8 MARZO FESTA DELLA DONNA, gli infortuni al femminile

8 MARZO FESTA DELLA DONNA, gli infortuni al femminile

8 MARZO FESTA DELLA DONNA – NEL 2023 GLI INFORTUNI DELLE DONNE SONO DIMINUITI MENTRE AUMENTANO QUELLI IN ITINERE – I DATI NELLA REGIONE E NEL TERRITORIO DI GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE COMITATO PROVINCIALE INAIL ASCOLI PICENO

La Festa della Donna dell’8 marzo è l’occasione per analizzare i dati degli infortuni al femminile.

Nella Regione Marche gli infortuni registrati lo scorso anno sono stati 18.776 di cui 5.869 di Donne (il 31.2% del totale -20.3% sull’anno precedente).

In aumento quelli in itinere che passano, da 1.211 denunce a 1.363 (+12.6%).

Nella Provincia Picena, nel 2023, gli infortuni delle donne sono stati 823 contro i 900 dell’anno precedente (-8.6%). In forte crescita quelli in itinere che passano da 147 a 209 (+42.2%); quelli senza mezzi di trasporto crescono dell’52.1% (da 48 a 73 in v.a.); quelli con mezzi di trasporto dell’38.8% (da 99 a 136).

Tra gli infortuni Mortali denunciati in Regione per le donne, passiamo da 6 dell’anno 2022, a 3 nel 2023 (-50%). Nessuno di questi è accaduto nella provincia picena.

Gli infortuni delle lavoratrici sono particolarmente elevati nel settore dei servizi domestici e familiari (colf e badanti), con il 90% sul totale delle denunce del settore, seguito dalla sanità e assistenza sociale (74%) e dal confezionamento di articoli di abbigliamento (70%).

L’incidenza degli infortuni al femminile è elevata nello Stato (54%), seguito dall’Industria e servizi (43%) e dall’Agricoltura (17%).

Le denunce di Malattia Professionale, protocollate dall’Inail nel 2023, nelle Marche si è passati da 5.911, del 2022, a 6.771 dello scorso anno (+14.5%). Il 40% sono di donne.

Ad Ascoli Piceno, sempre nel 2023, si è passati da 675 denunce a 777 (+102 in v.a. e incremento del 15.1%). Anche qui il 40% sono di donne.

I dati del mese di Gennaio 2024 comparati con lo stesso mese dell’anno precedente.

Denunciati nella Regione 1.101 infortuni (19.2% sullo stesso mese dello scorso anno). In diminuzione anche quelli delle donne che passano da 667 a 420 denunce (-37%).

Anche nella Provincia Picena registriamo una diminuzione poiché si passa da 150 a 139 denunce (-7.3). Situazione analoga per la componente femminile.

morti sono passati da 1 a 4 tutti uomini di cui uno nella nostra provincia che passa da zero a uno.

DATI FONTE OPEN DATA INAIL RIELABORATI

Commento

“L’8 marzo, dichiara Bianchini, è una data simbolica che richiama l’attenzione di tutti noi sull’importante ruolo delle donne nel mondo del lavoro.

Si vuole porre l’attenzione sulla disparità di genere negli ambienti di vita e di lavoro, le difficoltà della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché sul fenomeno degli infortuni sul lavoro al femminile.

I dati presentati, relativi allo scorso anno, pur se in riduzione, presentano invece una crescita degli infortuni in itinere che confermano, per Bianchini, la rilevanza del “rischio strada” per le lavoratrici poiché, infatti, questi avvengono nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

I dati sono dati provvisori, non consolidati, rilevati al 31 dicembre, e riguardano esclusivamente i casi denunciati all’Inail.

Ovvero sono esclusi da questa analisi tutti quei lavoratori non iscritti all’Istituto, quelli a nero, le cd partite IVA, le Forze Armate, di Polizia, i Vigili del Fuoco.

Dietro i numeri, afferma Bianchini, non ci sono solo vite spezzate o fortemente condizionate per il futuro ma c’è il dramma di un’intera famiglia e di tutta la società.

L’Inail è costantemente impegnato nei confronti dei soggetti più deboli della società, quali appunto le donne infortunate, ed è proprio nell’occasione della Festa della Donna che si ricorda all’opinione pubblica questo tema, per tenere alta l’attenzione sui drammi che generalmente riguardano gli infortuni sul lavoro.

I numeri ci devono far riflettere per attivare interventi capillari e sinergici tra tutti i vari soggetti che si interessano di sicurezza sul lavoro.

Bianchini: Evitiamo di abbassare la guardia perché l’obbiettivo del territorio è di far crescere l’occupazione, ma parimenti deve crescere la cultura e la presenza della sicurezza delle persone”.

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