dalla Città

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Protocollo d’intesa “ponte ciclopedonale” sul Tronto

 

 

“Cerniera” Abruzzo-Marche. Questa mattina condiviso il protocollo d’intesa per il ponte sul Tronto. Di Sabatino: “Dopo il progetto per il riconoscimento dell’area di crisi complessa un altro atto concreto che sancisce la collaborazione fra le due regioni

 

 

Condiviso da tutti gli enti interessati il Protocollo d’intesa sulla realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale fra Abruzzo e Marche. Si parte dallo studio di fattibilità realizzato dalla Provincia di Teramo per arrivare “in tempi brevi” ad un progetto esecutivo: circa centottanta metri di ponte in legno e acciaio che diventa il simbolo del collegamento con le Marche unendo Martinsicuro e San Benedetto. Un simbolo che assume una significativa rilevanza dopo la consegna al Ministero dello sviluppo della richiesta del riconoscimento di un’area di crisi complessa interregionale Vibrata-Tronto.

 

A sottoscrivere l’accordo istituzionale il presidente Renzo Di Sabatino, la vicepresidente delle Marche, Anna Casini; l’assessore regionale abruzzese, Dino Pepe; il presidente della Provincia di Ascoli, Paolo D’Erasmo; il sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni e l’assessore comunale di San Benedetto, Luca Spadoni. Presenti anche il consigliere delegato all’ambiente per la Provincia di Teramo, Massimo Vagnoni e il consigliere delegato alla viabilità, Mauro Scarpantonio. 

Le due Regioni si sono impegnate a finanziare l’opera (nello studio di fattibilità si ipotizza un costo di circa 2 milioni e 200 mila euro ma sarà il progetto esecutivo a definire la cifra dell’investimento); la Provincia di Teramo sarà il soggetto attuatore (redazione progetto cantierabile, acquisizione dei parei, stipula delle convenzioni, nomina del responsabile unico del procedimento).

 

 

E’ chiaro che siamo di fronte ad un’opera che assume anche un valore simbolico dopo la ritrovata sinergia con le Marche per il riconoscimento da parte del Ministero per lo sviluppo di un’area di crisi complessa Vibrata-Tronto ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatinooggi il protocollo d’intesa per il Ponte e stiamo valutando, in queste ore, di rientrare nel consorzio di gestione degli impianti di Monte Piselli, il Cotuge, perché anche in questo caso abbiamo avviato un ragionamento per il rilancio di quell’area turistica che interessa i due territori. Azioni che vedono la Provincia riconquistare, sia come territorio che come istituzione, un ruolo attivo e da protagonista”.

 

Fondamentale l’impulso delle due Regioni, come sottolineato dalla vicepresidente delle Marche, Anna Casini:Dopo l’incontro tra il presidente Ceriscioli e il presidente Luciano D’Alfonso, che si è tenuto giovedì scorso e nel quale è stata confermata la volontà di collaborazione delle Marche e dell’Abruzzo su progetti utili ad entrambe le nostre comunità, oggi abbiamo già il primo atto concreto. Questo protocollo condiviso da’ il via libera alla realizzazione di un’opera con una molteplice valenza: infrastrutturale ovviamente in quanto consentirà ai residenti di muoversi da un paese all’altro con maggiore facilità, ma anche culturale e turistica. Completare l’attuale tratto della pista ciclopedonale tra le Marche e l’Abruzzo significa infatti creare una nuova opportunità di scoperta del nostro territorio attraverso una mobilità alternativa di tipo dolce che vanta un trend in rapida crescita“.

 

Un progetto fondamentale del percorso intrapreso dalle due Regioniribadisce Dino Pepe, assessore regionale all’Agricoltura, questa mattina in veste di delegato del presidente D’Alfonso: “l’Abruzzo ha previsto risorse significative nel suo Masterplan per sostanziare questa collaborazione: dalla reindustrializzazione dell’area Vibrata- Piceno, alle piste ciclabili fino al rilancio turistico di Monte Piselli. Per l’Abruzzo è l’ideale completamento del <Bike to coast> con centrotrentadue chilometri di pista ciclabile”.

 

Giornata “storica” per le due cittadine coinvolte. Paolo Camaioni di Martinsicuro: “Un’alleanza strategica per costruire una cerniera che avrà riflessi importanti anche sul piano turistico. Da parte nostra l’impegno a velocizzare tutti gli adempimenti amministrativi per procedere velocemente verso la realizzazione dell’opera”. Per San Benedetto, come ha precisato l’assessore Luca Spadoni: “è la concretizzazione di un modello di mobilità sostenibile nel solco di una attività di programmazione che stiamo portando avanti da qualche anno”.

“Avvia una stagione nuova” questo ha detto il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo:e dobbiamo continuare su questa strada cercando di cogliere tutte le opportunità che possono amplificare il valore turistico e ambientale dei nostri territori”.

 

In questi giorni, quindi, continuerà il lavoro del tavolo tecnico composto, oltre che dal gruppo progettuale che ha elaborato lo studio di fattibilità (Mario Cerroni, Dario Melozzi,Sara Testa, Raffaele Di Marcello) anche da funzionari di tutti gli altri enti coinvolti. A seguire da vicino il progetto, in questi mesi, il consigliere delegato all’ambiente, Massimo Vagnoni: “Impossibile non cogliere il valore aggiunto di questo progetto – ha commentato – così come non si può non rilevare che questa collaborazione interregionale diventa una leva rispetto a politiche di sviluppo anche a medio termine. I riflessi positivi non si avvertiranno solo in Val Vibrata ma in tutto il territorio teramano”.

 

Teramo 5 febbraio 2016

Testata on-line “La Provincia di Teramo”

 

 

Atti vandalici nel parcheggio di piazza Nardone

L’Azienda Multiservizi sta raccogliendo informazioni utili alle forze dell’ordine

 

Da qualche tempo si stanno ripetendo atti vandalici nel parcheggio interrato di pizza Nardone. In particolare, soprattutto durante le ore di buio, i vandali si divertono a svuotare gli estintori, con danno evidente per l’Azienda Multi Servizi che gestisce l’infrastruttura e potenziali per le auto in sosta.

 

A differenza del parcheggio sottostante la scuola “Impastato” del Paese alto, in piazza Nardone non è ancora presente un impianto di videosorveglianza.

 

L’Azienda Multiservizi sta perciò contattando le attività commerciali che si affacciano su piazza Nardone che sono dotate di telecamere di controllo e a breve presenterà un dettagliato esposto alle forze dell’ordine chiedendo di utilizzare le registrazioni. Sin d’ora l’Azienda rende noto che, in caso di individuazione dei responsabili, provvederà a rivolgersi all’autorità giudiziaria per chiedere l’integrale risarcimento del danno.

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