dalla Regione Marche

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lunedì 18 dicembre 2023  16:53

Un gestore unico per oltre 90 milioni di fondi destinati alle imprese. Si inizia con il Fondo Nuovo Credito per le pmi

Per il nuovo periodo di programmazione 2021-27 la Regione Marche si dota di un soggetto gestore unico per tutti gli strumenti finanziari e di sostegno all’accesso al credito attivabili su tutti i fondi (FESR, FSE, PSR od eventualmente su risorse regionali). A seguito della procedura di gara è stato selezionato il raggruppamento “Credito Futuro Marche”, costituito dai confidi UNI.CO (in qualità di mandatario) e Confidicoop Marche e da Artigiancassa (gruppo BNL-Paribas) che gestirà un ammontare di circa 91 milioni di euro complessivi di intervento pubblico. In data 19 settembre è stato stipulato l’Accordo Quadro.
L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Raffaello al quale sono intervenuti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, Goffredo Brandoni, assessore al Credito; Andrea Maria Antonini, assessore allo Sviluppo economico; Paolo Mariani, in rappresentanza del raggruppamento Credito Futuro Marche; Andrea Santori, presidente di Svem.
“L’obiettivo – ha spiegato Acquaroli – è contribuire al sostegno finanziario delle imprese piccole e medie, soprattutto in questa fase di notevole difficoltà. Questo strumento finanziario è quindi molto importante per dare una risposta adeguata ai problemi di accesso al credito strettamente attuali in questa fase, mettiamo in campo oltre 90 milioni di euro. Misure che intervengono sui tassi di interesse e sulle garanzie. Quando, nell’ambito della nuova programmazione europea, abbiamo deciso di destinare così tante risorse al settore, i tassi di interesse erano più bassi di oggi, e dunque questa misura sicuramente risulta ancora più appropriata. E’ intenzione della Regione è dare strumenti che possano incidere sulla capacità della competitività e della produttività della nostra imprese. Queste risorse avranno un importante effetto moltiplicatore, affinché il tessuto economico e imprenditoriale possa usufruire di un beneficio concreto molto atteso in questo difficile periodo”.
“Come primo strumento – ha proseguito Brandoni – è stato approvato dalla giunta il Fondo Nuovo Credito che sostituisce quello legato alla pandemia con una dotazione di 20 milioni di euro, su una capienza totale di 28,3 milioni. Con il passare dei mesi verrà valutato l’utilizzo e il gradimento da parte delle imprese e se opportuno sarà aumentata la dotazione. Saranno concessi contributi alle imprese, in tutti i settori ammissibili al FESR per ridurre il costo degli interessi e della garanzia sul finanziamento, associato a uno strumento di controgaranzia (riassicurazione) sulle garanzie concesse dai Confidi che operano nelle Marche”.
I prestiti bancari possono andare da 15.000 a 200.000 Euro. Il contributo massimo sugli interessi è pari a una percentuale di riduzione del 4% del tasso, con un massimale di 10 mila euro, mentre per i costi di garanzia il massimo sono 5 mila euro, per un complessivo di 15 mila euro.
Prevista una maggiore riduzione del tasso di interesse dello 0,50% (arrivando quindi al 4,5%) per alcune categorie:
• Imprese localizzate in borghi storici, nelle aree interne, nelle aree del cratere sismico;
• imprese femminili e start up innovative;
• prestiti partecipativi per operazioni di aumento patrimoniale dell’impresa;
• società di Persone e/o Ditte Individuali che destinino ad investimenti almeno il 70% dell’importo

“La richiesta di accesso al credito è al primo posto delle esigenze espresse dalle imprese – ha sottolineato Antonini -. Conosciamo le loro difficoltà e la necessità di un servizio sul credito che è stata manifestata in vari incontri insieme alla richiesta di sburocratizzazione e semplificazione. In un momento in cui i tassi di interesse sono sempre più alti avere garanzie e risposte immediate in merito alla liquidità credo sia essenziale. Ringrazio tutto il raggruppamento Futuro Marche. Grazie al valore moltiplicatore dell’operazione siamo sicuri che riusciremo a portare nuova crescita”.
“Siamo di fronte ad una vera rivoluzione epocale – ha evidenziato Mariani -. Oggi presentiamo una piattaforma innovativa e digitalizzata denominata (www.creditofuturomarche.it) in grado di gestire il processo dei bandi consentendo a tutti i soggetti coinvolti di interloquire direttamente con la Regione seduti nel proprio ufficio in tempo reale. Un strumento semplice, intuitivo, che renderà il processo di accesso alle agevolazioni molto più efficace rispetto al passato. Questo va a onore della Regione del suo presidente e di tutti coloro che hanno collaborato al progetto. Ringraziamo le istituzioni anche per aver continuato a credere nella misura. Con oltre 10 milioni di euro, il precedente provvedimento ha infatti dato ossigeno a 6500 imprese stimolando 414 milioni di finanziamenti bancari”.
Infine il presidente Svem Sartori che avrà compito di vigilanza sull’iniziativa, ha assicurato che “tutte le risorse europee saranno spese e niente dovrà essere restituito”.
La previsione è che dopo il primo Fondo Nuovo Credito, si attivino nuovi strumenti:
– Fondo per le imprese agricole;
– Microcredito imprenditoriale
– Fondo per le start up;
– Fondo per l’internazionalizzazione.

Il fondo di riassicurazione riassicura i confidi fino all’80%. Esso può operare anche in sinergia con il Fondo Centrale di Garanzia. In sostanza, laddove il prestito venisse garantito dal Fondo Centrale il fondo regionale può intervenire a complemento con una minore esposizione ed ampliando l’effetto moltiplicatore della spesa regionale. La copertura massima è infatti dell’80% e qualora vi sia una copertura del Fondo Centrale del 70% la Regione potrebbe limitarsi al 10%.

lunedì 18 dicembre 2023  17:23

Contessa, riapre la Fano-Cantiano-Gubbio. Baldelli: “Abbiamo restituito in tempi record un asse strategico per i collegamenti est-ovest”

“Oggi è una bella giornata. Riapriamo un asse strategico, non solo per le province di Pesaro Urbino e Perugia, ma per il Centro Italia. Le Regioni Marche e Umbria stanno dialogando proficuamente con il Governo nazionale per rafforzare i collegamenti tra Adriatico e Tirreno. Fondamentale aprire un nuovo corridoio europeo per intensificare i traffici merci e passeggeri tra i Balcani e la Penisola Iberica, facendo leva sulla piattaforma logistica naturale rappresentata dalle Marche e dal suo porto, da connettere alle regioni dell’Italia centrale”.

È il commento dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, che ha partecipato alla cerimonia di riapertura del viadotto e della galleria della ‘Contessa’, evento organizzato da Anas a conclusione dei lavori che hanno interessato il tratto della Statale 452, al confine tra Marche Umbria, chiuso ad aprile di quest’anno per consentire di ripristinare la piena funzionalità della strada.

“All’inizio – ha ricordato l’assessore Baldelli – si parlava di molti mesi di chiusura per realizzare tutti gli interventi necessari su infrastrutture abbandonate al loro destino da decenni, il cui stato metteva seriamente a rischio la sicurezza di chi transita tra Fano e Gubbio. Abbiamo messo in moto tutta la filiera istituzionale dei territori e coinvolto le categorie economiche di Marche e Umbria per dimezzare le tempistiche e ridurre i disagi delle comunità interessate. Anas ha ascoltato il nostro appello e i mesi sono scesi dai 16 preventivati a soli 8. Davvero un bel regalo di Natale per le comunità dell’entroterra pesarese, per gli operatori economici umbri e marchigiani e i turisti che sono soliti attraversare la ‘Contessa’ per raggiungere nostri affascinanti territori interni e le nostre splendide spiagge”.

La galleria e il viadotto necessitavano di interventi urgenti a causa di uno stato di degrado rilevante: per il solo viadotto, ad esempio, l’indice di deterioramento, il cosiddetto IRD (Indice di Degrado dell’Opera), faceva registrare il livello massimo che è pari a 100.

“Stiamo scontando gli errori del passato – ha aggiunto l’assessore Baldelli – quando la Regione decise di declassare questa strada ad arteria di valenza secondaria, dimenticando che, al contrario, la Fano-Gubbio è un’arteria primaria non solo per Marche e Umbria, ma rappresenta un’arteria di primaria importanza per gli interessi socio-economici del Centro Italia e per gli interessi nazionali”.

Alla cerimonia di riapertura della ‘Contessa’ erano presenti il governatore dell’Umbria Tesei, accompagnata dal suo assessore alle Infrastrutture Melasecche, il sindaco di Gubbio Stirati e i vertici di Confcommercio delle due regioni.

“Un ringraziamento ad Anas – ha concluso l’assessore Baldelli – ai colleghi amministratori umbri e alle categorie economiche del territorio, e, infine, a tutti coloro che hanno contribuito a risolvere la questione in tempi rapidi, dribblando le inutili polemiche di chi è più concentrato sui problemi e molto meno sulle loro soluzioni”.

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