dalla Regione Marche

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NUOVI CONCORSI PER ASSUMERE MEDICI: LE PROCEDURE IN QUESTO CASO SARANNO ESPLETATE PRESSO L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DELLE MARCHE

SALTAMARTINI: “TUTTE LE AZIENDE SI STANNO MUOVENDO PER COLMARE LE CARENZE”

 

 

21 settembre 2023 – “Tra i concorsi che verranno espletati a breve c’è quello per dirigente medico di Cardiochirurgia pediatrica dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di Ancona visto l’imminente pensionamento del Primario Marco Pozzi – lo spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – le procedure concorsuali nelle prossime settimane saranno diverse e riguarderanno tutte le Aziende della Sanità regionale. Da una parte andiamo a colmare le carenze, dall’altra sfruttiamo ogni spazio finanziario del tetto di spesa per il personale come ho già avuto modo di ribadire”.

Nello specifico l’AOU delle Marche espleterà concorsi per: quattro posti di dirigente medico di Anestesia e Rianimazione, un posto di dirigente medico di Cardiochirurgia pediatrica come detto, uno per dirigente farmacista, un dirigente medico di radioterapia per un totale di 7 nuovi medici.

“Nel corso della prossima giunta settimanale designeremo i rappresentanti regionali delle commissioni esaminatrici dei quattro concorsi e i loro sostituti, e anche i nostri componenti per le commissioni di esame per il conseguimento dell’attestato di qualifica di oss per vari enti gestori” – continua l’assessore.

“Le selezioni verranno espletate velocemente per avere a disposizione non solo i nominativi dei vincitori, ma anche graduatorie da cui attingere – conclude Saltamartini – dobbiamo abbattere le liste di attesa aumentando le prestazioni, rendere efficienti i servizi e ottimizzare l’utilizzo delle tecnologie che abbiamo a disposizione o che stanno per arrivare anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

 

MARCHE REGIONE DI DONATORI DI SANGUE: GARANTITA NON SOLO L’AUTOSUFFICIENZA MA ANCHE L’AIUTO A REGIONI IN DIFFICOLTA’

21 settembre 2023 – “Le Marche sono una regione molto sensibile alla donazione di sangue: negli ultimi anni non solo è stata sempre garantita l’autosufficienza, ma siamo anche riusciti ad aiutare regioni in difficoltà” lo sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini . Ed effettivamente siamo ben al di sopra della soglia di raccolta per garantire l’autosufficienza: abbiamo raggiunto 50,8 unità per 1000 abitanti nel 2022 (nel 2021, 51 unità/1000 abitanti) quando la soglia è individuata in 40 unità per 1000 abitanti.

Siamo anche al secondo posto in Italia per la quantità di plasma inviato per la trasformazione in farmaci plasmaderivati: ci manteniamo tra le Regioni Benchmark che hanno registrato i più elevati indici di produzione di globuli rossi e di conferimento plasma.

“E questo nonostante si sia dovuta affrontare, come nel resto d’Italia, la carenza del personale sanitario, soprattutto medico, operante nei Servizi Trasfusionali e ancora di più nelle Unità di Raccolta gestite dall’Associazione di volontariato del sangue, che ha costretto a rivedere l’organizzazione e la programmazione della raccolta” spiega Saltamartini.

Il sistema trasfusionale della Regione Marche è una vera e propria rete, con modello hub and spoke e aree territoriali che hanno permesso di realizzare l’autosufficienza, la sicurezza dei donatori e dei pazienti, ed equità del trattamento. C’è inoltre una sinergia totale e unica tra la componente sanitaria e quella associativa dell’AVIS, che raccoglie la quasi totalità delle donazioni, oltre che con la Fratres.

E’ stato organizzato un monitoraggio periodico e sistematico della raccolta e dei consumi e sono stati adottati metodi e strumenti innovativi e più efficaci per garantire l’appropriatezza della gestione della risorsa sangue, come ribadito da Giovanna Salvoni, Responsabile del Centro Regionale Sangue. Inoltre, secondo la Direttrice Giuseppina Siracusa, il DIRMT (Dipartimento Interaziendale Regionale di Medicina Trasfusionale) ha istituito tavoli tecnici nei quali sono state implementate linee di indirizzo aggiornate per l’utilizzo appropriato di sangue, plasma e piastrine, e per ottenere un miglioramento qualitativo delle prestazioni erogate, riducendo effetti avversi, durata della degenza e costi ad essa associati.

Queste scelte unite alla generosità dei donatori hanno permesso non solo di mantenere l’autosufficienza ma anche di inviare 2 mila sacche di sangue (delle oltre 60 mila raccolte ad oggi quest’anno) alle regioni in difficoltà in questi primi 9 mesi del 2023.

 

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