dall’Amat

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ASCOLI PICENO, SABATO 7 E DOMENICA 8 GENNAIO AL TEATRO VENTIDIO BASSO

CAMERA CON VISTA CON STEFANO ARTISSUNCH, PAOLA QUATTRINI

SELVAGGIA QUATTRINI ED EVELINA NAZZARI

 

 

Il nuovo anno con la stagione di prosa del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno – promossa dal Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo di Regione Marche, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Bim Tronto e Piceno Gas Vendita – si apre sabato 7 e domenica 8 gennaio con Camera con vista, per la prima volta sui palcoscenici italiani dal romanzo di E.M. Forster. A portare in scena la celebre storia che al cinema fu affidata al film di James Ivory vincitore di tre premi Oscar è il regista Stefano Artissunch – “di casa” ad Ascoli Piceno come la produzione dello spettacolo, Synergie Teatrali, in collaborazione con Teatro De Gli Incamminati -, regista e protagonista della piéce con Paola Quattrini, Selvaggia Quattrini ed Evelina Nazzari.

 

Lo scenario lussureggiante di una primavera fiorentina, l’incontro tra Lucy, giovane attenta alle convenzioni della buona borghesia inglese, e George, ragazzo agnostico ed anticonformista, capace di vedere e percepire la realtà dietro le apparenze, sono il materiale incandescente per un racconto che mostra l’infrangere delle norme del perbenismo tipico dell’Inghilterra vittoriana. Lo spettacolo, articolato nel gioco di contrasti e bipolarità di luoghi e personaggi, sviluppa la sua forza emotiva, offrendo lo spunto per una riflessione sulle continue barriere costruite intorno a noi stessi e sulla volontà di abbatterle per riuscire a vivere pienamente ognuno la propria vita. Mr Emerson “la vita è bellissima, ma difficile mia cara Lucy… è un concerto di violino suonato in pubblico… e si impara a conoscere lo strumento solo suonando”.

 

La traduzione e l’adattamento del testo sono di Antonia Brancati ed Enrico Luttmann. Completano il cast dello spettacolo gli attori Stefano De Bernardin, Alessandro Pala e Stefano Tosoni.

 

Per informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770. Inizio spettacoli sabato ore 20.30, domenica ore 17.30.

FERMO, TEATRO DELL’AQUILA SABATO 7 E DOMENICA 8 GENNAIO

IN SCENA IL MUSICAL TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

 

 

Con il nuovo anno torna la stagione prosa al Teatro dell’Aquila di Fermo su iniziativa del Comune in collaborazione con l’AMAT. Sabato 7 e domenica 8 gennaio spazio al musical con Tutti insieme appassionatamente messo in scena dalla Compagnia dell’Alba con regia e coreografie di Fabrizio Angelini, in scena il 21 gennaio anche al Teatro Persiani di Recanati.

 

Dopo lo straordinario successo triennale e il consenso di critica e pubblico ottenuto con Aggiungi un posto a tavola (prima compagnia professionale ad aver ottenuto i diritti di rappresentazione da autori ed eredi ad di fuori del Teatro Sistina di Roma), e la recente vittoria agli Italian Musical Award (Oscar Italiani del Musical) con Nunsense – Il musical delle suore! come miglior spettacolo “off” della stagione 2015-‘16, la Compagnia dell’Alba in co-produzione con il TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo, riprende in questa stagione una nuova edizione dello spettacolo. Tutti insieme appassionatamente è un evento teatrale tra i più famosi e longevi della storia del teatro musicale che ha visto importanti edizioni in tutto il mondo con una storia senza tempo, dal fascino un po’ retrò, con la capacità di provocare forti emozioni ispirata al libro autobiografico The Trapp family singers di Maria Von Trapp (cantante e scrittrice austriaca del 1900). Chi è stato bambino negli anni Sessanta non può non ricordare il famoso film con Julie Andrews dalle melodie indimenticabili. Non tutti però sanno che prima del film lo spettacolo è stato un evento teatrale tra i più famosi e longevi della storia del teatro musicale che ha poi visto importanti edizioni in tutto il mondo e anche in Italia. La musica e il canto accompagnano la vita di Maria Rainer, protagonista della storia, novizia cresciuta in un convento di Salisburgo alla fine degli anni Trenta.

 

La Compagnia dell’Alba, formalmente costituitasi nel 2013, nasce dall’incontro tra Fabrizio Angelini, romano, e Gabriele De Guglielmo, di Ortona, città che diviene la sede della Compagnia. Ciò che colpisce da subito Angelini è la passione e l’entusiasmo che De Guglielmo infonde negli artisti che gravitano intorno a lui, insieme a una eccellente preparazione in particolare nel canto e anche a competenze tecniche di palcoscenico. I due collaborano già dal 2010 con Nunsense – il musical delle suore! nel quale le loro peculiarità rispettivamente di regista e direttore musicale vengono messe al servizio dello spettacolo. Un impegno enorme e dispendioso, uno sforzo produttivo in prima persona che nella scorsa stagione ha visto la compagnia entrare con un balzo nel panorama ufficiale del teatro musicale italiano, con consensi unanimi di pubblico e critica e il riconoscimento dell’alta qualità dell’operazione.

 

La musica dello spettacolo è di Richard Rodgers, le liriche di Oscar Hammerstein II, il libretto di Howard Lindsay e Russel Crouse ispirato a The Trapp family singer di Maria Augusta Trapp. Lo spettacolo è presentato grazie a uno speciale accordo con R&H Theatricals Europe. L’adattamento e la traduzione in italiano è di Massimo Romeo Piparo, le scene sono di Gabriele Moreschi, la direzione musicale di Gabriele De Guglielmo, i costumi di Marcella Zappatore.

 

Inizio spettacolo sabato ore 21, domenica ore 17.

 

MACERATA, TEATRO LAURO ROSSI MARTEDÌ 10 E MERCOLEDÌ 11 GENNAIO

LE SERVE CON ANNA BONAIUTO, MANUELA MANDRACCHIA E VANESSA GRAVINA

 

 

“Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà”. Con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve di Jean Genet, una delle sue opere più famose in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata il 10 e 11 gennaio con l’interpretazione di un trio di grandi attrici Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina dirette dalla regia di Giovanni Anfuso. Scritto nel 1947 e ispirato ad un evento di cronaca che impressionò enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve è considerato uno dei capolavori di Genet, una perfetta macchina teatrale, proposto a Macerata nella stagione di prosa realizzata dal Comune di Macerata e dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il sostegno di APM.

 

Con Le serve torna anche Gente di teatro, una serie di interesssanti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con accademici, giornalisti e le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà mercoledì 11 gennaio alle ore 18 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, Sala Castiglioni.

 

Ne Le serve il gioco del teatro nel teatro è svelato per mettere a nudo, in modo straordinario, la menzogna della scena, con una struttura che scava nel profondo. Claire e Solange, due serve smunte e androgine, vivono un rapporto di amore – odio con la loro padrona – la sontuosa Madame – che incarna tutti gli ideali perduti: eleganza, bellezza, successo. Loro, brutte e sempre più arcigne, ogni sera, quando la padrona non c’è, si ritrovano ad allestire un ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano “a fare Madame”. A turno, vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del rito, la uccidono. Ma ben presto finzione e realtà, nelle loro menti schizofreniche, si sovrappongono. Terrorizzate dall’idea che l’amante di Madame, da loro denunciato con delle lettere anonime, sarà presto rilasciato e che la verità sarà scoperta, tentano, come estrema soluzione, di avvelenare la padrona con una tazza di tisana che Madame, nella sua svagata disattenzione, non berrà. Sarà invece Claire, sempre più sprofondata nella doppiezza della sua vita, a ingerire la bevanda avvelenata offertale dalla sorella carnefice. Claire e Solange, vittime di una ingordigia metafisica nei confronti di Madame, simbolo di un potere assoluto da abbattere, disgustoso e affascinante al contempo. Claire e Solange incarnano alla perfezione un dualismo perpetuo, affondate o forse prigioniere nei ruoli violenti e speculari della “vittima” e del “carnefice”, della “criminale” e della “santa”. Facce di una stessa medaglia che coesistono in ciascuno di noi e che, spesso, si sovrappongono fino a confondersi.

 

Lo spettacolo è prodotto da Teatro e società in coproduzione con Teatro Stabile Biondo di Palermo.

 

Per informazioni e biglietti: biglietteria dei teatri 0733 230735. Inizio spettacoli ore 21.

 

TEATRI DI CIVITANOVA, MARTEDÌ 10 GENNAIO VENERE IN PELLICCIA

CON SABRINA IMPACCIATORE E VALTER MALOSTI INAUGURA LA STAGIONE DI PROSA

 

 

Martedì 10 gennaio si apre il sipario sul cartellone dedicato alla prosa della stagione dei Teatri di Civitanova promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il sostegno di Il Cuore Adriatico Centro Commerciale (main sponsor) e Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro (sponsor).

 

L’inaugurazione al Teatro Annibal Caro è affidata a Venere in pelliccia, pluripremiata e acclamata pièce di Davide Ives (svariati Tony Award a Broadway) da cui Roman Polanski ha tratto l’omonimo film (con la collaborazione alla sceneggiatura dello stesso autore), messa in scena per la prima volta in assoluto in Italia, nell’interpretazione qui proposta di Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, che ne ha curato anche la regia. I costumi sono del premio David di Donatello 2016, Massimo Cantini Parrini, i suoni del premio Ubu 2014 Gup Alcaro, le scene e le luci di Nicolas Bovey.

 

Venere in pelliccia è una sexy dark comedy. Una sala prove. Dopo una lunga giornata di audizioni un regista non ha ancora trovato la protagonista di Venere in pelliccia, l’opera di Sacher Masoch, di cui ha curato l’adattamento. Verso sera, quando tutti sono già andati via, gli si presenta una ragazza rozza e sboccata che, insistentemente, gli chiede di poter fare un’audizione; è chiaro da subito che questa donna non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere la parte. La scombinata Vanda Jordan (omonima della controversa eroina del romanzo di Masoch) si trasformerà davanti agli occhi del regista nella protagonista del romanzo, Wanda Von Dunayev. Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un esilarante combattimento, un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco ambiguo fatto di seduzione, potere e sesso; un duello teatrale in cui i confini tra realtà e finzione vanno lentamente sfumando, lasciando il regista e gli spettatori ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospeso in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch. Ma chi è Vanda Jordan? Un’attrice? Una misteriosa vendicatrice? Rappresenta forse l’ancestrale principio femminile che è anche origine del tutto? Questo testo è la dimostrazione che in teatro con pochissimo si può ottenere moltissimo. Bastano un uomo, una donna e una stanza chiusa e un viaggio nelle nostre profondità più oscure e misteriose può cominciare.

 

Lo spettacolo è prodotto da Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso in collaborazione con Infinito Srl, Fondazione Teatro della Fortuna di Fano dove ha debuttato in prima assoluta la scorsa stagione al termine di una residenza di allestimento e AMAT.

 

Informazioni e biglietti: Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Annibal Caro 0733 892101.

Inizio spettacolo ore 21.15.

 

 

URBINO, TEATRO SANZIO MARTEDÌ 10 GENNAIO

IL BERRETTO A SONAGLI CON SEBASTIANO LO MONACO

 

 

Martedì 10 gennaio torna la prosa al Teatro Sanzio di Urbino con la stagione realizzata su iniziativa del Comune in collaborazione con AMAT e con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’appuntamento è con uno dei grandi classici del teatro di tutti i tempi, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello nell’interpretazione offerta da Sebastiano Lo Monaco che firma anche la regia, in scena anche al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno l’11 e 12 febbraio.

 

“Due parole… Una commedia nata e non scritta, così Pirandello ha definito il suo Berretto a sonagli. Su questo pensiero – scrive Sebastiano Lo Monaco nelle note allo spettacolo – ho costruito la mia regia, viva e non scritta. Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto. Il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani. Il berretto è la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no. Per tradizione questo personaggio è stato affrontato da attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica di Ciampa, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande”.

 

Lo spettacolo è prodotto da Sicilia Teatro in collaborazione con Festival La Versiliana-Pietrasanta e Teatro Luigi Pirandello-Agrigento. In scena accando a Sebastiano Lo Monaco ci sono gli attori Maria Rosaria Carli, Clelia Piscitello, Gianna Giachetti, Lina Bernardi, Rosario Petix, Claudio Mazzenga e Maria Laura Caselli. Le scene sono di Keiko Shiraishi, i costumi di Cristina Da Rold, le musiche di Mario Incudine e le luci di Nevio Cavina.

 

Informazioni e biglietti: Teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21.

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