroppo le patologie di origine professionale sono tornate a crescere.

L’89% delle denunce sono di uomini di cui il 91% italiani; oltre il 89% della Gestione Industria e Servizi. Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (166 casi), orecchio e apofisi mastoide (38 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo (645 casi +213).

Nella provincia di Ascoli Piceno si registrano 148 denunce rispetto alle 117 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 26.5%.

COMMENTO

I dati dell’Inail certificano un netto calo delle denunce inviate all’INAIL relative agli infortuni sul lavoro, nella Regione e nella nostra provincia. Sono elementi da leggere con ponderazione e rappresentano uno spaccato temporale molto limitato. Inoltre trattandosi di denunce necessitano di essere consolidati e definiti.

Nella Provincia di Ascoli Piceno, nei primi due mesi dell’anno, dai 359 casi registrati nei mesi di gennaio-febbraio 2022, si è passati a 295 denunce d’infortunio. In sostanza le denunce sono diminuite del 17.8.

Una tendenza sicuramente confortante nei numeri, ma non autorizza facili entusiasmi.

Poiché se, da un lato, è lecito leggere un “miglioramento della cultura sulla salute e sicurezza sul lavoro con una maggiore applicazione delle norme in materia”, i dati dovrebbero essere comparati sulla attività produttiva, sul dato occupazionale, sull’utilizzo degli impianti, delle ore lavorate.

Infatti sui morti la provincia picena presenta un’incidenza media sugli occupati pari a 11.6 (numero di infortuni mortali ogni milione di occupati), il dato occupazionale, Istat per l’anno 2022 è di 86.263 occupati, il dato d’incidenza è uno dei più alti del Paese (Incidenza media Im = 3,2) secondo uno studio di Vega Engineering S.r.l. su dati INAIL, elaborati dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro della società.

La stessa Regione Marche, sempre nello studio sopra citato, presenta un indice d’incidenza sugli occupati pari a 6.3, ovvero il numero di infortuni mortali per ogni milione di occupati che risultano essere, dati ISTAT 2022, 639.2623L’indice medio

nazionale è, sempre secondo Vega Engineering, 3.2. Purtroppo la nostra Regione, secondo l’analisi della società suddetta, è al secondo posto in questa triste graduatoria Nazionale nel periodo in esame.

Quindi attenzione e riflessione sui dati illustrati.

Restano pertanto in evidenza tutti i problemi strutturali ricordati in altre occasioni.

È importante il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla sicurezza sul lavoro; è vitale la prevenzione e la formazione partendo dalle scuole, è importante l’aggiornamento continuo dei lavoratori in un mondo del lavoro in profonda e continua trasformazione.

È importante utilizzare le opportunità offerte dall’Inail attraverso l’utilizzo dei Bandi ISI, ci sono tante risorse, spesso non spese, destinaste a innovare macchinari, attrezzature e processi produttivi.

È importante rilanciare il ruolo dei Dipartimenti di prevenzione (Spsal) dopo anni di tagli alla sanità. Oggi ancora falcidiati di uomini e mezzi.

Rispetto al capitolo malattie professionali, l’ultimo report evidenzia una nuova crescita dopo il calo registrato nell’anno 2022.

Da ultimo nei mesi scorsi era stato nominato il nuovo direttore dello SPSAL (Dott. Paolo Marcuccio), con il quale si doveva aprire, nei prossimi giorni, un confronto sulla nuova organizzazione del servizio.

Dalla stampa di oggi si è appreso che il Dott. Marcuccio prenderà servizio a Bari lasciando la sede ascolana. Tutto da rifare e rinviato con tante ripercussioni sul servizio e sulla vigilanza in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro su questo territorio.

Ascoli Piceno 04/04/2023

 

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