Tanto di Cappello!

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DISTRETTO DEL CAPPELLO: AUMENTANO LE ESPORTAZIONI, SALDO IL FATTURATO.
LA REGIONE MARCHE, PRIMA IN ITALIA, DEFINISCE IL PROFILO PROFESSIONALE E ANNUNCIA IL PRIMO INTERVENTO FORMATIVO PER 24 PERSONE

Assessore Bravi: ”Sosteniamo le eccellenze per favorire occupazione e ricambio generazionale”

Aumentano sia le esportazioni che le importazioni del comparto del Cappello su scala nazionale nel periodo gennaio-settembre 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.  Buone notizie per le Marche dunque, visto che il 70% del valore in termini di aziende, addetti e fatturato spetta al  Distretto del Cappello Fermano (Montappone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Falerone) – Maceratese (Mogliano, Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano) il cui core-business è  rappresentato dai Comuni di Montappone e Massa Fermana, dove risiedono oltre l’80% delle aziende e circa il 50% di quelle su scala nazionale. Il Distretto, nonostante le difficile congiuntura economica, mantiene dunque salda la sua supremazia nel prodotto finito a livello internazionale.  Non è quindi un caso che i  Maestri cappellai marchigiani siano stati i primi ad intraprendere rapporti commerciali con l’Estremo Oriente e ad avere poi anche implementato le sinergia con l’Ecuador (produzione famoso modello ‘Panama’, ndr), con il quale è in via di definizione la Convenzione, la cui firma è prevista nel corso del 2020, che porterà al Gemellaggio tra la Regione Marche e la Municipalità di Cuenca.

“Il settore dei cappelli, come tutti i settori delle eccellenze – ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede del Comune di Massa Fermana  l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi –  hanno il massimo sostegno da parte della Regione. Valorizzare la manualità significa favorire l’occupazione e garantire il ricambio generazionale per i mestieri di antica tradizione marchigiana. Come assessorato,  in stretta collaborazione con quello delle Attività Produttive, abbiamo risposto innanzitutto all’esigenza espressa dal territorio di costruire un profilo professionale a cui poter poi legare iniziative di formazione e di sostegno alle imprese. Primi in Italia, nel dicembre scorso, abbiamo quindi inserito nel Repertorio regionale dei profili professionali la figura di “operatore della realizzazione di cappelli”  in base alle indicazioni ricevute dalle imprese del Settore Cappello presieduto da Paolo Marzialetti e dalla Federazione Italiana TessiliVari. Entro febbraio inoltre partirà il primo intervento formativo su 3 unità di competenza per 24 persone già occupate nel settore al fine del loro aggiornamento e della loro riqualificazione. Seguiranno bandi dedicati ai disoccupati”.
Ai nuovi interventi annunciati dall’assessore Bravi si aggiungono quelli già in essere (vedi tabella a seguire) e gli oltre 650mila euro stanziati per i percorsi integrati botteghe – scuole che hanno come tutor i Maestri artigiani.

 


IMPORTO ANNUALITA’ 2019

IMPORTO ANNUALITA’    2020

Contributi per la tutela e valorizzazione di produzioni artistiche, tradizionali dell’abbigliamento su misura tramite contributi alle imprese singole o associate ammodernamento laboratori e acquisto macchinari
(art. 14 lett. A) e C) L.R. 20/03)

300.000,00

300.000,00

Contributi alle imprese artigiane artigiano artistico tradizionale e dell’abbigliamento su misura contributi alle imprese singole o associate per la commercializzazione dei prodotti
(art.14 lett. G) L.R.20/03)

100.000,00

150.000,00

Contributi per l’abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento

(art. 24 comma 2 l.r. 20/2003)

551.314,39

0

Contributi per la promozione e la valorizzazione del settore dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale trasferimento agli enti locali
(articolo 34 della l.r. 20/2003<http://www.consiglio.marche.gov.it/banche_dati_e_documentazione/leggirm/leggi/visualizza/vig/1902?action=riffw&tipo=LR&rif=2003;20&art=34>)

200.000,00

0

Contributi alle imprese artigiane per la creazione di nuove imprese
(art. 9 lett. E L.R. 28/15)

400.000,00

800.000,00

Contributi alle imprese artigiane per interventi di digitalizzazione
(art. 9 lett. F L.R. 28/15)

300.000,00

600.000,00

TOTALE

1.851.314,39

1.850.000,00

SCHEDA TECNICA
Stime della Federazione Italiana dei TessiliVari e del Cappello su dati Istat riguardanti i dati congiunturali aggiornati al periodo Gennaio-Settembre 2019, con la relativa analisi riguardante il Settore Cappello su scala nazionale e l’incidenza del Distretto del Cappello Fermano-Maceratese.

SETTORE CAPPELLO (SCALA NAZIONALE)
Gennaio – Settembre 2019

IMPRESE

137

-2,1%

ADDETTI

2255

-1,5%

FATTURATO

161*

stabile

IMPORT

108*

+19%

EXPORT

158*

+27,9%

Valori in milioni di Euro – Fonte: Stime Federazione Italiana dei TessiliVari e del Cappello su dati Istat

Le esportazioni continuano a rappresentare la quasi totalità delle produzioni per le aziende del Settore Cappello su scala nazionale, trascinate soprattutto da quelle legate al segmento del Lusso, andando ulteriormente ad assorbire e mantenere stabile il fatturato, malgrado il continuo  calo dei consumi interni, segno inequivocabile di un mercato interno insano che non riesce più a riprendere la strada giusta.
I cappelli di paglia registrano un aumento  delle importazioni attestandosi a (+31,6%) in valore,  mentre per quanto riguarda le esportazioni ammontano invece a 18 milioni di euro, con un calo (-1,9%).
I Berretti al contrario sempre nel periodo Gennaio-Settembre 2019 evidenziano un aumento sia delle importazioni (+19%) che delle esportazioni (+27,9%), confermando per quest’ultime il trend dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il paese maggior fornitore nello stesso periodo rimane di gran lunga la Cina con 47 milioni di euro, (+12%) pari al 44% del totale importato, confermando dunque la stessa tendenza dell’anno precedente, ma con una lieve diminuzione a livello tendenziale ma in termini soltanto percentuali.

Le esportazioni principali vedono in testa per la seconda volta nella storia recente del Settore produttivo nazionale la Svizzera con un’ulteriore esplosiva performance (37 milioni di euro, +116,2%)  per via non solo delle triangolazioni commerciali con vari paesi tra i quali la Russia, ma anche e soprattutto per la presenza nel proprio territorio delle piattaforme logistiche di tutti i principali gruppi del segmento del Lusso, ai quali fanno ormai capo quasi tutti i più importanti Top Luxury Brands che operano a livello globale. Al secondo posto si conferma la Germania (19 milioni di euro, +18,6%), seguita dalla Francia che con i suo 16 milioni di euro (+8,0%).  Quarto, il Regno Unito, pur continuando ad ottenere ottimi risultati malgrado stia affrontando la difficile situazione d’incertezza dovuta all’imminente attuazione della Brexit, con i suoi 15 milioni di euro (+24,9%), nel periodo Gennaio-Settembre 2019. Continuano inoltre le buone performances degli Stati Uniti, che insistono nel recupero del terreno perduto degli anni precedenti, toccando gli 11 milioni di euro (+12,4%). Sempre in territorio positivo da diverse stagioni la Spagna, ormai stabilizzatasi, con 7,4 milioni di euro (+13,3%), buona la performance anche dell’Austria, con 4,5 milioni di euro (+12,5,%), stabilizzatasi dopo i buoni riscontri delle stagioni scorse che consolida la sua posizione davanti ai Paesi Bassi (4,4 milioni di euro, -10,3%) che malgrado quest’anno siano in territorio negativo addirittura a due cifre, dopo diverse stagioni positive sopravanzano addirittura anche la Russia, (3,9 milioni di euro -7,6%) che continua a perdere terreno, sempre per via delle sanzioni commerciali poste ancora in essere dall’UE. Mentre per la prima volta dopo molti anni  si registra un ritorno con l’aumento delle esportazioni verso il Giappone (3,6 milioni di euro, +10,6%), che sembra finalmente aver rivisto la luce in fondo al tunnel, anche per via del protocollo d’intesa e dei nuovi accordi che prevedono l’abbattimento dei dazi commerciali dell’UE con il paese del Sol Levante, che si auspica contribuiscano a far mantenere in territorio positivo anche questo importante mercato per il Settore Cappello.

L’EVOLUZIONE FUTURA

Innalzare la qualità del prodotto, offrire servizi al passo con i tempi ma anche studiare forme di co-branding con aziende dell’abbigliamento e del lusso che scelgono di produrre nel Distretto sono le sfide future dichiarate dal Settore. Più in generale vanno migliorate quelle condizioni per cui le aziende che vogliono produrre un cappello di un certo pregio possano essere attratte dal Distretto marchigiano. Anche i manufatti hanno subito e stanno subendo un’evoluzione. Il Distretto è nato con i cappelli di paglia (la cui materia prima ormai da diversi decenni viene importata da Cina e Vietnam, e più recentemente anche dall’Ecuador per la produzione dei famosi “Panama” di fascia più alta. Non solo. Se qualche anno fa la strategia intrapresa da diverse aziende è stata quella di affiancare la produzione locale con la commercializzazione di cappelli “finiti” importati dalla Cina, ora l’acquisto dall’estero del prodotto finito è in calo proprio perché il mercato chiede ormai un sempre più alto livello di qualità.

PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

La collaborazione con le aziende dell’abbigliamento è indispensabile per sostenere la produttività dei cappellifici, visto che non c’è un marchio riconoscibile e li presenta sui mercati internazionali unicamente con la qualità del manufatto e con l’etichetta Made in Italy, la cui definitiva regolamentazione a livello comunitario deve divenire ormai imprescindibile ed irrinunciabile. La mancanza di un marchio “commerciale” unico, una cultura imprenditoriale tutta marchigiana poco incline alle sinergie (non solo nel Settore Cappello) e l’assenza di una fiera “specifica” di riferimento hanno recentemente stimolato anche la Regione Marche a rilanciare e dare nuovo vigore quantomeno al Marchio “Territoriale” di Origine e Qualità recentemente riprodotto, oltre al relativo Disciplinare di produzione, già riconosciuto ed approvato dalla stessa Giunta nel 2009, al fine di rendere più incisiva l’azione di marketing e promozione del Settore Cappello, attraverso il Distretto universalmente riconosciuto come il più importante d’Europa, con un Marchio appunto “Territoriale” affiancato a quello regionale “1M Marche Eccellenza Artigiana”. Debolezze che grazie alla carica e alla laboriosità degli imprenditori artigiani, alla loro vocazione storica e alla capacità di rinnovamento e innovazione vengono spesso superate. Si punta sul ricambio generazionale sia a livello datoriale che delle maestranze, oltre che alle attività di orientamento e di scouting, anche e soprattutto attraverso la formazione continua “in-house” in azienda sia a livello datoriale, che delle maestranze cosi da poter favorire senza traumi i passaggi generazionali ad ogni livello di responsabilità.

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